tag:blogger.com,1999:blog-51504543090821574172024-03-06T00:49:39.438+01:00Esternalizza tu' sorellaQuesto blog nasce dall'idea di alcune colleghe - amiche incazzate nere con la loro ex azienda e con una legge che permette uno scempio assurdo: favorire il precariato.CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.comBlogger458125tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-40949916427666878902015-03-25T18:22:00.001+01:002015-03-25T18:22:07.379+01:00...e i lavoratori di Roma continuano a vincere in tribunale contro Vodafone...<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><strong><u>Anche Corte d'Appello condanna VODAFONE: “Licenziamenti call center ritorsivi e discriminatori”</u></strong></span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: black;">Roma, 24 marzo – La Corte d'Appello di Roma, sezione Lavoro, condanna Vodafone Italia con una sentenza che conferma <i>“la natura discriminatoria dei licenziamenti impugnati sulla scorta di una serie univoca ed assolutamente concludente di elementi”. </i></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: black;">I licenziamenti discriminatori sono quelli comunicati da Vodafone a circa 110 dipendenti del call center della sede di Roma, 39 in questo giudizio.</span> </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: black;">La colpa dei lavoratori licenziati? Aver impugnato nel 2007 la cessione dei loro contratti ad una azienda appaltatrice – COMDATA - ed essere stati reintegrati in Vodafone per ordine giudiziario dopo che la cessione di ramo d'azienda fu giudicata dal tribunale illegittima con “<i>più sentenze emesse in gradi diversi”, </i>come ricordato anche in questo ultimo provvedimento. Essersi organizzati, in stragrande maggioranza nei COBAS, e aver lottato duramente per 7 anni contro l’ingiustizia subita, al fine di far rispettare la legge anche alla multinazionale Vodafone. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: black;">A distanza di 2 anni dal licenziamento, <u>i tribunali in primo e secondo grado di giudizio</u> affermano che <i>“non sussiste dubbio alcuno che il licenziamento intimato agli odierni ricorrenti sia ritorsivo e discriminatorio, ancor prima che illegittimo” </i>poiché <i>“Vodafone ha reso palese ed evidente che la sua volontà non era quella di azzerare gli esuberi dichiarati ma di espellere chi, e solamente chi, era stato riammesso in servizio dopo aver vinto la controversia”.</i></span> </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: black;">Dopo la tristemente nota discriminazione operata dalla Fiat nei confronti dei 19 dipendenti di Pomigliano iscritti Fiom è ora il turno di Vodafone. Il colosso multinazionale delle telecomunicazioni in Italia beneficia di una concessione pubblica dello Stato per fatturare somme a 10 cifre (5 miliardi e 790 milioni di euro i ricavi per servizi dichiarati nell'ultimo bilancio della sola Vodafone Italia), tra una cessione di ramo d'azienda illegittima e numerosi licenziamenti ritorsivi e discriminatori, dimostrando così una certa noncuranza per le Leggi di questo stesso Stato. </span> </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /> </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Esecutivo Provinciale Cobas del Lavoro Privato</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"></span></span></span> </div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-7812565765581400232014-06-01T21:13:00.000+02:002014-06-01T21:13:02.833+02:00Vodafone: come licenziare i lavoratori facendola franca.<a href="https://www.youtube.com/watch?v=cEnmYB7GHAc&feature=share" target="_blank">https://www.youtube.com/watch?v=cEnmYB7GHAc&feature=share</a>CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-48664210828959522032014-05-21T11:57:00.001+02:002014-05-21T11:57:08.668+02:00E...NON FINISCE MICA QUI!Mentre gli ex lavoratori Vodafone digeriscono la sentenza a loro sfavore, che consente a Vodafone di lasciare le loro famiglie per strada, arrivano, inaspettate, delle manifestazioni di solidarietà che danno loro ancora più coraggio e determinazione!<br />
Grazie a chiunque sia stato a creare ed affiggere gli striscioni di cui alleghiamo foto nelle sedi romane Vodafone di via della Grande Muraglia e di via dei Boccabelli.<br />
Grazie anche a chi, servo della gleba aziendalistico, li ha rimossi, tutto ciò dimostra, per l'ennesima volta, che diamo proprio fastidio a questa azienda!<br />
<br />
E...non finisce mica qui! Continueremo la ns lotta, che è una lotta per la tutela dei posti di lavoro e di tutti i lavoratori italiani. Alle ns gole, prima o poi, verrà data voce.<br />
<br />
La Regina<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPdGOdfKGqzLYlpF4kOTVQeVbXnejf6k22ZHTcKb3e1oPXgdfHDQ9-ApIoxzAo5qrpRc7zJWWlCD-VJbT_Dx74gWRgy9Y98IjyyjcvgfeSCM4rJ8n0-HLgCXKz3aZAlHhehI07vMfxAs77/s1600/1509992_10154183051550096_8468325401548403778_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPdGOdfKGqzLYlpF4kOTVQeVbXnejf6k22ZHTcKb3e1oPXgdfHDQ9-ApIoxzAo5qrpRc7zJWWlCD-VJbT_Dx74gWRgy9Y98IjyyjcvgfeSCM4rJ8n0-HLgCXKz3aZAlHhehI07vMfxAs77/s1600/1509992_10154183051550096_8468325401548403778_n.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr0ZTfAYeDNjFnoJrlH9BK9jkm6kledfwoPVyJ9B8I7WG0SKzaG8lfAWc4tdn49lKufU-ybBxvaAbvpTW1gM-CpfCd6LxcWDC2CRoNmbCLn6ChV0OZ0IdHLeFH__vRm-xpSFnQotbk9C3j/s1600/10174857_10154183051630096_7348929626786907176_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr0ZTfAYeDNjFnoJrlH9BK9jkm6kledfwoPVyJ9B8I7WG0SKzaG8lfAWc4tdn49lKufU-ybBxvaAbvpTW1gM-CpfCd6LxcWDC2CRoNmbCLn6ChV0OZ0IdHLeFH__vRm-xpSFnQotbk9C3j/s1600/10174857_10154183051630096_7348929626786907176_n.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-9368630139875095202014-05-16T16:15:00.003+02:002014-05-16T16:15:41.569+02:00Pesante sentenza contro gli ex lavoratori Vodafone
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">In data 14
maggio u.s. il giudice Redavid, della 2° sez. del Tribunale del Lavoro di Roma,
ha emesso la sentenza relativa al contenzioso tra gli ex lavoratori Vodafone e
l'azienda stessa concernente il licenziamento dei dipendenti.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Tali
lavoratori erano stati ceduti nel 2007 alla società Comdata Care SpA, avevano
ricorso legalmente contro l'operazione di esternalizzazione, in data 05/06/2012
avevano vinto il 1° grado di giudizio della causa e successivamente al
reintegro in Vodafone imposto dal giudice di 1° grado erano stati licenziati
dall'azienda in data 18/10/2012, in seguito all'apertura della procedura di
mobilità dell'01/08/2012 riguardante solo ed esclusivamente tali dipendenti. In
data 25/09/2013 tali lavoratori hanno vinto anche il 2° grado di giudizio, in
Corte d'Appello, della causa contro la cessione di ramo d'azienda.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Alla luce
dei fatti sopra riassunti gli ex dipendenti Vodafone hanno impugnato anche il
licenziamento discriminatorio e punitivo operato da Vodafone Italia e dopo ben
1 anno di estenuante attesa, ripetute udienze, produzione di prove, ascolto di
testimoni, differite presentazioni di note conclusive prima da parte degli
avvocati dei lavoratori e successivamente da parte degli avvocati dell'azienda
il giudice Luca Redavid ha emesso la sentenza che riportiamo alla fine di
questo post.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">"Qualcuno"
in passato ha descritto una sentenza a suo sfavore come inopinatamente errata,
non ci permettiamo di utilizzare tale aggettivo, poichè si tratta, pur sempre,
di un giudizio di un giudice, ma ci permettiamo di fare alcune
considerazioni/domande:<o:p></o:p></span></div>
<br />
<ol start="1" type="1">
<li class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">perchè c'è voluto un anno di
tempo per emettere una sentenza sapendo che i lavoratori coinvolti erano
stati licenziati ed avevano, intanto che questo parto di quasi 12 mesi si
completasse, terminato anche l'indennità di mobilità? <o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">in sintesi nella sentenza viene
asserito che i ricorrenti non hanno le prove necessarie a dimostrazione
del loro licenziamento discriminatorio; a tal proposito il fatto che solo
tali lavoratori siano stati coinvolti in un licenziamento e che solo ad
essi venisse assegnato un punteggio sfavorevole ed arbitrario per
inserirli negli unici posti a rischio di una graduatoria di mobilità è un
comportamento da considerare regolare e indiscutibile? <o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">che il giudice asserisca che un
imprenditore è libero di disporre delle proprie strategie business a
scapito del mantenimento dei posti di lavoro è etico e realistico o è solo
un'affermazione che leggittima le aziende ad usufruire di risorse/licenze,
spesso statali (basti considerare lo start up della Omnitel, ora Vodafone,
nel quale venivano specificati i presupposti per ottenere le licenze, ad
esempio il mantenimento del perimetro occupazionale), senza impegnarsi a
creare un business dei cui frutti possano beneficiare sia gli imprenditori
che la forza lavoro impiegata? <o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">può un difensore della legge
emettere una sentenza che non tiene conto di tutti gli elementi che
determinano un contenzioso e che non ammetta tutti i capitoli di prova che
presentano i ricorrenti? <o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">può un giudice sentenziare
asserendo che questo caso di licenziamento collettivo è particolare e non
regolamentabile dalla legge Fornero, quando tale casistica è ampiamente
contemplata e regolamentata da tale legge e quindi negare, oltre al posto
di lavoro, un risarcimento, sebbene minimo, a degli ex lavoratori? <o:p></o:p></span></li>
</ol>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ci sono
tanti punti che andrebbero discussi, questa sentenza non riguarda solo il piccolo
caso degli ex lavoratori Vodafone, è una sentenza che si ripercuote sui temi
macro economici e sociali conseguenza della crisi mondiale tuttora in corso; è
una sentenza che consente a delle aziende in salute e non in crisi di licenziare del personale
in un periodo in cui è molto difficile trovare un impiego, soprattutto per gli
over 40, è una sentenza che leggittima una società che si è vista dar torto da ben 2 gradi di giudizio per un totale di 4 giudici ad aggirare la legge per poter disporre prepotentemente come preferisce delle vite altrui, è una sentenza che consente in un periodo che dovrebbe essere di
austerity di incrementare il nr. dei soggetti che frugano nelle tasche degli
italiani per prosciugarle, poichè l'idennità di mobilità di cui hanno ususfruito tali lavoratori è pagata dall'Inps (ovvero da coloro che pagano le tasse), è una sentenza che consente ad un contratto di
lavoro a tempo indeterminato di divenire, senza alcuna giusta causa e con
discriminazione, un contratto a tempo determinato ed è una sentenza che dice ai
lavoratori "avete osato mettervi contro un colosso e questa è la punizione
che vi spetta: vi tolgo il lavoro, non vi risarcisco e addirittura vi obbligo a
pagare le spese legali dell'azienda Vodafone nella misura di euro 5.000,00 +
Iva + spese varie!".<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ora,
personalmente, non è l'importo delle spese legali di controparte a
preoccuparci, ma l'intento con cui le stesse ci sono state addebitate. Giudice
Redavid, hai deciso di lasciarci in mezzo ad una strada, ci auguriamo che tu
creda davvero in questa sentenza, e questo possiamo digerirlo, perchè un
contenzioso non si sa come finisce fino all'ultimo grado di giudizio, ma perchè
infierire su degli ex lavoratori senza alcun sostentamento? Perchè non
comprendere con questa sentenza che quanto deciso dai tuoi colleghi prima di te
ovvero che siamo stati e siamo dipendenti Vodafone il licenziarci è stato
raggirare 2 sentenze a Vodafone sfavorevoli e quindi legalizzare la
discriminazione che essa ha operato nei ns confronti?<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Si porti
all'evidenza che anche le prime 2 cause collettive economiche, con le quali gli
ex dipendenti, in virtù della sentenza della Corte di Appello contro la
cessione di ramo d'azienda, chiedevano il pagamento delle differenze
retributive, si badi bene solo le differenze retributive, tra quanto percepito
negli anni di lavoro in Comdata Care e quanto avrebbero dovuto percepire in
qualità di dipendenti Vodafone sono state rigettate da 2 giudici, d.ssa Masi e
dr. Di Stefano, quest'ultimo presidente della 2° sez. Lavoro del Tribunale di
Roma. Curioso come una Corte d'Appello stabilisca che siamo sempre stati, in
tutti questi anni, dipendenti Vodafone ed altri 2 giudici di 1° grado non
determinino che avevamo diritto alla retribuzione prevista per i dipendenti
Vodafone.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sarà
sicuramente casuale il fatto che tutte le ultime cause intraprese contro
Vodafone e Comdata siano state assegnate a giudici della sola 2° sez. del
Lavoro del Tribunale di Roma, il quale possiede ben 4 sezioni. Ora, poichè
possiamo parlare di scaramanzia ed a questo punto anche di un timore
reverenziale nei confronti di alcuni giudici di questa famigerata 2° sez.
