mercoledì 31 ottobre 2007

Risultati Padova

Comunicazione della RSU Triveneto-Padova ai Lavoratori della sede di Padova:
Risultati:
92 si
16 no
03 bianche
02 nulle

Riceviamo e Pubblichiamo

Invitiamo tutti a leggere con attenzione questo documento, lungo e interessante, che ci aiuta forse ad avere le idee un po' piu' chiare circa lo scenario che stiamo vivendo e nel quale ci siamo ritrovati catapultati.
E' il testo di un intervento fatto ad un convegno da Stefano Torcellan, presidente ANLE (associazione nazionale lavoratori esternalizzati)

martedì 30 ottobre 2007

ASSEMBLEA SINDACALE A ROMA( LA VOCE DEL POPOLO SOVRANO)

Entro in ufficio alle 10.00 ( in realtà ho timbrato alle 10.11.. cacchio altri soldi detratti sulla busta paga! Raccordo anulare maledetto!) .. vabbe`... sento che la giornata puo` andare bene.. mi aggiorno con le mie amiche/colleghe del comitato e non e mi preparo all`assemblea delle 11.00. Una collega mi dice che c`e` qualcuno nel ns reparto che sta girando per le postazioni facendo opera di convincimento per votare il si.. A quel punto la prima reazione e` stata quella di prendere questa persona darle una capocciata .. dritta sul naso.. e farla stramazzare al suolo.. cosi` uno in meno che vota si… in fondo io sono sempre stata per la democrazia!! Ok ok.. non lo faccio solo perche` poi mi verrebbe un gran mal di testa!! Uuhh per carita`..
Arriva il momento.. si scende in assemblea.. ( mi raccomando il foglietto giallo) ..
La tensione era altissima, sapevamo gia` dall`inizio come sarebbe andata a finire.. . cerco di fare respirazione Yoga mantra .. tantra.. e tutte le sue controllate.. ci sediamo in prima fila..(cosi` in caso di carica.. eravamo le prime a picchiare e dare calci.. ) sedute.. fa caldo.. la gente e` tanta… la gente mormora… vediamo due signori un po` anzianotti dietro la postazione dei sindacati.. subito la mia collega mi chiede chi cavolo erano quei due tipi loschi… voleva tirargli qualcosa.. ( giusto perche` avevamo fatto respirazione yogatantramantra..)…io la fermo.. le dico che in realta` loro sono solo quelli che caricano e scaricano le sedie.. porelli .. non c`entrano niente co` noi.. Non l`ho convinta…. Voleva menare pure loro! Vabbe`.. tutti insieme appassionatamente e` piu` bello..
La lotta ha inizio…
Da una parte…. Colleghe che in altre situazioni ho sempre visto tranquille distinte madri di famiglia, trasformarsi in feroci urlatrici che con mano perpendicolare alla bocca hanno urlato tutta lo loro rabbia assumendo anche un colorito in tinta con l`azienda.. (rosso Vo).. .. ma poi.. che volevano dire.. ?? bha`…le urla aumentano.. qualcuno cerca di calmare…e allora urlano di piu`.. io avrei voluto alzarmi e urlare.. TUTTO A MILLE LIRE DONNE.. TUTTO A MILLE LIRE!!!
Alcuni tentano di scavalcare le barricare per andare ad urlare in faccia ai sindacati il loro schifo.. altre urlano e basta.. a prescindere.. l`importante e` urlare e farsi vedere… le diciamo di darsi una calmata senno` non si capisce nulla… niente.. urla urla .. alche` mi alzo.. tiro fuori la mia Katana (spada giapponese) tascabile, per le emergenze.. la estraggo e .. zzzac.. un colpo solo.. secca stecchita cade a terra.. oooohhh adesso si puo` continuare a parlare.. il corpo verra` portato via dai due vecchietti che portano via le sedie.. lavoretto pulito e veloce!
Torniamo agli stati d`animo….
Il mio occhio cade su alcune persone.. “ho visto gente”.... che in passato era in prima linea con la lotta dura..ad urlare vergogna.. e adesso la vedo dall`altra parte della barricata.. accidenti.. ne accadono di cose strane in quest`azienda….
Molte persone si guardavano intorno per capire.. e carpire info piu` precise su quest`accordo.. e ad ogni intervento si alternavano applausi scroscianti da stadio e urla di disapprovazione… alcuni colleghi/e prendevano il microfono per urlare ancora la loro disapprovazione nei confronti dei delegati sindacali.. e` incredibile come si trasforma la gente quando gli vai a toccare qualcosa si importante .. quando vede cadere tutto quello in cui credeva e sperava .. quando ti portano via A FORZA tutti i tuoi diritti!
E gia`..eravamo proprio incazzati!!
La popolazione degli esternalizzati e` cosi` divisa:

popolazione prendo tutto e subito: ossia.. mi accontento dei 7 anni perche` almeno c`ho qualcosa.. ….. …. … ehhmm qualcuno per favore puo` spiegare meglio che nn e` proprio cosi`.. ???

popolazione lotta dura senza paura: ossia… manco morta accetto sto schifo di accordo.. e` nostro diritto avere cio` che spetta!!! Cio` che abbiamo avuto in questi 12 anni.. un contratto a tempo indeterminato!!