Lavoro del Tribunale di Roma forse dovremmo augurarci di non avere più il
piacere di interagire con tale sezione? <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sia ben
chiaro, quello che potevamo perdere è già stato ampiamente perso, quindi non
c'è alcuna paura nel proseguire la strada che abbiamo intrapreso a suon di
battaglie legali e non solo.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Non abbiamo
alcuna paura, andiamo avanti a testa alta.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 10pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La Regina<o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0EuHMnuo1J4eASDuE-DAlE06oLZneAJyLiR4Q6sy9nEDX6Sfp_B7OnaW5ZIewekyF1azQXnCNNPD5UpNR-72j5Hla7FbErpZJIp6aUi1ET0kTcrul_IgvswYxSW4dpOECgEZHXVHmqMG3/s1600/Ordinanza-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0EuHMnuo1J4eASDuE-DAlE06oLZneAJyLiR4Q6sy9nEDX6Sfp_B7OnaW5ZIewekyF1azQXnCNNPD5UpNR-72j5Hla7FbErpZJIp6aUi1ET0kTcrul_IgvswYxSW4dpOECgEZHXVHmqMG3/s1600/Ordinanza-01.jpg" height="320" width="232" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnsLzmszh60Na5n4A4PcvGMPu_mCD9Ke_hUk3bUphL0IxOgfCuFVlIMEwEDx7lEHxz6hsSiv85zf9KcgqX54Ww0q05pS-COcC-bken-x_IswI9EHN6Ke5U7zFBP_JRpf8oBZtbmrQPti4q/s1600/Ordinanza-02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnsLzmszh60Na5n4A4PcvGMPu_mCD9Ke_hUk3bUphL0IxOgfCuFVlIMEwEDx7lEHxz6hsSiv85zf9KcgqX54Ww0q05pS-COcC-bken-x_IswI9EHN6Ke5U7zFBP_JRpf8oBZtbmrQPti4q/s1600/Ordinanza-02.jpg" height="320" width="232" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_L5mkLqKNWKpKhMI7ywanhpSAcWwRIbugrZ-DO4SosVJMx53uGhwgmUE8WtuT_NBbbDC79n0uA19puUgAzMwRf4UQZFQz3FrpKhetm2FGv1X9b7Yj10GQsYTvVdt2whzJzju2tyE73RN1/s1600/Ordinanza-03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_L5mkLqKNWKpKhMI7ywanhpSAcWwRIbugrZ-DO4SosVJMx53uGhwgmUE8WtuT_NBbbDC79n0uA19puUgAzMwRf4UQZFQz3FrpKhetm2FGv1X9b7Yj10GQsYTvVdt2whzJzju2tyE73RN1/s1600/Ordinanza-03.jpg" height="320" width="232" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCmbXQ7npzmKFwvJNQSgtovRr7q2CvHAcTA_78JZx0LiZOxp_wR-8pTwH2RGycHz9iSM9311djqDogodzIPLssbaQn5fCZDdiGwcLZ00bgUWnEY9jqxqRYQUUgUZcfwy2Ex39tG2VJXJ2o/s1600/Ordinanza-04.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCmbXQ7npzmKFwvJNQSgtovRr7q2CvHAcTA_78JZx0LiZOxp_wR-8pTwH2RGycHz9iSM9311djqDogodzIPLssbaQn5fCZDdiGwcLZ00bgUWnEY9jqxqRYQUUgUZcfwy2Ex39tG2VJXJ2o/s1600/Ordinanza-04.jpg" height="320" width="232" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4E7gSZiH4s7-PkkQbGUeh63A1ZVqPCrFypS7ksh48nqv2j3U-gPyF3PhXoqfAGlxadgQzCDcQ4VDJ9TtGwK8eBN2HJdbse5FcPVWpgJptUJA3nzAdfCbxInL7xjU5FMdNlY-g173vzCPQ/s1600/Ordinanza-10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4E7gSZiH4s7-PkkQbGUeh63A1ZVqPCrFypS7ksh48nqv2j3U-gPyF3PhXoqfAGlxadgQzCDcQ4VDJ9TtGwK8eBN2HJdbse5FcPVWpgJptUJA3nzAdfCbxInL7xjU5FMdNlY-g173vzCPQ/s1600/Ordinanza-10.jpg" height="320" width="232" /></a></div>
<br />
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-69709025608860956572014-04-09T15:07:00.003+02:002014-04-09T15:07:30.693+02:00CAUSE CONTRO CESSIONI DI RAMO D’AZIENDA DI TELECOM: PRIMIZIE DI “CASSAZIONE” di Stefano TorcellanFonte: <a href="http://www.esternalizzati.it/?p=20751">http://www.esternalizzati.it/?p=20751</a><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: green;"><strong><em>E’ la prima propiziatoria sentenza delle 50 in fase di emanazione.</em></strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi, 8 aprile 2014, abbiamo appreso dell’ennesima sconfitta in Cassazione di Telecom Italia spa.</div>
<div style="text-align: justify;">
A festeggiare è una lavoratrice Telecom di Roma che, dopo una serie sconsiderata di rimpiattini, è stata infine arenata in Prelios Property Management per poi essere licenziata nell’estate del 2011, assieme ad altri 8 lavoratori/ci, nel silenzio più assoluto e con un vergognoso disinteresse da parte dei cosiddetti sindacati confederali, (leggi: “<em>Fantasmi a Roma</em>” link: <a href="http://www.esternalizzati.it/?p=16479">http://www.esternalizzati.it/?p=16479</a>).</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche per l’ex “Pirellina”, sgranocchiata dalla gestione Tronchetti, Telecom ha promosso la fase terminale della sua strategia dell’“<em>entropia societaria</em>”<a href="http://www.esternalizzati.it/?p=20751#_ftn1">[1]</a> (riferita alla NewCo). Un semplice sistema di periodica e progressiva riduzione della<em> mannacommittenza</em> concessa all’outsorcing di turno, per indurre “esodi” più o meno spontanei fino a propiziare, nell’epilogo, il licenziamento dei lavoratori superstiti.</div>
<div style="text-align: justify;">
È stato così per 38 lavoratori/ci di Ce.Va Logistics (ex TNT Log.) licenziati nel gennaio dello stesso anno. Tale strategia ora prosegue con successo nella “terra fertile” delle società “fagocitate” dal Gruppo Manutencoop, che si è facilmente sbarazzato (solo) degli “ex” dipendenti Telecom acquisiti in MPSS (ex MPF). Poco manca invece per gran parte dei sopravvissuti “ex” Telecom di Telepost, da due anni in cigs.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono in totale più di 200 i lavoratori/ci contaminati o “terminati” in questo ultimo contesto. Ma l’operazione, ovviamente, coinvolge anche coloro che sono in servizio presso le altre “esternalizzate” e che stanno patendo sulla propria pelle, la robusta regressione temporizzata della monocommessa di Telecom Italia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il dispositivo allegato, sembra essere il primo di una lunga serie riferita alle 51 udienze di Cassazione, svoltesi il 18 (25 udienze) ed il 26 febbraio 2014 (26 udienze), fasi conclusive e definitive delle cause di lavoro avviate, sette o otto anni fa, contro Telecom Italia spa. Altre venti, circa, sono in iter.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il 18 febbraio erano più di una cinquantina i lavoratori/ci coinvolti, in maggioranza dislocati in HP CDS, poi in Ceva Log. e in Tess/Accenture (di Milano). Mentre, il 26 febbraio, è toccato ad una quarantina circa di lavoratori/ci di MPSS, di Telepost e ancora di Ceva Log.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nei prossimi giorni, è plausibile che siano resi pubblici anche tutti gli altri dispositivi il cui esito, si badi bene, non è matematicamente scontato, ma solo auspicato, a condizione che siano stati contemplati percorsi positivi nei precedenti gradi di giudizio, nel secondo grado in particolare.</div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-15753624567952566612014-02-18T18:17:00.003+01:002014-02-18T18:17:42.531+01:00Valleverde non “cammina” più: sottratti 10 milioni, perquisizioni in sei cittàE anche di questi 130 lavoratori non si sente parlare...esistono solo quelli della Fiat.<br />
Proviamo a dargli un pò di voce.<br />
<br />
Il Cets<br />
<br />
<a href="http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/valleverde_rimini_bancarotta_finanza_calzaturificio/notizie/465276.shtml">http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/valleverde_rimini_bancarotta_finanza_calzaturificio/notizie/465276.shtml</a><br />
<br />
RIMINI - Perquisizioni a catena in sei città del nord, nelle abitazioni e negli uffici dei vertici vecchi e nuovi del calzaturificio Valleverde, <span>per l'indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini sul fallimento della Spes Spa e ora anche della Valleverde Srl. Per quest'ultima, che avrebbe dovuto gestire gli asset dell'azienda di Coriano di Rimini, è stato invece chiesto il fallimento il 19 gennaio. Protestano i 130 dipendenti del calzaturificio, anche sotto casa del curatore fallimentare, e i nuovi manager li appoggiano contro il sequestro giudiziario dell'azienda in esecuzione a fine mese, ma la preoccupazione di Gdf e Procura è che i lavoratori abbiano avuto informazioni fuorvianti e che vengano strumentalizzati.<br /><br />Secondo i finanzieri, attraverso un intreccio societario e l'utilizzo strumentale del concordato preventivo sono stati sottratti all'azienda almeno 10 milioni di euro. Sono sette gli imprenditori e manager che il pm Luca Bertuzzi ha iscritto nel registro degli indagati per bancarotta. Tra questi Armando Arcangeli, fondatore dell'originaria Valleverde Spa e ideatore dello slogan che invitava a «camminare in una Valleverde», e il direttore generale Antonio Gentile che poi ha assunto l'incarico di liquidatore della Spes, la società in cui si era trasformata la prima Spa e che avrebbe dovuto traghettare lo storico calzaturificio verso il concordato preventivo. <br /><br />Tra gli indagati anche manager e imprenditori che, con la Valleverde Srl appositamente costituita, avevano ottenuto in gestione gli asset inaffitto dalla Spes, che con il ricavato avrebbe dovuto ripianare i debiti come da omologa del concordato. Nella Srl sono indagati l'amministratore Enrico Visconti, residente a Desenzano del Garda; Ernesto Bertola, di Brescia; David Beruffi, di Castiglione delle Stiviere, responsabile finanziario. Indagato anche Raffale Piacente, di Roma, e una dipendente della Srl.<br /><br /><span>Nelle perquisizioni in case e uffici - nelle province di Brescia, Mantova, Milano, Rimini (anche a Coriano) e Roma, quindi non solo del nord - i militari hanno sequestrato documenti e materiale informatico. L'affitto d'azienda per la gestione del calzaturificio e del magazzino, produzione e marchio compresi, che doveva servire a ripagare i debiti della Spes, non è stato mai pagato dalla nuova Valleverde Srl: secondo la Gdf era tutto programmato, con accordi, tanto che una denuncia di truffa della nuova gestione contro la vecchia, accusata di aver fatto sparire parte del magazzino, è considerata artificiosa dalla Guardia di finanza.<br /><br />La nuova gestione sostiene che la sparizione del magazzino avrebbe fermato il pagamento del canone, ma secondo la Procura sarebbe solo un marchingegno escogitato per dirottare denaro verso altre società. I lavoratori sono senza stipendio da tre mesi e protestano convinti delle ragioni dei nuovi vertici e i manager oggi, in una risposta alla lettera aperta dei dipendenti contro il sequestro giudiziario, protestano pure contro l'esecuzione del provvedimento, previsto sia per i negozi sparsi in Italia sia per il complesso aziendale di Coriano. </span></span><br />
<span><span></span></span><br />
<span><span>Martedì 21 Gennaio 2014</span></span>CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-58000500410634604962014-02-15T12:21:00.001+01:002014-02-15T12:21:23.972+01:00<h2>
Renzi...ma lo sai chi è Pietro Ichino?</h2>
<br />
Ichino: "Ministro con Renzi? Renderei più incisiva la riforma Fornero" <br />
Intervista a Pietro Ichino di maria Zegarelli - L'Unità<br />
<br />
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<i>Senatore Pietro Ichino, se Renzi diventa premier lei sarà sicuramente ministro. Le ha praticamente assegnato il posto di Elsa Fornero... </i></div>
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«Ministro, non lo so... Quel che è certo è che questa è una lunga storia, già due anni fa Renzi mi chiamò a Firenze per farsi spiegare il Codice del lavoro semplificato. E organizzò un seminario su questo progetto di riforma. Poi la scorsa estate mi ha chiesto di lavorarci per il suo programma. Tra noi la consonanza su questo terreno, come sugli interventi per la pubblica amministrazione, data da allora». </div>
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<i>Bersani ritoccherebbe la riforma del mercato del lavoro del ministro Fornero. Se fosse lei ministro? </i></div>
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«Quella riforma è un primo passo significativo, anche se timido, nella direzione giusta, cioè verso una riunificazione del mercato del lavoro e quindi verso il superamento del dualismo protetti-non protetti. Ha reso un po' più flessibile il lavoro a tempo indeterminato e introdotto alcune norme di contrasto al precariato. Ma serve un intervento più coraggioso e incisivo in entrambe le direzioni». </div>
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<i>Che cosa si dovrebbe fare? </i></div>
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«Per prima cosa semplificare. La legge Fornero è illeggibile e aggiunge 100 pagine alle 2mila già esistenti della nostra legislazione sul lavoro. Occorre ridurre la legislazione di fonte nazionale a un unico testo facilmente leggibile dai milioni di persone interessate. Il Codice semplificato, che insieme a 54 altri senatori Pd ho presentato nel 2009 e che ora Renzi propone di varare, è costituito da 59 articoli in tutto, scritti in modo chiaro chiaro e semplice, traducibile in inglese. Sarebbe uno straordinario biglietto da visita, per attrarre gli investitori stranieri che oggi sono tenuti lontani anche dalla illeggibilità e intraducibilità del nostro diritto del lavoro». </div>
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<br /><i>Se lei dovesse indicare un argomento forte di cambiamento per convincere gli elettori a cosa punterebbe? </i></div>
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«La mia idea-forza è la <i>flex security</i>: tutti i lavoratori a tempo indeterminato, a tutti le protezioni fondamentali, a cominciare dalla protezione antidiscriminatoria, ma nessuno inamovibile. A chi perde il lavoro deve essere garantita la necessaria sicurezza economica e professionale. Si può fare da subito anche qui in Italia». </div>
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<i>Ichino in Italia non c'è il rischio che alla flessibilità in uscita non corrisponda la flessibilità in entrata e si creino ulteriori fragilità a danno dei lavoratori? </i></div>
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«Anche in questo periodo di crisi in Italia si stipulano ogni anno due milioni di contratti di lavoro regolare a tempo indeterminato. Le società di <i>outplacement</i> ricollocano sul territorio nazionale i lavoratori che vengono loro affidati entro una media di sei mesi. Certo, questo servizio costa caro, ma costa molto di più tenere la gente in cassa integrazione per 5 o 6 anni come facciamo oggi. Si può sostituire il controllo giudiziale sul licenziamento per motivo economico con un trattamento complementare di disoccupazione, che scatta per il secondo anno se l'impresa non è riuscita a ricollocare il lavoratore entro il primo anno. Sarebbe un forte incentivo ad attivare i migliori di <i>outplacement</i>. Se poi le Regioni coprissero, come dovrebbero, i 2/3 o i 4/5 del costo tutto diventerebbe sopportabile». </div>
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<i>Che giudizio dà del faccia a faccia tra i candidati? </i></div>
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«È andato molto bene. Si è dimostrato che se al meccanismo delle primarie si dà il respiro necessario, diventano un fattore di rafforzamento straordinario del partito». </div>
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<i>C'è qualcosa che Renzi avrebbe dovuto spiegare meglio? </i></div>
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«Diverse cose, ma capisco la difficoltà di concentrare concetti anche complessi in un minuto e mezzo. Avrebbe forse potuto spiegare meglio agli italiani la responsabilità gravissima di un ceto politico che ha indotto il Paese per 30 anni a consumare l'equivalente di 30miliardi di euro ogni anno in più rispetto a quello che era in grado di produrre, collocando il debito sulle spalle di figli e nipoti. E avrebbe forse potuto anche spiegare meglio la strategia europea dell'Italia avviata con successo in questo primo anno da Monti </div>
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<i>Solo queste annotazioni? </i></div>
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«Ce n'è un'altra: la sua cravatta viola. Matteo non può rappresentare solo la Fiorentina, deve rappresentare senza discriminazioni anche noi milanisti».</div>
<br />
<a href="http://www.partitodemocratico.it/doc/246296/ichino-ministro-con-renzi-renderei-pi-incisiva-la-riforma-fornero.htm">http://www.partitodemocratico.it/doc/246296/ichino-ministro-con-renzi-renderei-pi-incisiva-la-riforma-fornero.htm</a><br />
<br />
<strong>Complimenti Renzi, sai scegliere veramente bene i tuoi prossimi ministri...all'Industria e Sviluppo Economico un tagliateste mondiale (Vittorio Colao) e al Ministero del Lavoro un altro convintissimo tagliateste (Pietro Ichino), tra l'altro ex dirigente sindacale della Fiom-Cgil e soprattutto avvocato della Vodafone nel contenzioso riguardante la ns cessione. Solo questi due personaggi garantiscono un tracollo nel mondo del lavoro dipendente e soprattutto sono due personaggi che vanno a braccetto a far danni per l'Italia già con le loro professioni private, figuriamoci con degli incarichi pubblici. </strong><br />
<strong>Solo due parole...CHE SCHIFO!</strong><br />
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-85169442774868338152014-02-14T22:26:00.002+01:002014-02-14T22:26:11.706+01:00Renzi...ma lo sai chi è Vittorio Colao?!<h2>
Squadra snella: 50 in lizza per dodici posti <br />Alfano resta vice, tra i tecnici spunta Colao</h2>
La lista pronta in 7 giorni. I nomi di Flick per la Giustizia ed Emiliano per i Trasporti.<br />
<br />
ROMA - I nomi che circolano superano di gran lunga i 50 ma se è vero, come pare, che Matteo Renzi vuole un governo snello, composto da 12-13 ministeri, molti rimarranno inevitabilmente delusi. Per saperlo, bisognerà aspettare l’ultimo momento, come è stato per la formazione della segreteria democratica. Perché Renzi è tanto rapido nel prendere decisioni quanto lesto nel cambiarle, se necessario. E così ci sono pochissimi punti fermi per costruire l’ipotetica squadra di governo, alla cui composizione lavora, oltre a Renzi, anche Graziano Delrio. Squadra che, dicono al Nazareno, sarà pronta in 7 giorni. <br /><span style="font-style: normal; font-weight: bold;">VICEPREMIER CONFERMATO</span> - Si comincia con il ruolo più delicato, quello di vice premier. Renzi ha sempre detto di non gradire vice, ma l’ultima voce parla di una conferma di <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Angelino Alfano</span> a vice presidente del Consiglio, senza deleghe. Per il ruolo, delicatissimo, di sottosegretario alla presidenza del Consiglio sono in corsa il portavoce del partito <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Lorenzo Guerini</span> e l’attuale ministro <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Graziano Delrio</span>, che però viene dato favorito anche per l’Interno. <br /> Sui ministeri bisognerà fare i conti con gli alleati. Si parla di cinque ministri del Partito democratico, uno di Scelta Civica e dei Popolari per l’Italia, due del Nuovo centrodestra. A completare, personalità «tecniche» o comunque di estrazione non politica. <br />
<span style="font-style: normal; font-weight: bold;">L’ECONOMIA IL VERO REBUS </span>- La poltrona che scotta di più è quella dell’Economia.<span style="font-style: normal; font-weight: bold;"> Fabrizio Saccomani</span>, tra i più criticati dei ministri di Letta, dovrà sicuramente fare le valigie. Al suo posto potrebbe arrivare <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Lucrezia Reichlin</span>, candidata vicegovernatrice alla Bank of England. Ma i pretendenti sono molti: ci sono anche<span style="font-style: normal; font-weight: bold;"> Tito Boeri</span>, <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Pier Carlo Padoan</span> e <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Fabrizio Barca</span>. Ma anche <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Lorenzo Bini Smaghi</span>, presidente di Palazzo Strozzi a Firenze. <br /> Altro ministero chiave, il Lavoro. Qui si contendono la poltrona due personalità molto diverse: l’ex segretario pd e Cgil <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Guglielmo Epifani</span> e la giovane <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Marianna Madia</span>, lanciata in Parlamento anni fa da Walter Veltroni (con un terzo incomodo, lo stesso Barca). Alla Giustizia si parla con insistenza del centrista <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Michele Vietti</span>, ma è spuntato anche il nome del presidente emerito della Corte costituzionale <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Giovanni Maria Flick</span>. Praticamente certa nella squadra la giovane<span style="font-style: normal; font-weight: bold;"> Maria Elena Boschi</span>: per lei si parla delle Riforme ma non è escluso che nel risiko delle poltrone finisca poi per essere destinata alla Cultura (dove sono in lizza anche <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Gianni Cuperlo</span> e <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Matteo Orfini</span>) o ai Rapporti con il Parlamento (che potrebbe però rimanere a <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Dario Franceschini</span> o passare a <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Roberto Giachetti</span>). E al Pd potrebbe traslocare anche il dicastero in mano a <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Maurizio Lupi</span>, le Infrastrutture: sarebbe in corsa il sindaco di Bari <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Michele Emiliano</span>, insidiato dal collega di Salerno <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Vincenzo De Luca</span>, che però sembra più che altro essersi autocandidato con il discorso di ieri in Direzione. E si parla anche di <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Emanuele Fiano</span> alla Difesa. <br />
<span style="font-style: normal; font-weight: bold;">I MANAGER</span> - Dal mondo dell’imprenditoria potrebbe arrivare l’amministratore delegato di Luxottica, <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Andrea Guerra</span>, dato come possibile <strong><u>all’Industria ma anche allo Sviluppo Economico. Per quest’ultimo dicastero circola la voce di <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Vittorio Colao</span>, numero uno mondiale della Vodafone.</u></strong> <br /> Nella squadra degli uscenti dovrebbero essere riconfermati il ministro degli Esteri <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Emma Bonino</span>, il collega all’Ambiente <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Andrea Orlando</span> e la Ncd <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Beatrice Lorenzin</span>. Tra i nomi noti, circolano da giorni quelli di due personalità di campi diversi: lo scrittore <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Alessandro Baricco </span>e l’imprenditore e fondatore di Eataly <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Oscar Farinetti</span>. Tra i volti noti di cui si vocifera, ci sono <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Arturo Parisi</span>, alla Difesa e <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Bruno Tabacci</span>, uno dei leader del Centro democratico. Tra i papabili, anche un esponente di Sinistra e Libertà: il sindaco di Cagliari <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Massimo Zedda</span>. E tra chi ci spera c’è anche il toscano <span style="font-style: normal; font-weight: bold;">Riccardo Nencini</span>, leader dei socialisti, che appoggiò Renzi alle primarie di Firenze. <br /> Ma naturalmente la composizione avverrà solo all’ultimo e dovrà fare i conti con i difficili equilibri della squadra di governo, oltre che delle dinamiche interne del Partito democratico. E degli accorpamenti. Perché, spiega Angelo Rughetti, «questa volta non si lavorerà più tanto sulle singole competenze ma sugli obiettivi e sui programmi, che vedranno lavorare insieme forze diverse. Sinergie e accorpamenti saranno inevitabili». <br />
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<a href="http://www.corriere.it/politica/14_febbraio_14/squadra-snella-50-lizza-dodici-posti-alfano-resta-vice-tecnici-spunta-colao-d6be77a4-953d-11e3-9c90-b9ccf089642e.shtml">http://www.corriere.it/politica/14_febbraio_14/squadra-snella-50-lizza-dodici-posti-alfano-resta-vice-tecnici-spunta-colao-d6be77a4-953d-11e3-9c90-b9ccf089642e.shtml</a><br />
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<strong>Renzi, fossi in te Vittorio Colao lo farei ministro del Lavoro, visto che scegli la gente senza sapere chi è, quindi perchè non dare un tale ministero a chi che è esperto in licenziamenti mondiali?!</strong><br />CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-35664227755863465502014-01-06T15:49:00.002+01:002014-01-06T15:49:34.914+01:00PrecisazioneUltimamente abbiamo notato che sono aumentati i commenti lasciati da una persona, o più persone, farneticanti, che insultano utilizzando parolacce e parlano di non si sa quali argomenti. <br />
Chiediamo scusa se non sempre tempestivamente riusciamo a cancellarli, ma non siamo 24 h sul blog.<br />
Non capiamo se tali commenti vengono lasciati da persone che necessitano di un supporto psicologico o da qualcuno che spera, così facendo, che gli amministratori del blog si esasperino e lo chiudano...vi tranquillizziamo, il blog chiuderà solo ed esclusivamente quando vorremo noi e non a causa di qualche idiota.<br />
Chiediamo alle persone serie che visitano il ns blog di rimanere indifferenti a tali commenti e di non replicare, l'arma migliore è proprio l'indifferenza.<br />
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Il CetsCETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-47218543014043998842013-10-23T00:26:00.004+02:002013-10-23T00:26:55.407+02:00Vodafone stile Fiat La Corte d'appello di Roma la boccia<a href="http://m.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/10023/?fb_action_ids=10202167231690644&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%5B476120175836680%5D&action_type_map=%5B%22og.likes%22%5D&action_ref_map=%5B%5D">http://m.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/10023/?fb_action_ids=10202167231690644&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%5B476120175836680%5D&action_type_map=%5B%22og.likes%22%5D&action_ref_map=%5B%5D</a><br />
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Silvia Colangeli - 21.10.2013</div>
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Un altro capitolo della vicenda dei lavoratori Vodafone, ceduti ad altra azienda per fare lo stesso lavoro di prima: rispondere alle chiamate al call center . Il tribunale li reintegra nella casa madre ma l'azienda non ci sta</div>