Popolazione nn c`ho capito niente: ossia.. sono confuso.. volevo votare si.. ma poi c`ho pensato e forse e` meglio votare no.. pero` forse aspetto e mi informo meglio.. (ammiro queste persone che hanno il coraggio di dirlo di fronte a tutta l`assemblea, almeno sono sincere e non subdole come molti qui dentro)

Questo e` il mio resoconto, visto da un`esternalizzata incazzata.. stanca e delusa.. ma che nn c`ha voglia di piangersi addosso e che su tutto questo vuole sdrammatizzare e ironizzare perche` questo e` il senso del blog.
Senza offendere nessuno anche perche` noi siamo le prime a fare le valige giovedì` prossimo e ad uscire a testa alta da questi uffici… ( magari con qlc pc sotto braccio…come regalino… .. scheeeeeerzo!!!! E nun se po` fa na` battuta!!!)

La nostra voce.. quella del Cets.. e` per il NO.. e` un no di coscienza e` un no dettato dai ns pensieri e ragionamenti fatti individualmente. E` un NO accorato.. e se non ci troverete a postare nel blog o a rispondere alle vs mail e` perche` .. . noi saremo SEMPRE in prima linea a lottare..



E` ovvio che se votate si vi aspettiamo all`uscita e ve menamo.. sempre x la legge della democrazia!


Grazie a Tutti!

ASSEMBLEA SINDACALE ROMA


Questo il resoconto gentilmente relazionato da una nostra collega (Chicca) relativo all'assemblea sindacale di Roma, conclusasi da poco. Ci scusiamo per la sinteticita' ma volevamo informare i colleghi lontani con la massima sollecitudine.
E' stata un'assemblea urlata (non poteva essere diversamente), sono volati insulti, offese, sono nate discussioni che non hanno portato a nulla se non a capire che siamo in un mare di guai (e questo lo sapevamo gia'). In grassetto i miei commenti.

A. Genovesi (Segretario Nazionale SLC CGIL) prende subito la parola e in un politichese nauseante ha ribadito l’importanza dell’assemblea per garantire la massima informazione a tutti i lavoratori al fine di effettuare una scelta consapevole in fase di votazione.
Afferma il valore politico di contrarieta’ dei sindacati all’accordo di cessione e conferma che l’accordo non impedisce in nessun modo una eventuale causa INDIVIDUALE (e’ stato sentito il parere dell’avvocato Aiello).
Vengono indicati alcuni punti fermi dell’accordo siglato:
Comdata Spa risponde IN SOLIDO anche per Comdata Care Spa (peccato che non sia valido il contrario....)
Fino al 2010 non sono previste esternalizzazioni (e' solo una previsione presente sul piano industriale)
Sono presenti molte garanzie sociali sia di prima importanza (clausola di salvaguardia per risoluzione anticipata ai 7 anni previsti per la commessa o per fallimento di Comdata Spa, questa a tempo indeterminato; illicenziabilita’ per 7 anni e impossibilita’ di trasferimento ad altre sedi, benefits), che di secondaria importanza (impossibilita’ di subappalto della commessa Vodafone) incredibile, sembra crederci davvero...!!!
Le eventuali nuove assunzioni a Comdata Care verranno inquadrate con gli stessi diritti dei lavoratori Vodafone gia’ ceduti. Buon per loro, a noi non cambia nulla...

Inoltre il Segretario ha ribadito che e’ stato un grande passo avanti aver indicato tutti i singoli Benefits nell’accordo per legittimare l’articolo 2112 del Codice Civile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E certo come no, doveva sottoscriverlo lui sull'accordo che l'articolo 2112 e' valido...

R. Di Palma (RSU) precisa determinati punti di interesse presenti nell’accordo:

Impegno a non esternalizzare fino al 2010: viene sottolineata la frase “…fatti salvi eventuali trasferimenti all’interno del Gruppo Vodafone e sue controllate …”. Se e’ stato indicato da Vodafone probabilmente e’ da tenere in considerazione l’ipotesi che possano essere create delle controllate al 100% ed il risultato sarebbe solo uno spacchettamento dell’Azienda.

Commessa di 7 anni: anche qui viene dato risalto alla frase “…potra’ essere rinnovata…”. Non e’ assolutamente una tutela, la sola garanzia e’ di 7 anni.