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Licenziati, riammessi, licenziati e riammessi, stile Fiat. Un tira e molla che dura da 6 anni. Ma i 133 dipendenti romani di Vodafone non se la sentono di festeggiare l'ultimo reintegro. Anzi: erano in piazza venerdì scorso. Il 25 settembre la sezione lavoro della Corte d'Appello di Roma ha respinto ancora il ricorso del colosso delle telecomunicazioni, giudicando «inefficace» la cessione di ramo d'azienda operata nei loro confronti. «Questa volta - spiega Serena Antonelli, Rsu appena riammessa in Vodafone - siamo particolarmente soddisfatti perché il giudizio è definitivo. Rimane solo il ricorso in Cassazione, che conferma 96 sentenze su 100 provenienti dalla sezione lavoro della Corte d'Appello. È quasi un mese che aspettiamo,ma l'azienda non sembra essersi rassegnata a farci lavorare». <br />Subito dopo la sentenza, Vodafone ha ribadito la bontà dell'accordo con il gruppo Comdata per la cessione di ramo di azienda, «sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, dal ministero del Lavoro e dal ministero dello Sviluppo economico, fino a oggi ritenuto valido da 29 giudici in tutta Italia, e si riserva il diritto di valutare future azioni a tutela dell'azienda e della propria immagine». <br />La vertenza è iniziata nel 2007, con il passaggio di 914 operatori da Vodafone a Comdata Care, azienda creata ad hoc all'interno del gruppo Comdata, che li ha assunti a tempo indeterminato e condizioni identiche a quelle precedenti fino al 2015, con l'appoggio dei sindacati confederali. Ma molti lavoratori in tutta Italia hanno presentato ricorso con vari esiti: la cessione del ramo d'azienda è stata giudicata ammissibile in primo grado a Napoli e Padova e in appello a Milano nel luglio 2013. Giudizio opposto a Roma: dal 2011 a oggi 4 sentenze hanno ordinato il reintegro dei dipendenti: svolgono attività troppo correlate a quelle dell'azienda cedente per essere esternalizzati. <br />Ma questa è solo la prima parte della storia. «Dopo il pronuciamento della sentenza di reintegro - racconta Rosanna, tornata a lavoro dopo la sentenza di giugno 2012 - in puro 'stile Marchionne' l'azienda ci ha messi in mobilità. Utilizzando criteri come il numero di figli a carico e l'anzianità di servizio, sono state compilate liste di licenziabili e per far comparire noi 'ribelli' in pole position ci hanno assegnato 100 punti in più. Anche con questa assurda strategia, non tutti quelli che hanno fatto ricorso apparivano ai primi posti nelle liste di mobilità ma sono stati comunque licenziati. Così siamo arrivati a centinaia di ricorsi in tutta Italia». Prossimo appuntamento in tribunale il 27 novembre a Roma: l'udienza riguarda 82 addetti ai call center reintegrati e poi messi in mobilità dopo la compilazione di queste graduatorie. Dei 133 dipendenti reintegrati dopo il 25 settembre (ma ancora aspettano di tornare a lavoro) molti sono in attesa di mobilità e con gli ammortizzatori sociali in scadenza. Per lo più si tratta di donne che lavorano alle cuffiette da dieci anni, alcune hanno famiglia, altre studiano e lavorano. Dice ancora Rosanna: «Siamo state scelte per essere la voce rassicurante di Vodafone e in quanto operatrici di coscienza possiamo adattarci a qualsiasi attività con una settimana di formazione». <br />Nonostante la pioggia di ricorsi, Vodafone, che nel comitato scientifico della sua fondazione conta l'ex ministra Paola Severino e ha Luciano Violante come presidente, non ha ricevuto le stesse critiche riservate all'ad Fiat quando l'anno scorso tentò di licenziare i 19 lavoratori iscritti alla Fiom di Pomigliano. Ma le rappresentanti chiariscono: «Vogliamo insistere sul comportamento vessatorio tenuto nei nostri confronti da una multinazionale che si proclama etica, fattura utili da capogiro, stanzia un milione di euro l'anno per fare lo sponsor di Termini ma le prova tutte per non farci lavorare».</div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-65077604655059840622013-10-08T18:39:00.002+02:002013-10-08T18:39:13.995+02:00“Cessione di ramo”, condannata Vodafone. Nuove speranze per 140 “esternalizzati”<a href="http://www.affaritaliani.it/roma/cessione-di-ramo-condannata-vodafone-nuove-speranze-per-140-esternalizzati-08102013.html">http://www.affaritaliani.it/roma/cessione-di-ramo-condannata-vodafone-nuove-speranze-per-140-esternalizzati-08102013.html</a><br />
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Lo stesso articolo pubblicato qualche giorno fa è stato ora pubblicato su Affari Italiani, lo riportiamo per comodità:<br />
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<div class="titolo">
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“Cessione di ramo”, condannata Vodafone. Nuove speranze per 140 “esternalizzati”</h1>
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<div class="sommario">
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La Corte d'Appello, Sezione Lavoro, ha confermato per circa 140 persone l'illegittimità della Cessione di Ramo d'Azienda con cui Vodafone nel 2007 ha esternalizzato 914 dipendenti in tutta Italia. La sindacalista Antonelli: “Per i lavoratori si tratta di una vittoria che giunge dopo 6 anni di dure battaglie legali e sindacali”</h2>
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<div class="data">
Martedì, 8 ottobre 2013 - 10:30:00</div>
<div class="testo">
<strong>La Corte d'Appello, Sezione Lavoro, ha confermato per circa 140 persone l'illegittimità della Cessione di Ramo d'Azienda con cui Vodafone nel 2007 ha esternalizzato 914 dipendenti in tutta Italia.</strong><br /> La magistratura si era già espressa lo scorso anno condannando l'azienda al reintegro immediato dei lavoratori che si erano appellati, ritenendo quell'operazione illegittima. L'azienda ha da prima reagito con il reintegro del personale e poi, scrivono i sindacati "in puro stile Marchionne, ha licenziato esclusivamente i dipendenti reintegrati in maniera palesemente discriminatoria".<br />
Spiega Serena Antonelli, sindacalista di base da anni impegnata nella battaglia per il reintegro: “I lavoratori hanno però' continuato a combattere impugnando legalmente i licenziamenti e protestando contro il colosso delle telecomunicazioni, arrivando perfino ad occupare il tetto del Campidoglio. La pronuncia della Corte d'Appello del 25 settembre, seppure teoricamente ancora sottoponibile al terzo grado di giudizio, di fatto ha valenza definitiva. E' giunto il momento per Vodafone di prendere atto di quanto è stato stabilito dai giudici e di iniziare a rispettare la legge Italiana, restituendo a queste persone il proprio lavoro”.<br /><strong>E continua: “Per i lavoratori si tratta di una vittoria che giunge dopo 6 anni di dure battaglie legali e sindacali - donne e uomini che hanno pagato un pesantissimo costo personale imposto da un pugno di manager Vodafone comodamente protetti da incarichi strapagati.</strong> Quarantenni che continuano a portare avanti la propria battaglia per il rispetto della legalità e per la difesa del proprio posto di lavoro. Si tratta insomma di una storia che a mio parere andrebbe raccontata perché è una lezione positiva per questo Paese piegato dalla rassegnazione dei cittadini e dal timore dei potenti e prepotenti”.</div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com60tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-91565848128357630572013-10-05T23:36:00.001+02:002013-10-05T23:36:07.251+02:00LAVORO E LEGALITÀ: DOPO LA FIAT LA MAGISTRATURA BOCCIA ANCHE VODAFONE <a href="http://www.litoralenews.com/?p=578">http://www.litoralenews.com/?p=578</a><br />
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LAVORO E LEGALITÀ: DOPO LA FIAT LA MAGISTRATURA BOCCIA ANCHE VODAFONE La Corte d’Appello di Roma ribadisce l’illegittimità della cessione di ramo d’azienda per 140 lavoratori ceduti da Vodafone nel 2007.<br />
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COMUNICATO STAMPA<br />
La Corte d’Appello di Roma, Sezione Lavoro, ha confermato lo scorso 23 settembre l’illegittimità per circa 140 persone della Cessione di Ramo d’Azienda con cui Vodafone nel 2007 ha esternalizzato 914 dipendenti in tutta Italia.<br />
Sempre a Roma la magistratura si era già espressa lo scorso anno condannando l’azienda al reintegro immediato dei lavoratori che si erano appellati, ritenendo quell’operazione illegittima.<br />
L’azienda ha da prima reagito con il reintegro del personale e poi, in puro stile Marchionne, ha licenziato esclusivamente i dipendenti reintegrati in maniera palesemente discriminatoria.<br />
I lavoratori hanno però continuato a combattere impugnando legalmente i licenziamenti e protestando contro il colosso delle telecomunicazioni, arrivando perfino ad occupare il tetto del Campidoglio.<br />
La pronuncia della Corte d’Appello del 25 settembre, seppure teoricamente ancora sottoponibile al terzo grado di giudizio, di fatto ha valenza definitiva. E’ giunto il momento per Vodafone di prendere atto di quanto è stato stabilito dai giudici e di iniziare a rispettare la Legge Italiana, restituendo a queste persone il proprio lavoro.<br />
“Per i lavoratori si tratta di una vittoria che giunge dopo 6 anni di dure battaglie legali e sindacali” afferma Serena Antonelli, rappresentante sindacale coinvolta in prima persona: “Donne e uomini che hanno pagato un pesantissimo costo personale imposto da un pugno di manager Vodafone comodamente protetti da incarichi strapagati. Quarantenni che continuano a portare avanti la propria battaglia per il rispetto della legalità e per la difesa del proprio posto di lavoro. Si tratta insomma di una storia che a mio parere andrebbe raccontata perché è una lezione positiva per questo Paese piegato dalla rassegnazione dei cittadini e dal timore verso potenti e prepotenti”.CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-68889643590502460642013-09-27T18:20:00.003+02:002013-09-27T18:20:33.932+02:00GIUSTIZIA E' FATTA! Roma 27 settembre 2013 <br />
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GIUSTIZIA E' FATTA! <br />
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In data 25 settembre 2013, la Corte d'Appello di Roma, Sezione Lavoro, ha riconfermato, per circa <br />140 persone, l'illegittimità della presunta Cessione di Ramo d'Azienda effettuata da Vodafone nel <br />2007. <br />
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Ormai a sostenere il contrario sono rimasti solo Vodafone, Comdata e i sindacati confederali che però, avendo rispettivamente speso soldi (tantissimi), energie e "faccia" per vendere un'operazione di <br />smaltimento di personale come una formidabile opportunità di garanzia occupazionale, non possono far altro che continuare a negare l'evidenza. <br />
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Nell'attuale situazione determinatasi che, seppure teoricamente ancora sottoponibile al terzo grado di <br />giudizio, di fatto ha valenza definitiva, mai come ora riteniamo improrogabile l'inserimento di questi <br />lavoratori nella forza lavoro di Vodafone, compresi naturalmente, tra i 140, tutti coloro che ancora oggi sono in mobilità, licenziati illegittimamente. <br />
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Queste 140 persone, donne e uomini in carne, ossa e sangue, pur non avendo a disposizione le risorse <br />economiche e il potere politico dietro cui si sono sempre barricati i "grandi" e tracotanti manager <br />Vodafone, hanno portato avanti e continueranno a farlo, con determinazione rinnovata, la propria <br />battaglia per il rispetto della legalità e, analogamente a quanto accaduto fino ad ora, non accetteranno <br />intimidazioni e ricatti. Siamo stati e saremo sempre al loro fianco. <br />
<br />
E' giunto il momento che i “signor Vodafone”, come la più elementare regola di civiltà detta, prendano <br />atto di quanto è stato stabilito dai giudici e inizino a rispettare la Legge Italiana. Riteniamo che sia <br />giunto il momento che il management Vodafone che si è reso responsabile dei continui errori di <br />strategia, con notevolissimo dispendio di soldi e immagine (tutti dell'Azienda, sia chiaro) cominci a <br />pagare il prezzo per i danni fatti, anche in termini professionalmente ed economicamente personali. <br />
<br />
Con questa vittoria aumentano le probabilità che analoghe sentenze possano arrivare per tutti coloro che finora invece hanno avuto verdetti negativi e per coloro che sono in attesa dei pronunciamenti dei giudici. <br />
<br />
Siamo certi che questa importantissima vittoria abbia il sapore del riscatto per tutte le donne e tutti gli <br />uomini che nel 2007 hanno subito una profonda ingiustizia, a prescindere dalle legittime scelte individuali fatte dalle persone nel corso di questi anni. <br />
<br />
Ma noi Cobas continueremo a lavorare con ostinazione e determinazione immutati affinché tutti i <br />ceduti rimasti in Comdata Care, per scelta o per esiti giudiziari negativi, vengano assorbiti nel gruppo <br />Comdata. Solo ciò consentirà a queste donne e a questi uomini di vedersi restituita quella progettualità di vita che la cessione del 2007 ha loro tolto. <br />
<br />
Coordinamento Cobas Comdata Care CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-3733900290621163542013-09-26T11:41:00.000+02:002013-09-26T11:41:00.880+02:00Roma vince il secondo grado di giudizio contro Vodafone!Ieri 25 settembre 2013 la Corte d'Appello di Roma, sezione lavoro, ha sentenziato il rigetto dell'appello principale e dell'appello incidentale di Vodafone e Comdata con compensa integrale delle spese del II° grado di giudizio.<br />
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In poche parole...i lavoratori di Roma hanno vinto anche il secondo grado di giudizio.<br />
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Signori giudici...GRAZIE!CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-26861232114382138922013-09-24T10:51:00.001+02:002013-09-24T10:51:25.807+02:00Verizon, affare da 130 miliardi. Ora Vodafone come utilizzerá i soldi che le stanno per piovere in cassa?<a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-09-02/vodafone-verizon-wireless-112905.shtml?uuid=AbAWbWSI">http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-09-02/vodafone-verizon-wireless-112905.shtml?uuid=AbAWbWSI</a><br />
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LONDRA - Il mercato già festeggia l'annuncio ufficiale, atteso per oggi,
della vendita da parte di Vodafone della quota del 45% di Verizon Wireless, il
maggiore operatore mobile negli Stati Uniti, alla casa madre Verizon per 130
miliardi di dollari. Il titolo Vodafone sta salendo del 3,8% alla Borsa di
Londra, mentre analisti e azionisti attendono con ansia i dettagli dell'affare e
qualche indicazione sulla strategia del colosso britannico.<br />
<span style="display: none;"><img border="0" height="1" src="http://adv.ilsole24ore.it/RealMedia/ads/Creatives/pixel.gif" width="1" /></span><span id="BackGround_RM_DownLoad_Counter" style="display: none; height: 0px; width: 0px;"><img height="1" src="http://adv.ilsole24ore.it/5/www.ilsole24ore.it/10/_04_010_/_finanza_mercati_/_primo_piano/L18/1743489730/BackGround/IlSole24Ore/INVENDUTO_BackGround/invenduto_background.html/6c784b7550464a42554c6341426b3738?_RM_EMPTY_&" width="1" /></span> <!-- Methode uuid: "1c6f0240-13b2-11e3-9da6-704cec5bd8f0"-->
La domanda a cui tutti attendono una risposta é infatti: come utilizzerá Vodafone i miliardi che le stanno per piovere in cassa? La cifra é tale, sottolineano gli analisti, che il gruppo é in grado di fare tutte e tre le cose: ‘ringraziare' gli azionisti in contanti, ridurre il debito e investire in acquisizioni, espansione e nuovi progetti. Gli investitori hanno peró opinioni molto diverse e nelle prossime settimane il dibattito sará incentrato sulla ripartizione ottimale dei proventi della vendita.
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Secondo gli analisti di Citi Vodafone potrebbe distribuire 40 miliardi di dollari agli azionisti, pagare le imposte, ridurre l'indebitamento, e avere ancora 38 miliardi da investire. L'affare ha dimensioni tali che avrá comunque un impatto positivo sull'economia britannica: l'azionariato Vodafone infatti é talmente diffuso che si prevede una ‘manna' per i gestori di fondi, i piccoli azionisti e i fondi pensione britannici.
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Alcuni azionisti vorrebbero ricevere il 60-70% dei proventi della vendita. Gli
analisti ricordano invece che l'investimento in Verizon Wireless é stato
altamente redditizio per Vodafone, che ora deve trovare un altro modo per
incassare contanti e pagare ricchi dividendi agli azionisti sul lungo termine.
Dopo l'uscita dagli Stati Uniti il gruppo, secondo alcuni, non puó puntare
troppo sulla vecchia Europa, mercati maturi dove economie in crisi e una
concorrenza esasperata hanno portato a un rallentamento. Secondo altri invece é
proprio il momento di investire in acquisizioni e in miglioramenti alla rete per
rafforzare la posizione di Vodafone in Paesi come Italia, Germania e Spagna.<br />
In Germania il gruppo deve ‘digerire' l'acquisizione da 7,7 miliardi di euro di
Kabel Deutschland, il maggiore operatore via cavo, mentre in Francia sta
costruendo una rete a fibre ottiche da 1 miliardo di euro assieme al gruppo
francese Orange. In Spagna Vodafone potrebbe essere interessato all'operatore
via cavo Ono o al provider di banda larga Jazztel, mentre in Italia sono riprese
le voci di una possibile acquisizione di Fastweb, di proprietá di Swisscom, per
una cifra intorno ai 3 miliardi di euro.<br />
Il futuro peró é nei mercati emergenti, come ha detto piú volte l'amministratore
delegato Vittorio Colao. Il gruppo ha giá lasciato intendere di voler rafforzare
la sua posizione in mercati in crescita dove ha giá una presenza di rilievo,
come l'Africa, l'India e la Turchia, ma potrebbe anche voler approdare in nuovi
mercati come l'America latina, Brasile in particolare. Infine, c'é chi sostiene
che Vodafone non intende affatto lasciare gli Usa: venduta la quota di Verizon
Wireless, il gruppo punterebbe ora a T-Mobile, divisione Usa di Deutsche
Telekom.<br />
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CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com44tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-71550416561500485042013-08-27T10:55:00.006+02:002013-08-27T10:55:50.051+02:00L'azienda chiude definitivamente Lavoratori avvertiti durante le feriePero, 26 agosto 2013 - <br />
<br />
Si sono salutati lo scorso 2 agosto e si sono dati appuntamento per oggi, 26 agosto, per la ripresa dell'attività. Ma <strong>durante le ferie si sono ritrovati di fatto senza lavoro</strong>. <br />
Una <strong>lettera </strong>infatti, arrivata il 9 agosto, ha<strong> annunciato ai 30 lavoratori la chiusura dell'azienda</strong> per riorganizzazione delle attività e la cassa integrazione straordinaria per cessazione delle attività. <br />
<br />
<strong>Succede a Pero, alla Hydronic Lift </strong>(azienda che produce componenti idraulici per ascensori): <strong>oggi i cancelli sono rimasti chiusi con tanto di lucchetto e catene.</strong><br />
<strong></strong><br />
Ovviamente<strong> infuriati i sindacati con la Fiom-Cgil schierata in prima linea</strong>: "Una <strong>vigliaccata</strong>. La chiusura per ferie si trasforma in chiusura definitiva, senza alcun preavviso e approfittando dell’assenza dei lavoratori.<strong> Pare che sia lo sport in voga tra gli imprenditori in questa estate del 201: quando si dice ‘capitani coraggiosi"</strong>.<br />
<br />
Un portavoce dell’azienda presente in sede e contattato dall’ANSA spiega che "il sito di Pero è chiuso per una riorganizzazione interna aziendale", mentre "altri siti sono aperti", senza però volerne specificare l’ubicazione. Dal sito internet risulta che, oltre all’impianto di Pero, l’azienda dispone di uno stabilimento a Mc Kinney in Texas.<br />
<br />
<a href="http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2013/08/26/939880-Hydronic-Lift-Pero-Chiusa-Cassaintegrazione.shtml">http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2013/08/26/939880-Hydronic-Lift-Pero-Chiusa-Cassaintegrazione.shtml</a>CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-73574084439065367492013-07-11T10:12:00.003+02:002013-07-11T10:12:38.609+02:00Altra causa contro Vodafone vinta dai lavoratori di RomaEcco un'altra notizia favorevole ai lavoratori e di cui nessun mass media parla:<br />
<br />
dei lavoratori Vodafone ceduti a Comdata, vincenti il primo grado di giudizio contro l'esternalizzazione, in seguito reintegrati da Vodafone e licenziati altri 3 hanno vinto la causa contro il licenziamento e la messa in mobilità.<br />
Tali lavoratori verranno reintegrati dalla Vodafone sul posto di lavoro a partire dal primo agosto.<br />
Ricordiamo che i suddetti lavoratori sono stati preceduti da altri 30, messi in mobilità e poi reintegrati da Vodafone, i quali, attualmente, lavorano in qualità di dipendenti Vodafone in distacco nella sede Comdata Care di Roma.<br />
<br />
Subito dopo la pausa estiva altri importanti giudizi verranno emessi sia per la causa di licenziamento intrapresa da altri quasi 100 ex dipendenti messi in mobilità e sia per il secondo grado di giudizio relativo alla causa della cessione.CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-50918582530557534212013-07-01T13:41:00.000+02:002013-07-01T13:41:08.294+02:00Accordo sindacale in Vodafone: Saper gestire 700 esuberi puntando sul patto per l'occupabilità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha33Vw3l72D8pRTMOJiy_U2TSvqcQBTRvIYFCH3UuVYQygCHEyM5zRK70NLniy21oMfBx250GFzRLJJwt6srJiyFSARotgI7EU_QG26tZdvrUlYQQjXTY9JbEEL_GQiS_2r7hxYTszyh4L/s1600/25025349.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha33Vw3l72D8pRTMOJiy_U2TSvqcQBTRvIYFCH3UuVYQygCHEyM5zRK70NLniy21oMfBx250GFzRLJJwt6srJiyFSARotgI7EU_QG26tZdvrUlYQQjXTY9JbEEL_GQiS_2r7hxYTszyh4L/s640/25025349.jpg" width="501" /></a></div>
<br />CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-18354802941112526602013-06-14T18:51:00.003+02:002013-06-14T18:51:49.637+02:00Roma: Lavoratori vs Vodafone 3-1Dopo tanto silenzio ci rifacciamo vivi per evidenziare la notizia di ieri 13 giugno 2013:<br />
<br />
altra sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma a favore dei lavoratori nella causa contro la cessione di ramo d'azienda operata da Vodafone Omnitel N.V. e da Comdata SpA nel 2007.<br />
<br />
Inutili i commenti, noi lavoratori di Roma proseguiremo con il percorso legale per continuare la battaglia nei confronti della scellerata operazione compiuta dalla multinazionale inglese e contro la persecuzione, la discriminazione ed il terrorismo psicologico che l'azienda continua ad adottare come politica aziendale.<br />
<br />
La ReginaCETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-46864720398794567492013-04-26T11:44:00.006+02:002013-04-26T11:44:56.576+02:00Vodafone, 500 licenziamenti in Germania<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Fonte: </span><a href="http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20797_vodafone-500-licenziamenti-in-germania.htm"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20797_vodafone-500-licenziamenti-in-germania.htm</span></a><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong>Le mansioni It, tecnologie di rete e customer service saranno affidate in outsourcing in India e Romania entro il 2015. Sulla decisione pesano la concorrenza serrata del mercato telecom e gli alti salari tedeschi</strong></span><br />
<div class="firma">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong>di Patrizia Licata</strong></span></div>
<div class="firma">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span> </div>
<div class="firma">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><strong>Vodafone Germany</strong> licenzia 500 persone in <strong>Germania</strong> e esternalizza in<strong> India</strong> e <strong>Romania</strong>. La manovra si concluderà nel 2015 ed è ovviamente disegnata per ridurre i costi, visto che sui mercati emergenti si può assumere personale a costi più competitivi.</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"> La notizia viene riportata dalla stampa tedesca, secondo cui una nota interna redatta dal <strong>Ceo</strong> della divisione tedesca di <strong>Vodafone</strong>, <strong>Jens Schulte-Bockum</strong>, descrive i prossimi piani per rendere l'azienda più competitiva e indica che <strong>Vodafone</strong> non può più permettersi di pagare salari alti in un ambiente operativo così difficile come il mercato europeo delle telecomunicazioni, dove la concorrenza è sempre più serrata e i margini di guadagno si assottigliano.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"> "Questa manovra ci mette in grado di affrontare al meglio il futuro”, si legge nella nota. <strong>Schulte-Bockum</strong> aggiunge: “I salari d’ingresso in <strong>Germania</strong> sono troppo alti in rapporto al tasso di crescita del mercato telecom". Le posizioni toccate dai licenziamenti saranno, in parte, compensate dalle nuove assunzioni in <strong>Romania</strong> e <strong>India</strong> dove saranno trasferite le operazioni IT, le tecnologie di rete e il customer service.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"> Un portavoce di <strong>Vodafone </strong>ha confermato all’agenzia<strong> Reuters</strong> che il piano di outsourcing sarà completato in due anni, ma <strong>Bloomberg</strong> sostiene che nella lettera del <strong>Ceo</strong> non si definisce un numero esatto di posti di lavoro che saranno eliminati in <strong>Germania</strong>. Si dice tuttavia che "La pressione commerciale si sta intensificando" e che la normativa di settore “impedisce gli investimenti da anni”.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Il <strong>Ceo</strong> sembra riferirsi in particolare alla feroce concorrenza di <strong>T-Mobile</strong>, divisione di <strong>Deutsche Telekom</strong> che ha lanciato offerte low-price per il mercato smartphone, e alle nuove regole che hanno abbassato le tariffe che gli operatori mobili possono esigere per le chiamate dalle reti concorrenti. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"> E forse l’ostilità dell’ambiente regolatorio sembra infastidire <strong>Vodafone Germany</strong> molto più degli alti livelli dei salari. Infatti, la filiale australiana del colosso britannico ha annunciato lo scorso mese un progetto di segno opposto: assumerà 750 persone nel call center della <strong>Tasmania</strong>, riducendo il peso di quello in <strong>India</strong>. Il Ceo di <strong>Vodafone Australia, Bill Morrow,</strong> ha spiegato che in questo modo cercherà di rilanciare il brand della società, tornando a creare valore anche sui mercati cosiddetti maturi.</span><br />
<div class="data-post">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span> </div>
<div class="data-post">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">16 Aprile 2013</span></div>
</div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-78044548168482100252013-04-14T22:36:00.000+02:002013-04-14T22:36:00.662+02:00COMDATA CARE PRESENTE E FUTURO<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Mercoledì
17 e giovedì 18 Aprile in Comdata Care Roma si terranno le elezioni per
eleggere la Rsu. A meno di improbabili sorprese, solo due su tre
saranno i delegati sindacali eleggibili, perchè uno già sappiamo
appertenere, a prescindere dal numero dei voti ricevuti (fossero anche
solo i due voti dei due candidati presentati da ciascuna), alla cgil o
alla cisl. </span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ma
quanto è importante votare il proprio rappresentante sindacale oggi, e
quanto lo è alla luce della situazione attuale e imminente dell'azienda
nella quale ci siamo ritrovati a lavorare?</span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">SITUAZIONE COMDATA CARE PRESENTE.</span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Dei <strong>916 dipendenti</strong> che Comdata Care aveva <strong>nel 2007</strong>, oggi <strong>dopo solo 5 anni</strong> ne sono rimasti circa <strong>660</strong>, di cui <strong>solo circa 430 ancora su commessa Vodafone</strong>. </span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><u>A</u><span style="color: black;"><u>d
oggi le attivita' cedute riescono ad impegnare meno della meta' dei
Lavoratori ceduti nel 2007, ed entro la fine di Giugno, quando
terminera' la riorganizzazione su Ivrea gia' avviata ufficialmente
dall'azienda, saranno meno di un terzo i Lavoratori ancora impiegati
sulle attivita' cedute.</u></span><span style="color: black;"> </span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">A </span><span style="color: black;"><strong>Pozzuoli</strong></span><span style="color: black;">
da molti mesi l'azienda lamenta un progressivo calo di volumi che ora è
arrivato ad impattare tutte le attivita' presenti sul sito, sia di
Comdata Care (Business e Crerdito) sia di Comdata S.p.A. (Wind). Anche
la gestione di questa, che ormai non è più il caso di chiamare emergenza
temporanea, è sempre la solita che l'azienda prospetta e cioè di farla
ricadere sui Lavoratori, chiedendo di utilizzare le loro ore di Ferie e
Rol. </span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">Ad </span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><strong>Ivrea</strong></span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">
il 29 marzo è stato firmato (da tutte le rsu tranne quella Cobas) un
accordo sindacale riguardante il personale di Ivrea Comdata Care e
Comdata che prevede una campagna di adesioni volontarie per il passaggio
dei lavoratori Full Time a contratti Part Time con i seguenti
incentivi: </span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">per passaggi a p.time 30 ore </span></span>premio una tantum di 5000 euro, una turnistica visibile a un mese e schemi di turni piu' favorevoli; <span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">premio
una tantum pari a 2000 euro per passaggi a p.time 36 ore. Tali
passaggi, a detta dell'azienda, si rendono necessari per essere in grado
di acquisire e gestire le nuove commesse che si vorrebbe collocare nel
Canavese entro l'estate e che non sarebbero piu' legate al settore delle
TLC (un settore, a detta dell'Azienda, che conosce forte contrazioni di
volumi, nel quale i committenti stanno mettendo in atto considerevoli
processi di reinternalizzazione e dal quale ci si vuole svincolare cosi'
da non conoscere problemi occupazionali).</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">Inoltre lo stesso accordo prevede, a</span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">l