Punto 7 dell’accordo “..Vodafone Italia e Comdata Care garantiscono la piena stabilita’ occupazionale per tutta la durata del contratto di servizio pari a 7 anni (fatte salve le dimissioni, i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo e le eventuali uscite volontarie).
Per quanto riguarda il “giustificato motivo” (art. 3 della legge n. 604 del 1966) esso si distingue tra g.m. soggettivo e oggettivo, il primo e’ riferito a comportamenti del lavoratore, mentre il secondo e’ riferito ad esigenze prettamente aziendali, ed in tal senso occorre specificare che e’ attinente all’attività produttiva, alla organizzazione del lavoro dell’impresa e al regolare funzionamento di essa. In tal caso non c’è un inadempimento del lavoratore, ma vi sono esigenze tecniche ed economiche dell’organizzazione produttiva che giustificano il provvedimento espulsivo.

Punto 8 dell’accordo “..In caso di risoluzione anticipata da parte di Vodafone Italia del contratto di servizio con il Gruppo Comdata, Vodafone Italia garantira’ che le attivita’ ed i lavoratori (..omissis..) vengano affidati ad un soggetto terzo …”. Viene fatto notare che viene indicato solo il caso di risoluzione anticipata da parte di Vodafone, non viene menzionato il caso di Comdata, e potrebbe essere anche una possibilita’ plausibile e su questo ci si puo’ riagganciare al discorso del punto 7 sul giustificato motivo.
Inoltre, se fallisce Comdata Spa automaticamente fallisce anche Comdata Care, ma non e’ indicato il caso opposto.

Sostiene inoltre che SIA IL PUNTO 7 CHE IL PUNTO 8 SONO INALIENABILI A PRESCINDERE DALL’ESITO DELLA VOTAZIONE.

· All Shares: e’ stato richiesto un parere legale circa la N.B. 1 relativa ai piani azionari. “..Il presente accordo costituisce valida condizione per l’accelerazione, prima della data di effettivo trasferimento in Comdata Care dei piani aziendali azionari, cosiddette All Shares 2006 e 2007”. L’accettazione dell’accordo da parte dei lavoratori e, quindi anche al fatto di godere delle All Shares PRIMA della loro effettiva maturazione, potrebbero essere interpretate come una accettazione di una sorta di buonuscita e non permettera’ la causa individuale.

· E’ stata infine portata ad esempio la cessione di ramo d’azienda effettuata dalla Banca Antonveneta come modello di garanzie per tutti i lavoratori coinvolti.

S. Ricci (rappresentante Rsu UIL): Il delegato ha illustrato come l’accordo sia stato redatto seguendo un percorso di legge garantito cercando di ottenere il massimo. (... se questo e' il massimo....!!!!)
E’ stato introdotto il principio della garanzia di illicenziabilita’, della commessa di 7 anni e della rinnovabilita’ della stessa. Inoltre, la possibilita’ di non essere vincolati alla commessa Vodafone e’ a nostra garanzia e tutela in caso di mancato rinnovo della stessa da parte di Vodafone.

Alessandra Spizzichino (collega): Alessandra ha fatto un appello alla tranquillita’ ed alla collaborazione tra i 914 colleghi esternalizzati e chi resta in Vodafone. (Visto che a momenti ci scappavano le botte...)
E’ statada lei redatta e letta, una lettera da far firmare ed inviare a Vodafone, Comdata, Segreterie Nazionali dei Sindacati, Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, al Ministero della Previdenza Sociale ed al Ministero della Solidarietà Sociale di contrarieta’ alla cessione di ramo d’azienda con l’indicazione che i Sindacati non hanno avuto il mandato dei lavoratori Vodafone, ne’ il consenso a trattare. Viene richiesto il principio di illicenziabilita’ SINE DIE (a tempo indeterminato) ed una richiesta di riapertura del tavolo delle contrattazioni portando come indicazione l’articolo 41 della Costituzione Italiana che recita: “L'iniziativa economica privata è libera.Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.” La lettera completa l'abbiamo pubblicata nel post precedente.

Alessandro Faraoni (delegato rsu) ha ribadito il fatto che il Governo non e’ intenzionato alla modifica della Legge 30 (Legge Biagi) e che i rappresentanti del Governo si sono seduti al tavolo delle trattative solo per mediare tra le parti e che la garanzia occupazionale rinnovabile di 7 anni per i 914 lavoratori impattati non e’ la stessa di chi rimane in Vodafone. (In questo come in altri momenti l'assemblea e' degenerata.... )

Al termine dell’assemblea viene ricordato a tutti i lavoratori che i punti 7 ed 8, cruciali per la sopravvivenza e le garanzie di ogni lavoratore non sono subordinati alla votazione dell’accordo. Sia che passi o no i due punti sono assolutamente inalienabili.
E su questa cosa io preferisco non commentare...


L'invito che noi facciamo e' uno solo: NO, NO, NO!


PIETOSO E DISGUSTOSO il tentativo di convincere le persone a votare SI con l'inganno, con il terrorismo psicologico, con le menzogne. E ovviamente non mi riferisco alle assemblee ma a quello che sta succedendo in questo momento nei corridoi dei nostri uffici.


VERGOGNA!