fine di superare il "problema congiunturale della contrazione dei
volumi produttivi che determina una temporanea eccedenza di personale"
un piano programmato di fruizione </span></span>dei residui ferie 2012,
dei residui rol 2012 (come previsto dal nuovo CCNL TLC), del 30% dei rol
del 2013 e di 5 giornate di ferie 2013 nei mesi di Aprile, Maggio e
Giugno 2013. <span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">L'Azienda
ha individuato il numero di giorni di ferie/rol forzati differenti a
seconda delle commesse, variabile da un minimo di 3 a un massimo di 11
giorni. A riprova della nota vicinanza dei sindacati confederali alla
volontà dei lavoratori che dovrebbero rappresentare, tale accordo
siglato da cgil, cisll e uill è stato largamente BOCCIATO in assemblea
sia dai dipendenti Comdata che da quelli Comdata Care.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<a class="mceItemAnchor" href="http://www.blogger.com/null" name="onlyMessage"></a><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;">A </span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><strong>Padova</strong></span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">entro
Giugno dovranno essere smaltiti rol 2012 + 30% del 2013+ ferie 2013
accumulate. Anche i dipendenti di Comdata Tech (ora su commessa Vodafone
ma su nuove commesse che dovrebbero arrivare a giugno) dovranno fare
ferie e rol e i sindacalisti di tech li hanno informati che se si
rifiutano di andare in ferie verranno messi in cassaintegrazione. La
maggior parte della commessa Vodafone ormai è in Spa e ai dipendenti
Care di Padova continuano a dire che non c'è lavoro, ma che va tutto
bene. In area tra i lavoratori si parla di mobilità ma per ora sono solo
voci...</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">La
mancanza in questi anni di qualsiasi azione atta ad affrontare questi
cali di volumi che erano sin troppo facilmente prevedibili, mette
l'azienda davanti ad una responsabilità di cui deve farsi personalmente
carico. Così come, ancora oggi, nulla viene messo in campo per
fronteggiare quello che sarà l'inevitabile riduzione dei volumi a cui
assisteremo anche nei prossimi mesi. </span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">Il tutto senza dimenticare la solita domanda:</span></span></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="text-decoration: none;"><strong> Dove sono i volumi minimi garantiti per almeno 7 anni? </strong></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Se
questa situazione risponde pienamente alle garanzie che sono state date
affinchè smettessimo di lottare per contrastare la cessione del
presunto ramo d'azienda, allora quelle garanzie erano fasulle.</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Probabilmente
i dipendenti sarebbero anche disponibili ad utilizzare Ferie/Rol per
superare un momento di difficoltà dell'Azienda, se quest'ultima facesse
tangibili (quindi concrete e verificabili) azioni che dessero stabilità
al lavoro e possibilità di gestione di eventuali (sicure) future
contrazioni di attività non soltanto con strumenti che pesano sempre sui
Lavoratori.</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">SITUAZIONE COMDATA CARE FUTURO PROSSIMO.</span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">In
occasione di una recente visita a Roma la dottoressa Bigatti ha
convocato le organizzazioni sindacali e, tra le varie cose, ha anche
parlato di </span></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><strong>possibile cassa integrazione per calo volumi di lavoro Vodafone nel sito di Comdata Care di Padova</strong></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">, particolare di cui cgil, cisl, uil e ugl presenti all'incontro si sono dimenticati di informarci. </span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il
29 marzo alla riunione per il sito di Ivrea, l'Azienda ha annunciato
che l'incontro nazionale relativo a tutto il gruppo Comdata (sia SpA sia
Care), già fissato per il 4 Aprile, sarebbe slittato ad altra data e ha
anticipato che gli argomenti di quell'incontro saranno il PDR (hai
presente cosa stanno tentando di fare al PDR in Vodafone?) e il regime
di turni. <span style="color: black;"><span lang="it-IT"><u><span style="font-weight: normal;">Date le avvisaglie avute fino ad ora, pensiamo che ci verranno rivolte richieste/imposizioni pesanti.</span></u></span></span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nel
panorama delle Tlc i grandi fornitori (Telecom, Wind e Vodafone) da una
parte reinternalizzano il lavoro (ma non i lavoratori) e dall'altra
dichiarano che oramai i loro competitors sono le aziende di outsourcing
come Almaviva e Comdata in cui il costo del lavoro è molto più basso. E
per questo, ?inzuppando il biscotto? nel business della Crisi (con
bilanci in positivo) aprono procedure di mobilità che portano a poche
riduzioni di personale ma a tanti peggioramenti delle condizioni
normative ed economiche dei dipendenti.</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ebbene,
non serve essere un indovino per capire che è solo questione di mesi
prima che anche in Comdata (Spa e Care) si proceda a mettere in campo
pesanti operazioni finalizzate a eliminare il personale scomodo e a
ricattare i restanti con riduzioni economiche e normative in cambio di
un posto di lavoro, che però diverrà inevitabilmente sempre più
incompatibile con un dignitoso e autosufficente stile di vita.</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Un
esempio? Quello dell'attuale procedura Vodafone dove ai dipendenti in
presunta eccedenza per non essere licenziati viene offerta una
ricollocazione in altre attività o in altre aziende che comporta però un
arretramento di un livello inquadramentale e riduzione fino al 15% del
salario...</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Lo
sapevi che per accedere alla Cassa Integrazione ordinaria l'azienda
deve aver azzerato i residui di Rol/Ferie dei propri dipendenti?</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="left" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">CHE SENSO HA VOTARE PER ELEGGERE LA RSU?</span></span></span></div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;">Arretramento
inquadramentale, diminuzione salariale, obbligo di fruizione di Rol e
Ferie. Fino all'accordo che cgil, cisl, uil e ugl hanno sottoscritto con
Confindustria il 28 giugno 2011 nessun accordo sindacale poteva essere
peggiorativo di ciò che la Legge prevede. Invece ora quel testo, insieme
al nuovo CCNL delle Telecomunicazioni sottoscritto sempre dagli stessi
attori, </span></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><strong>legittima</strong></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span><span style="color: black;"><span lang="it-IT"><strong>gli
accordi aziendali in deroga a quanto sancito dalla Legge in diverse
importanti materie, a patto che tali accordi siano sottoscritti dalla
maggioranza delle Rsu.</strong></span></span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">La Rsu così diventa un ruolo fondamentale e di enorme responsabilità.</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">E'
quindi evidente non solo quanto sia importante per il proprio status di
lavoratrice/lavoratore votarla, ma anche quanto sia ancora più
fondamentale votare non per simpatia, amicizia o per fare una cortesia a
una collega tanto gentile....</span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Avere
nella Rsu le persone giuste, competenti che sappiano e possano fare
opposizione al massacro dei diritti e delle condizioni economiche che si
sta perpetrando ai danni dei lavoratori delle Tlc è purtroppo diventata
condizione imprescindibile per sopravvivere dignitosamente anche se si
lavora in un Call Center. </span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: Arial; font-size: small;">Obiettivo
primario delle candidate Cobas del Lavoro Privato è la tutela del
lavoro e dei diritti di chi, per scelta o no, oggi è dipendente Comdata
Care.</span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><strong><span style="color: black;"><span lang="it-IT">Vota la lista Cobas: dai un calcio alla rassegnazione!</span></span></strong></span></span></div>
<div align="justify" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><em>Serena Antonelli </em><span style="font-style: normal;">e</span><em> Francesca Romana Nicolò</em></span></span></span></div>
<div align="justify" lang="it-IT" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Candidate lista Cobas del Lavoro Privato </span></span></span></div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-1480636621473285022013-04-11T13:46:00.000+02:002013-04-11T13:46:26.497+02:00AGGIORNAMENTI Vodafone: 700 Licenziamenti collettivi<h3 align="left" id="sites-page-title-header">
<span style="font-size: large;"><u><span style="font-weight: normal;"><span dir="ltr" id="sites-page-title">SEMPRE DAL SITO DI IVREA LIVE</span></span></u></span>
</h3>
<div style="margin-bottom: 0pt;">
<span style="color: blue; font-family: Arial, sans-serif; font-size: medium;"><b>AGGIORNAMENTO Mercoledi 10 Aprile</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0pt;">
<span style="color: blue; font-family: Arial, sans-serif; font-size: medium;"><b><br /></b></span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Tema
cessioni – Vengono tolte dal tavolo le cessioni per le frodi e i
Servizi Generali , si riorganizzeranno le area con funzioni e processi
diversi ma ci vorrà del tempo e si farà con contratto di solidarietà
coinvolgendo altre due aree dell’azienda e cioè Finanza e
Amministrazione ( Controllo amministrativo e acquisti , e Affari legali)
in totale circa 121 esuberi coinvolti su 391 persone , la solidarietà
parte da Settembre per un periodo di un anno. Dopodiché le persone
possono essere incentivate nel caso di uscite volontarie o
ricollocamenti.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Incentivi
– Si aumentano le mensilità a 24 mesi da chi esce al 31 di luglio più
tre mesi di preavviso più l’indennità di mobilità. 21 mesi entro 30
settembre . 18 mesi al 31 dicembre e 15 mesi per il restante. L’azienda
garantirà per un anno il FSIO a chi esce .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Partner
commerciali, chi va riceve 15 mesi più il preavviso se vanno entro 31
luglio , per l’uscita entro il 30 settembre avranno 12 mesi più
preavviso. </span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">A titolo esemplificativo: HP, Accenture, Spindox, Altran e Antex </span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">contratto indeterminato senza periodo di prova e diminuizione della RAL dal 10% al 15% in meno .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Part
Time per gli esuberi – Sono su base volontaria e si apre a circa 30
persone a 4 ore sia verticale che orizzontale , incentivo di 6 mesi
basata su RAL , per i part time a 6 ore al massimo per 10 persone con
due mesi di incentivazione .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Bacino
– Non si allarga a tutto il perimetro, ma l’azienda agevolerà quelli
con professionalità equivalenti permettendogli la mobilità volontaria. E
si valuteranno le proposte del Sindacato.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ricollocazioni
– Si effettua con una discesa di un livello di inquadramento e sono
focalizzati nelle aree che oggi si ritengono strategiche sia Customer
Care ma anche altre focalizzate verso il cliente. Se la ricollocazione e
in una posizione equivalente non ci sarà la discesa di livello.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Costo del lavoro – Part Time a 6 ore per aree non soggette a esuberi saranno valutate tutte le richieste .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Per
le aree del customer si apre a 4 ore su turno fisso, sulla verticalità
si può fare per quello a 4 ore ma bisogna creare delle coppie che
insieme formano un full time. Si apre al part time a 5 ore a turno
fisso. Per le 24 ore a turno verticale si effettuerà per valutarlo in
modo sperimentale . Viene concesso il Ticket pasto anche al part time a 4
ore .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Assorbimento
– Si aumenta la protezione sulle persone con piu basso reddito quindi
sotto i 200 di sovramminimo non ci saranno assorbimento e neanche sui
part time. Dai 200 ai 300 si applica al 30% e si applicherà su singola
tranche ( esempio se si ha 205 euro sulla prima tranche si potra
togliere solo i 5 euro perchè arrivato a 200 non si tocca piu il
sovramminimo e dalle tranche successive non saranno piu toccati ) , le
altre fasce non cambia dai 300 ai 500 il 70% sopra i 500 si assorbe il
95% .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">PDR
– Soglia sulla marginalita legata all’ EDIBTA se non si raggiunge la
soglia non c'e' il PDR. Poi ci sono tre piste al 40% 40 % 20 % Service
Revenue ( fatturato ) Marginalita ( EBIDTA) e Pista funzionale o sulla
quota di Mercato (Market Share che misura la quota di mercato ) o NPS
che misura il grado di soddisfazione del cliente .Grazie a questo
vengono tolto anche le pause 626 al customer care. Non avrà incidenza
sul TFR . Sarà comunque dimezzato rispetto a quello precedente ma
saranno date altre forme come buoni libri o altro per contribuire alle
perdite. Il PDR del 2012 non sarà erogato.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ferie
- Da gennaio a giugno una settimana presa dal lavoratore , da giugno a
settembre tre ,almeno due nelle due settimane centrali di agosto . Da
ottobre a dicembre per chi no ha avuto modo di godere di quello
pianificato c'e' un ulteriore opportunità di godere della settimana
mancante . Da gennaio e marzo l’azienda forza il lavoratore a godere
quelle rimanenti dell’anno</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">ROL
– 14 giorni - Devono essere fruite da gennaio e dicembre tramite
chiusure aziendali e\o volontà personali del lavoratore . Da gennaio a
giugno vengono forzate a essere prese. I ROL non verranno più pagati in
denaro ma potranno solo essere goduti .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ferie
per Operativi . Da giugno a settembre compreso agosto il venerdi a casa
. Per il customer invece si userà il sabato a casa. Per i ROL si usano 2
ore il venerdi in tutta l’azienda.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Per i ROL residui devono essere fruiti entro il 31 marzo del 2015 dopo tale data saranno perduti.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Garanzie Occupazionali – Sono legate alla mobilità .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Investimenti
al Customare Care – Si rilascerà un applicativo chiamato FASTER FRONT
END che servirà ad avere più rapide alcune procedure che oggi gli
operatori call center front line fanno , che ammonta a circa 2 milioni