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

SE VINCE IL NO, QUESTO IL COMUNICATO CHE NOI LAVORATORI VOGLIAMO INVIARE AI SOGGETTI INTERESSATI NELLA VERTENZA.

NOI VOGLIAMO LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!

CE LA POSSIAMO FARE...FORZA!


Gentili Dirigenti Vodafone e Comdata,
Gentili Segreterie dei Sindacati Nazionali,
Spett.le Ministero dello Sviluppo Economico,
Spett.le Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale,
e p.c. Spett.le Ministero della solidarietà sociale

Noi, sottoscritti lavoratori Vodafone Italia Spa rifiutiamo l'eticità della cessione di questo preteso “ramo d'azienda” in quanto la riteniamo non necessaria, ingiusta, infine immorale, perchè sancisce il passaggio di lavoratori con contratto a tempo indeterminato in lavoratori di fatto con un contratto a termine di 7 anni.
In merito all' eventuale accordo di armonizzazione, chiediamo si realizzino stabili condizioni di lavoro per le persone interessate dal trasferimento, cioè con la garanzia del mantenimento del posto di lavoro e di tutti i diritti acquisiti sine die cioe' a tempo indeterminato
Tale garanzia non è presente nell'accordo sottoscritto nel quale le nostre tutele si limitano, in maniera del tutto insufficiente, ai soli 7 anni della commessa, conclusa la quale non e' garantita alcuna stabilita' occupazionale.
E perfino per questi 7 anni, numerose sono le lacune che pur da inesperti abbiamo trovato, confermate poi da pareri legali di giuslavoristi.
Un esempio: nessuna tutela nel caso di recesso dalla commessa da parte di Comdata.

Come cittadini di una democrazia, abbiamo espresso il nostro dissenso in tutte le forme possibili, malgrado ciò, senza alcun vero mandato, non considerando la chiara opposizione dei lavoratori, i sindacati si sono seduti al tavolo per l'accordo di armonizzazione.

Senza il nostro consenso hanno "ottenuto":

- nessuna garanzia di mantenimento del posto dopo 7 anni,

- nessuna garanzia, oltre quanto gia' previsto dalla legge , se non nel caso di risoluzione anticipata del contratto da parte di Vodafone entro i 7 anni.

- nessuna garanzia in caso di risoluzione anticipata del contratto da parte di Comdata Care.
Al punto 7 dell'Ipotesi di accordo si fa esplicitamente riferimento alla possibilita', per Comdata, di usufruire del licenziamento per giustificato motivo, ossia, oltre che per crisi o fallimento, per scelta della suddetta al fine di ristrutturazioni o ridimensionamenti aziendali.

- nessuna garanzia relativa al mantenimento della sede di lavoro dopo i 7 anni;

Ci richiamiamo all'articolo 41 della costituzione che stabilisce che l''iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

Nel rispetto della nostra dignità chiediamo A TUTTI I SOGGETTI ATTIVI DI QUESTA VERTENZA di RIAPRIRE IL TAVOLO DELLE TRATTATIVE perché l'accordo possa essere modificato introducendo la CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA sine die del posto di lavoro, come già avvenuto per armonizzazioni condotte effettivamente nell'interesse del lavoratore ceduto, con l'obiettivo di tutelare "veramente" la vita di 914 persone che stanno vedendo le loro certezze trasformarsi in precarietà.

Si allega in proposito il significativo testo della clausola di salvaguardia sottoscritta nel caso di cessione del ramo d’azienda tra Antonveneta e RSI, nel quale le parti si sono responsabilmente preoccupate del futuro dei lavoratori soggetti alla cessione. Noi chiediamo che anche in questo caso le parti si comportino con altrettanta responsabilità.

I dipendenti Vodafone.

DELIRIO

Stiamo preparando una relazione sulla massacrante assemblea sindacale appena conclusasi a Roma.

On line appena possibile.

Chiunque fosse stato presente e volesse contribuire, ci invii una mail.

lunedì 29 ottobre 2007

START UP IN COMDATA CARE


BUFFONI!!

Aggiornamento dalla Plenaria tenutasi oggi a Roma, organizzata da Vodafone e Comdata, con invitati i dipendenti ceduti:
il sig. Bertoluzzo, DIREZIONE PIANIFICAZIONE STRATEGICA E BUSINESS DEVELOPMENT, ha asserito che i dipendenti ceduti hanno garanzie occupazionali e retributive per ben 7 anni, mentre i dipendenti che restano in Vodafone non hanno tali garanzie e tra 3 o 4 anni non si puo` sapere quale sara` lo scenario per loro!
Chissa` perche` alla plenaria non hanno invitato anche i non esternalizzati affinche` ascoltassero con le loro orecchie le info sul loro futuro.
Grazie Sig. Bertoluzzo!
Ci hai dato un altro buon motivo per votare NO all'ipotesi di accordo!!

ATTENZIONE ALLE VOTAZIONI PER L'IPOTESI DI ACCORDO

Una volta votata l'ipotesi di accordo...obblighiamo le RSU a far assistere dei rappresentanti dei lavoratori allo spoglio delle "schede"!

Quando un datore di lavoro non ha nulla da nascondere: UN ACCORDO SERIO

Questo e' l'accordo che la Banca Antonveneta ha sottoscritto quando ha ceduto il suo ramo d'azienda.
Un accordo trasparente, chiaro, che estende buone garanzie a tempo indeterminato.

domenica 28 ottobre 2007

PERCHE' L'IPOTESI DI ACCORDO E' DA BOCCIARE

Una premessa per chiarire la nostra posizione: per tutelarci al meglio, qualsiasi accordo prodotto dovrebbe essere bocciato, perchè interviene a sanare le mancanze legali di questa esternalizzazione, ponendosi come ostacolo alla lotta sul piano legale. Inoltre, l'aver prodotto questa ipotesi di accordo, è stato un vero colpo di mano, un disprezzo della democrazia e della sovranità popolare che in questo caso era espressa dalla volontà dei Lavoratori di combattere questa cessione e non di armonizzarla, al fine di chiedere, poi, una più profonda battaglia alle leggi che consentono questi abusi.
Un'osservazione che segue alcune dichiarazioni fatte durante la prima plenaria dell'azienda tenutasi su questo argomento: a parte, ormai, la mancanza assoluta di credibilità dell'azienda, dichiarare che se bocciamo questo accordo verremmo tutti licenziati nel giro di 18 mesi; se fosse vero (ma è falso), vorrebbe dire due cose: (1) la cessione non si realizza e 914 Lavoratori riescono a consumare oltre 4 miliardi di euro all'anno, mandando in crisi Vodafone; (2) l'azienda a cui ci stanno cedendo è così pericolante e/o infame, che se non c'è qualcuno/qualcosa che la obbliga a non licenziare (e vedremo che questo accordo nemmeno lo fa), questa non resiste più di un anno e mezzo.
Un'altra precisazione: in questo accordo c'è un utilizzo dei nomi "Comdata Spa" e "Comdata Care", che vengono alternati a proprio piacimento e per scopi ben precisi.E' da precisare che saremmo dipendenti della Comdata Care; quindi, nei nostri confronti, Comdata Spa non avrà nessun obbligo giuridico. Infatti, i due soggetti sono indipendenti tra loro e legalmente le vicende che interessano Comdata Care (compresi i rapporti coi suoi dipendenti) non impegnano Comdata Spa (infatti, al punto 2 dell'accordo, sarebbero i nuovi assunti di Comdata Care ad usufruire dei nostri diritti contrattuali, e non quelli di Comdata Spa).
Di seguito in corsivo i punti di interesse tratti testo integrale dell'accordo (quello originale, perché il comunicato sindacale nazionale in cui si sintetizza l'accordo, non ha alcun valore).In tondo e in grassetto i nostri commenti.

(...) Su richiesta delle Organizzazioni sindacali viene, inoltre, confermato che l'attuale piano industriale non prevede ulteriori progetti di esternalizzazione, fatti salvi eventuali trasferimenti all'interno del Gruppo Vodafone e sue controllate e quanto già specificatamente illustrato alle Organizzazioni sindacali in merito ad un progetto globale relativo ad alcune attività dell'Information Technology che, con riguardo a Vodafone Italia, concerne la sola sede di Milano, da avviarsi qualora tale progetto venga approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'azienda.
Non c'è alcuna garanzia che non ci siano altre esternalizzazioni per i prossimi 38 mesi (si parla di pino industriale che scade a dicembre 2010), perchè Vodafone conferma che l'attuale piano industriale non prevede ulteriori esternalizzazioni, ma i piani industriali vengono rivisti più volte a distanza di pochi mesi e non c'è alcun impegno specifico da parte di Vodafone a non attuare nuove cessioni.

(...) 4. le parti hanno condiviso la necessità di garantire con la presente intesa le condizioni e i trattamenti individuali e collettivi sindacalmente definiti e attualmente in essere allo scopo di mantenere stabili condizioni di lavoro nei confronti delle persone oggetto del trasferimento. Inultile! Hanno solo condiviso la necessità di non violare la legge!

(...) 1. Il presente accordo si applica nei confronti delle persone oggetto del trasferimento di ramo d'azienda comunicato il 17 settembre 2007.
Il peggiore! Il sindacato legittima e ufficializza che è una cessione di ramo d'azienda. In questo modo l'azienda potrà meglio difendersi dai ricorsi legali.

(...) 2. Comdata Care in caso di nuove assunzioni applicherà i trattamenti economici e normativi previsti al successivo punto 3.
Inutile per noi! Ci fa piacere per gli eventuali nuovi assunti.