di euro.</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">OFF Shoring - L’azienda per ora non è ancora in grado di rispondere .</span></div>
<div style="font-size: small; font-style: italic; margin-bottom: 0pt;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Verifiche
Congiunte tra Vodafone e Sindacati – Si partirà con verifiche a livello
locale insieme alle RSU per le applicazioni delle ricollocazioni per
poi ogni sei mesi a livello nazionale.</span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Arial,sans-serif; font-size: small; font-style: italic; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Arial,Verdana,sans-serif; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><i><span style="font-size: x-small;"><br /></span></i></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Arial,Verdana,sans-serif; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><i><span style="font-size: x-small;">Come
gia' fatto in altri punti chiariamo che questa nostra sorta di "diretta
dal parlamento" che documenta gli incontri sindacato azienda ha il
principale scopo di dare ai colleghi una idea di come si sta svolgendo
la discussione al tavolo della trattativa e che le informazioni
ufficiali saranno date nelle assemblee a seguito di ogni incontro e dai
comunicati ufficiali. Da questa nostra cronaca si puo' desumere un
evolversi della situazione ma le informazioni, soprattutto quelle
numeriche vanno chiarite e confermate in una assemblea dalle Rsu in
carica o da eventuali strutture dei rappresentanti dei lavoratori. </span></i></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Arial,Verdana,sans-serif; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><i><span style="font-size: x-small;">E' uscito il comunicato nazionale reperibile <b><a href="https://docs.google.com/file/d/0B-HXtPrqmMCwMThJNmIzMV9qYXM/edit?usp=sharing" target="_blank">qui</a> </b>e quindi possiamo uscire con gli aggiornamenti:<br />Vista
la difficolta' ad aggiornare il sito e la scarsa copertura userei in
attesa di precisare la mail che sta circolando da stamane che contiene i
dati corretti ed e' chiara e concisa.</span></i></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Arial,Verdana,sans-serif; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-family: Arial,sans-serif;"><i><span style="font-size: x-small;">La
prossima settimana ci saranno le ASSEMBLEE con cui si potranno
discutere i dati ufficiali e le posizioni che le persone vogliono che
noi teniamo al tavolo di trattativa, votando per il <b>mandato a continuare la trattativa, </b>o meno.</span></i></span></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<b><span lang="IT" style="color: blue; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 18pt;"><u><br /></u></span></b></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<b><span lang="IT" style="color: blue; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 18pt;"><u>AGGIORNAMENTO Martedi 9 Aprile</u> </span></b><b><span lang="IT" style="color: blue; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 10pt;">ore
12:00</span></b><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif; font-size: 10pt;"> </span></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;"><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">La convocazione
era per le 9:30. La delegazione era al
completo alle 10 circa e l’azienda si e’ presentata intorno alle 14:30</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Parte della
mattinata e’ stata impiegata per effettuare coordinamenti di sigla e dare
feedback alle segreterie nazionali sulle giornate precedenti.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Parte del
pomeriggio e’ stata spesa ad approfondire i punti Part time, Pdr, Produttivita’.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Vista la
frammentarieta’ dei lavori dovuta alle molteplici consultazioni, oggi ci
limiteremo alla lista degli argomenti trattati con le evoluzioni solo per gli
argomenti impattati. </span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Non utilizzeremo
quindi per oggi la forma a dialogo.</span></i></span></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;"><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Il sindacato ha
insistito sulla possibilita’ di ampliamento del part time a 6 ore considerando
eventualmente il part time verticale su 24 ore. L’azienda ha risposto che il
part time a 6 ore non sarebbe agevole da gestire ma che si puo’ considerare la
proposta di part time verticale su 24 ore (tre giorni da 8 ore)</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">E’ stato chiesto
se l’azienda volesse considerare il telelavoro come strumento per risparmiare:
Risposta: no,’’come sapete noi siamo freddini sul telelavoro’’ e’’ il
telelavoro non aiuta a ridurre i costi, semmai li aumenta.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Ridiscussi a
lungo i criteri sulle fasce di assorbimento degli aumenti. E’ stato chiesto,
per il call center, se si vuole ottenere produttivita’ di non agire solo sulle
persone con incentivi ma anche di aggiornare gli strumenti di lavoro arretrati
ed obsoleti.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Salvo Ugliarolo
ha ricordato come punti che non hanno ancora ricevuto una risposta:</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">GARANZIE
OCCUPAZIONALI</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">QUESTIONE DELLE
CESSIONI</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">DELOCALIZZAZIONI<br />nomi dei partner commerciali per la soluzione 2.</span></i></span></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;"><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Riguardo a
questi temi c’e’ molta preoccupazione e sfiducia per il futuro. Questa non risposta sulle garanzie
occupazionali non fa che alimentarla.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Se l’azienda in
passato ha fatto ricorso alle cessioni di ramo ed oggi non ci fa capire dove
vuole spostare le persone che verranno ricollocare e’ difficile avere fiducia
nelle future azioni.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Viene dedicato
tempo ad interventi e domande dei delegati ed in particolare un delegato Uilcom
afferma, dopo aver faticosamente ottenuto la facolta’ di parlare che il
problema delle delocalizzazioni e’ la causa principale degli esuberi di oggi e
che giustamente tutti e tre le segreterie insistono per avere risposta su
garanzie, perimetro aziendale e delocalizzazioni. </span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Se tuttavia non
vi sara' risposta tutto si puo’ pensare al futuro, e non vi e’ peggio che non
possa essere immaginato.</span></i><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Proseguono gli
interventi anche dei segretari nazionali richiedendo: monitoraggio puntuale
sulle riconversioni dei colleghi,sapendo DOVE i colleghi vengono riallocati,
che sia sciolto il nodo delle cessioni di ramo, si o no. Viene chiesto se non
fosse possibile reinternalizzare il lavoro almeno di combattere le fuoriuscite
di altri lavori.</span></i></span><i style="font-size: small;"><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Quello
che ha caratterizzato la giornata e' comunque stata una a volte accesa
ma in linea di massima produttiva discussione per definire tra
delegazione e segreteria cio' che </span></i></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<i style="font-size: small;"><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">L’azienda
abbozza una prima risposta sui punti gia’ discussi confermando che 60 part time
abbatteranno di 30 il numero dei 700 esuberi.</span></i><i style="font-size: small;"><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Viene
inoltre
confermato che un eventuale allargamento del bacino professionale dovra’
far
riferimento a figure professionali simili. Il concetto e’: se oggi
l’azienda ha
esuberi su profili come quelli descritti nella dichiarazione di esubero
non sara' possibile estendere la volontarieta' all'uscita su profili
molto diversi (per esempio CC NdR). </span></i><i style="font-size: small;"><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Alle 16,30 L’azienda
si ritira in riunione ristretta con le segreterie nazionali per discutere e
dare un riscontro alla delegazione.</span></i></div>
<div style="font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0pt; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;"><i><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;">Intorno
alle 01:00am di Mercoledi 9 Aprile l'azienda torna con una serie di
proposte per le assemblee, che vengono discusse ancora fino all'incirca
alle 3:00am fissando la data del prossimo incontro il giorno 22 Aprile,
in modo da dare una settimana per svolgersi ulteriori assemblee nelle
sedi.<br /><br />A questo punto vogliamo dire che, per nostra decisione,
pubblicheremo il contenuto di tali proposte ed eventuali nostri commenti
solo immediatamente <b>dopo il</b> <b>COMUNICATO NAZIONALE UNITARIO che uscira' <u>nella giornata di domani.</u> </b>Vorremmo cercare di spiegarvi questa nostra scelta:<br />un
conto e' stato fino ad oggi dare conto e cronaca di proposte e
controproposte della azienda e del sindacato. In questa pagina di
aggiornamento lo abbiamo fatto in modo il piu' possibile neutro cercando
di rispettare le idee di tutti. Una altra cosa sarebbe invece
prevaricare un comunicato nazionale di questo tipo, che portera'
contenuti concreti e che ci e' stato promesso essere il piu' possibile
dettagliato. QUESTO si' sarebbe volere fare sciocche corse in avanti per
farsi belli con i colleghi. Cio' che abbiamo fatto fino ad oggi e'
stato solo cercare di alleviare l'ansia dei colleghi facendola nostra ed
illustrandovi proposte e controproposte cosi' come venivano messe sul
tavolo, e lavorando sull'altro fronte insieme alla delegazione per
ottenere dalla azienda TUTTI i punti della discussione, senza reticenze o
cose non dette. Ad oggi possiamo dire, anche sulla base delle proposte
fin qui illustrate, di avere abbastanza materiale per tornare a
discuterlo con voi.</span></i></span><i style="font-size: small;"><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;"><b>Saranno indette delle assemblee su tutte le sedi i</b>n cui noi rsu verremo insieme<b> </b>ad illustrarvi nel modo il piu' possibile dettagliato ogni particolare.<br />In attesa di queste assemblee, <b>a partire da domani sera, </b>cercheremo da queste pagine di fornirvi tutto il materiale perche' possiate arrivare informati alla discussione.</span></i><i style="font-size: small;"><span lang="IT" style="font-family: Arial,sans-serif;"> Ed in seguito vi chiederemo uno specifico mandato a continuare la trattativa, dopo aver recepito le vostre indicazioni.</span></i></div>
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: x-small;"><i>Da
questo sito noi abbiamo cercato di dare contenuto informativo, come in
questi aggiornamenti, e in altre abbiamo cercato di trasmettere la
nostra rabbia o a volte i nostri sberleffi e le nostre critiche alle
cose che riteniamo sbagliate e dannose. Continueremo a farlo, convinti
che ogni risultato non sia solo frutto del lavoro dei sindacati, ma
anche della indispensabile partecipazione delle persone.</i></span>CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com39tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-57234506118728970852013-04-04T22:27:00.001+02:002013-04-04T22:27:19.659+02:00Esuberi Vodafone, si tratta sui trasferimenti ad aziende partner<a href="http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20586_esuberi-vodafone-si-tratta-sui-trasferimenti-ad-aziende-partner.htm">http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20586_esuberi-vodafone-si-tratta-sui-trasferimenti-ad-aziende-partner.htm</a><br />
<span style="font-size: small;"></span><br />
<span style="font-size: small;"><strong>Sul tavolo con i sindacati la possibilità di far passare parte degli addetti in società che collaborano con la compagnia. Lunedì e martedì i prossimi incontri.</strong></span><br />
<br />
<div class="firma">
di Federica Meta</div>
<div class="firma">
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Prosegue la trattativa sui 700 esuberi di Vodafone. Si è conclusa oggi la seconda tranche di incontri tra l’operatore e i sindacati. Fonti sindacali, contattate dal Corriere delle Comunicazioni, fanno sapere che “durante i colloqui è venuta meno, <a href="http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20352_esuberi-vodafone-apre-agli-esodi-volontari.htm"><u><strong>come ipotizzato nell’incontro del 22 marzo</strong></u></a>, la possibilità fare ricorso ai trasferimenti territoriali ma sono stati mantenuti gli esodi incentivati e la mobilità volontaria”. La novità si cui si sta trattando è quella di trasferire parte del personale in esubero “in aziende partner di Vodafone – fanno sapere i sindacati – con contratti a tempo indeterminato”. I prossimi incontri tra azienda e sindacati sono previsti per lunedì e martedì della prossima settimana.<strong> Lo scorso 7 marzo <a href="http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/20037_vodafone-annuncia-700-esuberi-e--l-effetto-della-crisi-del-settore.htm">Vodafone ha annunciato 700 esuberi strutturali</a> </strong>con l’obiettivo di risparmiare 80 milioni di euro nei prossimo 18-24 mesi. “Il piano evidenzia che gli effetti negativi della crisi macroeconomica - evidenziava la compagnia in una nota - la forte pressione competitiva e il drastico calo dei prezzi, nonché gli interventi regolatori, stanno progressivamente influenzando in modo molto critico l'andamento del settore delle telecomunicazioni". Anche <strong>Vodafone</strong> Italia, "che in questi anni ha mantenuto costante la sua strategia di investimenti in Italia per offrire ai propri clienti il miglior servizio e la migliore qualità e copertura di rete, ha risentito degli effetti combinati di questi fenomeni registrando negli ultimi due anni una rilevante erosione del fatturato e dei margini".<br />
Le eccedenze si concentrano per la maggior parte in Vodafone Omnitel NV (671 unità) e per la parte rimanente in Vodafone Gestioni (29 unità). Il contributo maggiore al piano di ristrutturazione arriva dall’area tecnologie con 221 esuberi, seguita dal commercial operation (140), commerciali (99), affari generali (65), risorse umane (55), finanza (48), amministrazione (40), affari legali (20), terminali (12). I tagli riguardano prioritariamente la sede di Milano e a seguire quella di Roma. Gli esuberi annunciati non riguardano, nello specifico, le attività “di contatto” con il cliente<br />
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04 Aprile 2013</div>