(...) 3. La Comdata Care si impegna a mantenere nei confronti del personale trasferito il CCNL 3 dicembre 2005 (ecc.) Nel dettaglio vengono di seguito specificati a solo titolo esemplificativo i principali trattamenti collettivi e le relative modalità attuative che saranno applicate nei confronti del personale trasferito: Trattamento di maternità (ex ALO), Turistica agevolata per le mamme, Ticket restaurant, Indennità di cuffia per gli aventi diritto, Premio di risultato, Tipologia di contratto Part-time/full-time, Assistenza sanitaria integrativa (FSIO), Permessi esame, Assistenza previdenziale integrativa.
Inutile! Comdata Care si impegna solo a non violare la legge. Come se dicesse di impegnarsi a pagarci lo stipendio! Inoltre, per chi cercava di creare confusione circa la scadenza degli accordi, qui non si parla nè di scadenza nè di proroghe di scadenza, a riprova non si cambia nulla rispetto a una situazione senza accordo sindacale!(...)

In particolare, con riferimento al Premio di risultato e alle forme di assistenza integrativa le modalità attuative relative al mantenimento di tali trattamenti sono definite come segue:Premio di risultato: Vodafone Italia trasferirà a Comdata Care il Pdr maturato alla data del trasferimento valorizzato al 100% del target, inoltre per il periodo novembre 2007 – marzo 2008 Comdata Care procederà alla valorizzazione del Pdr mantenendo il 100% del target che sarà erogato con le competenze di luglio 2008. Inoltre Comdata Care si impegna entro il mese di gennaio 2008 ad aprire un confronto con le OO.SS per individuare gli indicatori e gli obiettivi per la definizione del nuovo Pdr per il quadriennio 2008 – 2011.
Oltre a quanto sopra detto, qui si aggiunge ilimite del 100% dei target: sinora abbiamo sempre superato target, è verosimile che perderemo da subito dei soldi.

Fondo sanitario (FSIO): La Comdata Care si dichiara disponibile – subordinatamente alle necessarie modifiche statutarie da attuare in tempi rapidi – a mantenere la condizione di iscritto al fondo a tutto il personale oggetto del trasferimento del ramo d'azienda, secondo le condizioni attualmente in vigore.
Inutile! Lo impone la legge. Anzi, dannoso: lascia via libera a nebulose modifiche statutarie. Inoltre nel fondo ci sono i nostri soldi e la cessione di ramo non è un'ipotesi prevista, nè negli accordi nè nello statuto, come estintiva dei nostri diritti. Se non ci venisse riconosciuto, a Vodafone resterebbero i nostri soldi, il che aprirebbe una questione legale a parte.

Fondo di previdenza integrativa: Comdata Care riconosce che a seguito del trasferimento del ramo d'azienda i dipendenti interessati manterranno l'iscrizione al Fondo Telemaco secondo le modalità e le condizioni in essere al momento del trasferimento. In aggiunta a quanto sopra riportato le parti intendono specificare le seguenti condizioni di carattere generale: (*) Aspettative: Comdata Care manterrà in aspettativa coloro che al momento del passaggio fossero già in tale condizione in forza dell'accordo Vodafone Italia del 25/11/2003. (*) Straordinari: Comdata Care riconoscerà al personale trasferito le maggiorazioni previste dall'accordo Vodafone Italia del 25/11/2003.-. 27 ottobre 2004

Inutile! Lo prevede la legge!

NOTA BENE 1: Il presente accordo costituisce valida condizione per l'accelerazione, prima della data di effettivo trasferimento in Comdata Care dei piani aziendali azionari, cosiddette "All shares" 2006 e 2007.
NOTA BENE 2: Vodafone Omnitel NV consentirà alle persone oggetto del trasferimento del ramo d'azienda di poter trasferire il proprio numero di telefono cellulare su richiesta degli interessati
NOTA BENE 3: Per coloro che usufruiscono della convenzione relativa agli asili nido, Vodafone Omnitel NV si impegna a garantire la fruibilità di tale servizio per tutto il presente anno scolastico.
Oltre al relativo valore economico che non incide significativamente sul nostro futuro, sono delle trappole: impongono una condotta attiva da parte dei lavoratori per chiedere l'applicazione di una parte dell'accordo (es.: richiesta del proprio numero di cellulare), il che potrebbe essere interpretato legalmente come tacita accettazione di tutto l'accordo!

(...) 4. Considerato la strategicità della collaborazione tra Comdata Care e Vodafone Italia, le aziende e le OO.SS si incontreranno due volte all'anno durante l'intera durata della collaborazione, allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento delle attività e del servizio in relazione alle evoluzioni occupazionali.
No Comment!

(...) 5. Comdata Care si impegna ad attuare un piano formativo teso a garantire lo sviluppo delle competenze e l'adeguato aggiornamento professionale delle risorse trasferite.
Buono per Comdata care se lo fa!

(...) 6. Comdata Care al fine di avviare un costruttivo sistema relazionale con le OO.SS. e le RSU riconoscerà le RSU presenti nel ramo ceduto fino alla loro naturale scadenza.
No comment!