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CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com68tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-7511994153890924002013-04-02T19:23:00.004+02:002013-04-02T19:23:56.290+02:00Verizon e At&t studiano Opa Vodafone: la più grande operazione della storia<a href="http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/04/02/news/vodafone_opa-55793392/">http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/04/02/news/vodafone_opa-55793392/</a><br />
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Secondo quanto riportato dal Financial Times i big americani delle Tlc valuterebbero il rivale inglese 245 miliardi di dollari, il 40% in più di quanto vale alla Borsa di Londra. Pronto il piano per spartirsi le attività del gruppo.<br />
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<strong>MILANO</strong> - Verizon e At&t, due "big" delle tlc negli Usa, starebbero per lanciare un'offerta di acquisto sulla concorrente britannica Vodafone per poi dividerla in due. Secondo quanto riporta il "Financial Times" nella rubrica "Alphaville", l'offerta in via di definizione sarebbe a un prezzo di circa 260 pence per ogni azione Vodafone, con un premio del 40% rispetto ai livelli attuali <a href="http://bloomberg.finanza.repubblica.it/Company/?symbol=VOD:LN"> titolo</a> che valorizzerebbe il gruppo di tlc inglese 245 miliardi di dollari. <br /><br />L'offerta, ricorda il quotidiano, diventerebbe la più grande operazione di m&a mai varata al mondo. Sempre secondo le stesse fonti citate dal Ft, Barclays sarebbe stata incaricata dei lavori preparatori. L'idea di base, riporta il giornale della City è che Verizon acquisti il 45% in possesso di Vodafone nella joint venture Verizon wireless, mentre At&t entrebbe in possesso delle attività al di fuori degli Stati Uniti. <br /><br />Verizon, At&t e Barclays non hanno voluto commentare le indiscrezioni, ma la Borsa scommette sull'operazione con forti acquisti sul titolo Vodafone a Londra che stanno spingendo l'intero comparto delle Tlc in tutta Europa. <br /> <br />
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<!-- fine TESTO --><div class="disclaimer clearfix">
<span>(<!-- inizio DATA -->02 aprile 2013<!-- fine DATA -->)</span></div>
CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-5150454309082157417.post-66439202650938875922013-04-02T15:59:00.003+02:002013-04-02T15:59:44.355+02:00Riforma Fornero, le vostre storie: “Io, licenziato dal ministero del Lavoro”<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/01/riforma-fornero-vostre-storie-io-licenziato-dal-ministero-del-lavoro/548094/">http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/01/riforma-fornero-vostre-storie-io-licenziato-dal-ministero-del-lavoro/548094/</a><br />
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Nove mesi dopo l'entrata in vigore della legge voluta dal governo Monti, si moltiplicano i casi di persone lasciate a casa "per motivi economici", anche da aziende in salute, e senza più la possibilità di reintegro dell'articolo 18. Con cortocircuiti burocratici che "cancellano" la mobilità e persino la possibilità di fare stage. Continuate a inviarci le vostre segnalazioni.<br />
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La storia più paradossale è probabilmente quella di Angelo, <strong>licenziato</strong> grazie alla <strong>legge Fornero</strong> proprio dal <strong>ministero del Lavoro</strong>, e in particolare dall’agenzia che cura progetti per la “stabilizzazione” contrattuale. La denuncia più corposa riguarda <strong>Vodafone</strong>, che ha colto al volo la riforma dell’<strong>articolo 18</strong> per non reintegrare un centinaio di dipendenti. E poi ci sono tante piccole storie personali che mettono in luce <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/17/lavoro-piu-licenziamenti-piu-precariato-dopo-9-mesi-di-riforma-fornero/532613/" target="_self">i “buchi” della legge varata nove mesi fa dal governo Monti<strong> (leggi l’articolo di Marco Palombi)</strong></a>: il padre di un <strong>disabile</strong> mandato a casa dall’azienda perché “approfittava” di qualche giorno al mese concesso dala legge per l’assistenza al ragazzo, o la giovane che si è vista bruciare uno <strong>stage</strong> importante per un cortocircuito burocratico. Ecco alcune delle storie legate alla legge Fornero arrivate alla redazione di ilfattoquotidiano.it. <strong>Continuate a inviare le vostre segnalazioni, in non più di 1.500 battute, a <a href="mailto:redazioneweb@ilfattoquotidiano.it" target="_self">redazioneweb@ilfattoquotidiano.it</a>, specificando nell’oggetto “Legge Fornero”</strong>. <br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Angelo, licenziato dal ministero del Lavoro.</strong></span> <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/07/isfol-chiude-la-protesta-dei-lavoratori-contro-pd-e-fornero/255591/" target="_self">Italialavoro è l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro. Questa, seppur del Ministero del Lavoro, si regge quasi esclusivamente sui collaboratori</a>. Sui precari, insomma. Quelli che a parole si dice di voler disincentivare e, uno dei tanti paradossi di questa azienda, quelli per i quali il ministero attua uno dei suoi progetti più grossi e importanti, Welfare to Work, finalizzato proprio alla stabilizzazione dei lavoratori. Io vengo proprio da quel progetto. Lavoravo per cercare di stabilizzare lavoratori, mentre altri pensavano a come lasciarmi a terra. Si, perché a dicembre, grazie a Monti e Fornero, in centinaia se non di più l’azienda ci ha abbandonato. Da dicembre collaboratori anche storici sono rimasti fuori, senza alcuna prospettiva. Gente che magari nella sua follia aveva anche fatto un figlio, o comunque si era sposata. Ecco, il Ministero, ovverossia Italialavoro, ha invece messo in pericolo la nostra stessa sopravvivenza. In piena recessione, ci ha completamente abbandonato.<br />
<u><strong><span style="color: #c4161c;">Ilaria: “In Vodafone 100 licenziati non reintegrati”. </span>I licenziamenti della Vodafone in Italia sono l’ emblema di come la riforma Fornero faciliti i licenziamenti discriminatori o a scopo di lucro: oltre 100 lavoratori che erano a tempo indeterminato, da oltre 15 anni, età media 40 anni, a Roma hanno vinto tra il 2011 e il 2012 ben tre cause contro la cessione di ramo d’ azienda che li aveva obbligati al trasferimento da Vodafone presso una newco, “Comdata Care”, creata nel 2007 e dai bilanci critici, invece di essere reintegrati come ordinava il giudice, sono stati licenziati (proprio di quei 33, e i successivi 86, fungibili in qualsiasi altra mansione essendo operatori polivalenti). Vodafone ha scritto che ha licenziato a causa di una sentenza “profondamente errata e inopinatamente intervenuta”. I lavoratori, minaccerebbero l’equilibrio organizzativo (si tratta di una struttura con un organico di 8000 dipendenti). Vodafone dichiara ricavi di quasi 9 miliardi di euro, fa uso massiccio di lavoro interinale e delocalizza in Romania e in Egitto attività prima svolte in Italia. Si sospetta stia riprendendo in casa, sotto mentite spoglie, parte delle attività cedute che ora dichiara non esistere, vorrebbe fare un saving per 80 milioni di Euro in un’azienda che ha un Ebitda di quasi 4.000 milioni di Euro. L’ad Paolo Bertoluzzo, nel 2012, ha dichiarato diversi milioni di euro di compensi e il Chief Executive Officer dell’intero gruppo Vodafone plc, l’italiano Vittorio Colao, ex capo di Rcs Corriere della Sera, ben 17milioni di euro. Io mi trovo in cassa integrazione con un figlio, dopo 15 anni di lavoro, in attesa della definizione del ricorso contro licenziamento collettivo del 18/10/2012.</strong></u><br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Fausto: “Licenziato perché ho un figlio disabile”. </strong></span>Chi ha un disabile in famiglia, vive isolato e le grida di dolore si perdono nel nulla. Sono un papà che ha un figlio di 30 anni con grave ritardo mentale. Io e mia moglie,in questi anni, abbiamo combattuto, in silenzio, per far fronte a grandi bisogni di nostro figlio e non infastidire la gente che ci era accanto. Purtroppo stiamo invecchiando e le forze cominciano a mancarci. Abbiamo vissuto, sempre, con la speranza di un futuro migliore rinunciando ad una vita normale, dedicando il nostro tempo, lavoro permettendo, a nostro figlio. Le regole ed i ritmi sociali ci hanno distrutto. Ho 59 anni e ho usufruito della legge che permette di avere tre giorni al mese da dedicare a mio figlio; appena la Fornero ha tolto il famigerato art.18, il mio bravissimo padrone, non datore di lavoro, mi ha licenziato. Ora sono senza lavoro e ho contributi per 31 anni. Non trovo lavoro, non sono esodato e non posso andare in pensione. Cosa devo fare se non confidare nella solidarietà della gente?<br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Flaminia: “Ho rinunciato al lavoro e ho perso lo stage”. </strong></span>Dopo due anni di pratica forense (un anno in studio e uno in Tribunale) e dopo le tre prove scritte dell’esame di abilitazione, decido, a fine dicembre, di mettermi a cercare – finalmente – il lavoro che più desidero fare nella vita: entrare a far parte dell’ufficio legale di una società. Prima di cominciare la ricerca ricevo un’offerta, con contratto a tempo determinato, presso un’azienda, attività interessante, ma che non c’entra nulla con i miei studi universitari. Decido comunque di accettare, in attesa di qualcosa che sia più affine alla mia “aspirazione”. A inizio febbraio, la società Carrefour Italia mi propone uno stage nell’ufficio legale, con inizio previsto a metà marzo. Nonostante il mio contratto di lavoro, decido di seguire la mia “passione” e mi licenzio (con congruo preavviso), per iniziare questo stage. Infatti, per poterlo iniziare, devo risultare disoccupata (mi sono laureata nel 2010, quindi lo stage dei neolaureati previsto dalla riforma Fornero non poteva essere attivato): vado al Centro per l’Impiego di Milano a iscrivermi alle liste di disoccupazione (la Lombardia con la deliberazione IX/3153 ha introdotto lo stage dei “disoccupati”), dopodiché, ai primi di marzo, invio il certificato di disoccupazione all’ufficio Risorse Umane del Carrefour, come da loro richiesta. Sono in fibrillazione e non vedo l’ora di cominciare! Due giorni prima dell’inizio dello stage, ricevo una chiamata dal suddetto ufficio, e mi viene comunicato che non posso cominciare lo stage, per problemi burocratici, perché mi sono laureata da troppo tempo e non risulto più “neo” – maddai! non hanno letto il cv? Fondamentalmente a 27 anni e dopo 2 anni e mezzo di lavoro, non ho abbastanza esperienza da poter aspirare ad un contratto (infatti i miei 2 anni di pratica forense sono considerati come il nulla), ma sono troppo vecchia per poter fare uno stage (grazie alla riforma Fornero), in quanto mi sono laureata troppo tempo fa. La mia vita è, dunque, un paradosso.<br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Cristina, licenziata ma “non più” in mobilità.</strong></span> Dopo essere stata licenziata il 28 settembre 2012, ho ottenuto dal centro dell’impiego un “foglio” che attesta il diritto all’iscrizione nelle liste di mobilità, durata 3 anni, in base alla legge 236. Così dal 12 ottobre sto inviando curriculum dove evidenzio, tra le altre, la mia “preziosa qualità”. Senonché ora, dopo un colloquio determinante dove mi si diceva di essere proprio la risorsa cercata, mi sento dire però che non sono più in mobilità da gennaio in quanto la legge e cambiata e sono considetrati in mobilità solo quelli iscritti in base alla legge 223 (per aziende che superano i 15 dipendenti) e noi provenienti da piccole aziende ci possiamo attaccare al tubo del gas. Quando ho obbiettato che io ho un’iscrizione nell’anno 2012 mi è stato detto che la legge di gennaio è come “retroattiva” in quanto non riconosce più quanto espresso sugli accordi precedenti. Ma per queste persone noi cosa siamo?<br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Patrizia, licenziata dopo la maternità.</strong></span> Ho 37 anni e sono purtroppo disoccupata. Ho lavorato per anni come impiegata in una società di doppiaggio con contratto indeterminato, poi sono rimasta incinta e il giorno dopo la fine della maternità anziché tornare a lavoro (come loro mi avevano detto) mi hanno mandato la lettera di licenziamento con mio enorme stupore dicendo che a causa della crisi non potevano più tenermi nella loro azienda; e così nonostante anni e anni di lavoro mi ritrovo una mamma sola, con due gemelle di 2 anni, un affitto e senza lavoro ma soprattutto senza nessunissimo minimo aiuto e protezione dallo Stato, è questa è la cosa più grave.<br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Armando, impiegato mascherato da partita Iva.</strong></span> Sono un “ragazzo” di quasi 30 anni ormai e lo scorso ottobre dopo un mese di prova presso una agenzia di stampa del settore aeronautico di Roma, sono stato “costretto” ad aprire una partita Iva per lavorare come montatore video per una cifra mensile che ho vergogna a dirvi. L’ho accettato io quindi non posso lamentarmi da questo punto di vista, preferendo fare un lavoro che mi gratificava di più e in cui ho grandi competenze piuttosto che lavorare in nero come portiere notturno in un hotel o passare le mie intere giornate ad inviare una marea di curriculum. Dovrei essere un collaboratore, ma sono “costretto” ad andare in ufficio alle 9 di mattina ed uscire alle 18 come un impiegato. La cosa peggiore è che sono ormai quattro mesi che non vengo pagato per il mio lavoro che eseguo sempre con grande scrupolo e professionalità. Sto pensando di rivolgermi all’ispettorato del lavoro o a qualche patronato per avere un’assistenza legale e far fronte a questa situazione. Tra un paio di mesi emigrerò in Olanda, alla ricerca di un po’ più di rispetto e dignità.<br />
<span style="color: #c4161c;"><strong>Insegnanti al Cepu: “Abbiamo chiesto la stabilizzazione, siamo state licenziate”.</strong></span> Voglio segnalare questa notizia, che riguarda quattro insegnanti Cepu di Firenze. ”Siamo state assunte come insegnanti – hanno spiegato – con contratti di collaborazione a progetto pur svolgendo attività di lavoro subordinato. Abbiamo aperto una vertenza con la Cgil per cercare di migliorare la nostra posizione, ma dopo 15 giorni siamo state licenziate in tronco. Altre due ragazze che hanno aperto la vertenza insieme a noi hanno invece preferito dimettersi”. Secondo il segretario regionale della Flc-Cgil Alessandro Rapezzi ”la vertenza si inquadra dentro una situazione più complessiva che riguarda il settore della formazione privata. E’ il frutto della riforma Fornero, che obbliga le aziende ad assumere o anche a licenziare. Davanti alla più piccola difficoltà, il primo a pagare è il lavoratore, anche di fronte a semplici richieste di stabilizzazione, così come previsto dalla stessa legge Fornero”. CETShttp://www.blogger.com/profile/04320712578822046904noreply@blogger.com0