(...) 7.In riferimento ai lavoratori oggetto della presente cessione e posto che Comdata Care intende svilupparsi sul mercato sulla base delle attività e delle risorse trasferite da Vodafone Italia e di eventuali future commesse, Vodafone Italia e Comdata Care garantiscono la piena stabilità occupazionale per tutta la durata del contratto di servizio pari a 7 anni (fatte salve le dimissioni, i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo e le eventuali uscite volontarie).
1) Nei sette anni, sin da subito, ti possono spostare su qualunque tipo di commessa: da Vodafone allo sciolglipancia.2) Passiamo da un contratto a tempo indeterminato a un contratto a scadenza (7 anni).3) Vedremo dopo perchè possiamo trovarci senza lavoro anche mlto prima dei 7 anni.

8.In caso di risoluzione anticipata da parte di Vodafone Italia del contratto di servizio con il Gruppo Comdata, Vodafone Italia garantirà che le attività e i lavoratori adibiti alle attività previste dal contratto di servizio con Vodafone Italia vengano affidati ad un soggetto terzo con il mantenimento senza soluzione di continuità dei rapporti di lavoro e delle condizioni del presente accordo. Comdata Care si impegnerà a garantire la stabilità occupazionale e le condizioni del presente accordo alle persone che dovessero essere impegnate su eventuali altre commesse al momento della risoluzione anticipata del contratto di servizio da parte di Vodafone Italia. In tale caso gli eventuali lavoratori e lavoratrici, originariamente ceduti, impegnati a quel momento su attività legate a eventuali diverse commesse potranno, con richiesta individuale, esercitare il diritto di opzione di trasferimento al nuovo soggetto terzo scelto da Vodafone Italia di cui sopra.
Tutto molto bello (si fa per dire) se la risoluzione anticipata è da parte di Vodafone... Ma se è da parte di Comdata? Zero garanzie e tutti per strada!Nell'esternalizzazione di Tim a Cos è stata usata la stessa formula: dopo poco più di un anno Cos ha dichiarato la comessa troppo onerosa ed ha rescisso il contratto. Quei lavoratori sono stati messi in mobilità e ora sono per strada.

(...) 9. Nella denegata ipotesi di fallimento di Comdata Spa, Vodafone Italia nel rispetto del presente accordo e in ottemperanza alle vigenti leggi in materia di procedure concorsuali e in coerenza con una clausola generale di responsabilità sociale si impegna a mettere in campo le azioni volte a garantire il mantenimento di rapporti di lavoro dei lavoratori oggetto del trasferimento del ramo d'azienda del 17 settembre 2007 presso un soggetto terzo che rilevi tutte le persone cedute o attraverso la reinternalizzazione in Vodafone Italia.
A parte la ricerca di questo sconoscito soggetto terzo, qui si parla di fallimento di Comdata Spa: ma se fallisce Comdata Care, che è molto più probabile e funzionale a questo piano di smaltimento del personale? Zero garanzie e tutti per strada! Inoltre, prima del fallimento, ci sono una serie di stati di crisi economica dell'azienda che non vengono menzionati e sui quali non ci sono garanzie.

(...) 10. Comdata Care garantisce che i lavoratori oggetto di cessione non potranno svolgere la propria prestazione in sede di lavoro (intendendo il comune) diverse dalle attuali (Milano, Ivrea, Roma, Napoli e Padova), per tutta la durata della commessa.
Non conosciamo la situazione geografica di tutte le zone, ma immaginiamo che i vari comuni siano abbastanza vasti. Inoltre la sede che loro definiscono "Napoli" si trova in realtà nel comune di Pozzuoli; mettendo comune di Napoli ben potremmo essere spostati a Nola ad esempio!Anche qui, tra l'altro, si parla di garanzia per la durata della commessa che, abbiamo visto prima, potrebbe essere inferiore ai già limitati 7 anni,, con risoluzione anticipata della commessa.Inoltre, curiosa la struttura della frase che è in negativo ("non potranno svolgere la propria prestazione") che lascia un dubbio: se Comdata sposta la propria sede di lavoro?(...)

11. Il contratto di servizio tra Vodafone Italia e Comdata Spa potrà essere rinnovato e non prevede il ricorso al sub-appalto per l'esecuzione delle attività oggetto del trasferimento.
Ancora una volta si parla di Comdata Spa, ma noi saremo dipendenti di Comdata Care, che, essendo un soggetto giuridicamente diverso, non ha alcun vincolo a riguardo.

(...) 12. Nell'ambito del principio condiviso di salvaguardia sociale che stabilisce il collegamento tra i lavoratori trasferiti e la commessa di cui al punto 7) su richiesta delle OOSS si terrà una specifica riunione da tenersi a partire da un anno data dalla scadenza del contratto di servizio con Vodafone, allo scopo di esaminare la situazione relativa alle prospettive occupazionali delle persone cedute al fine di preservare la continuità occupazionale.
E chi se ne frega!

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Tutti gli esternalizzati di Roma sono invitati a partecipare ad un incontro che si terrà DOMENICA 28 per parlare dell'accordo, cosa ne pensiamo, e se abbiamo ricevuto pareri legali. L'APPUNTAMENTO è ALLE 18 ai giardini SULLA LAURENTINA, FRONTE CITTA' MILITARE.

sabato 27 ottobre 2007

...OPS!!!!

Dal sito del tgcom:

LASCIA CALL CENTER E FA LA PROSTITUTA, la scelta di una stabilizzata Atesia.

Scusate, dobbiamo andare, scappiamo a scegliere un pezzettino di marciapiede prima che vengano occupati tutti.

***** VIOLENZA *****

Roma (e credo tutta Italia)

Sono state indette plenarie per i lavoratori interessati al trasferimento in Comdata.
Lunedi' tutti a braccetto a fare un'allegra gita presso un hotel vicino all'ufficio.
Tutti in gita con autobus.
Per favorire questa gita ci dice il nostro direttore via mail "saranno gestiti con la massima flessibilita' eventuali variazioni orarie, cambi turno, etc. " ECCERTO....

Questa la considero una VIOLENZA
NON voglio andare. NON andro'.
Non ho assolutamente intenzione di assistere all'ennesimo, pietoso, massacrante, tentativo di lavaggio del cervello.

No No No No No.

Anche a questo: NO

Ragazzi, mi raccomando.... un po' di DIGNITA'

venerdì 26 ottobre 2007

SFOGO PERSONALE......

Mi chiedo: se, come sembra, l'accordo sarà votato dai soli 914 ceduti... come si sentono tutti gli altri che hanno fatto sciopero per ottenere una "sicura NON garanzia" tra TRE anni (forse prima, visto il precedente post...)?
E come si sentono a sapere appunto, che non avranno possibilità di esprimere la loro opinione in merito??
I firmatari concordi si applaudono per il risultato ottenuto, ritenendo che questo fosse il miglior risultato possibile... Invito tutti quelli che si indignano a strappare la propria tessera sindacale!
Siamo stati venduti due volte, anche da chi ci ha fomentato nella lotta al fine di ottenere LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!
Il precariato latente è stato solo rimandato di 7 anni, possibile che non riescano a guardare in faccia la realtà??

OSSERVAZIONE FATTA DA UNA COLLEGA:

e' sicuramente da chiarire ma ci sembra importante porre l'attenzione su un punto.

Molte persone non impattate al momento dalla cessione, leggendo questa ipotesi di accordo si sono tranquillizzate perche' sembrerebbe che fino alla fine del piano industriale (31 marzo 2010) non siano previsti "ulteriori progetti di esternalizzazione".
Ebbene, questa informazione fa parte del punto 3 della PREMESSA: non rientrerebbe nell'accordo.

IPOTESI DI ACCORDO

E' stato ufficializzato l'accordo tra le parti.

VERGOGNA! Che fine ha fatto la clausola di salvaguardia?? Abbiamo fatto due scioperi per avere garanzie, che sono state firmate per SOLI 7 ANNI!

PUNTO 7 - garantita stabilita' occupazionale per "la durata del contratto di servizio pari a 7 anni"

PUNTO 8 - viene gia' messo in discussione l'impegno preso. Nel caso in cui Vodafone dovesse recedere dal contratto anticipatamente si impegna (insieme a Comdata) ad affidare il lavoratore a soggetto terzo con le stesse condizioni dell'accordo. Viene inoltre inserita la possibilita' che Comdata inserisca le persone su diverse commesse.

PUNTO 9 -Nel caso di fallimento di Comdata (e solo in quello!!) Vodafone si impegna a mantenere il rapporto di lavoro dei lavoratori presso soggetto terzo O a "reinternalizzare" in Vodafone. QUESTA NON E' UNA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!!

PUNTO 10 - La parte aggiunta a penna ("per tutta la durata della commessa) vuol dire che allo scadere dei 7 anni Comdata puo' trasferirci tutti in altra sede. Oppure a casa!

PUNTO 11 - Il contratto POTRA' essere rinnovato NON E' UNA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!!!

Inoltre Vodafone si impegna a NON procedere con altre esternalizzazioni per la durata del piano indusriale. Questo vuol dire che allo scadere dello stesso, nel 2010, FRA TRE ANNI, i lavoratori attualmente non coinvolti potranno essere ceduti senza nessuna garanzia, con una sorte ancora peggiore di quella riservata agli attuali ceduti.
VERGOGNA!!!!!

Attenzione, perche' l'evidente volonta' dell'azienda e' metterci uno contro l'altro, l'unione delle persone e delle idee e' sempre pericoloso per il potere!
Ricordiamocelo quando andremo a votare l'accordo!
Dobbiamo dire NO a questo ulteriore tentativo di plagio!!