LAVORO FISCO CITTADINANZA
CAMBIARE SI PUO’
Il Governo nega la crisi e promette che nessuno “verrà lasciato indietro”. Intanto cresce la disoccupazione, si licenziano i precari, si moltiplicano le vertenze sull'occupazione, aumentano gli appalti al massimo ribasso e le risposte continuano a non essere date.
La prima richiesta della CGIL al Governo, a Confindustria e a tutte le imprese è fermare i licenziamenti.
E' necessario affrontare le vertenze, impedire la chiusura delle aziende, definire strumenti di politica industriale, avviare subito un piano per la ricerca e un piano per il Mezzogiorno. Una risposta immediata della CGIL è una prima restituzione di 500 euro per il 2010 di quanto già lavoratori e pensionati hanno pagato in più.
E' necessario ridurre le tasse per lavoratori e pensionati, attraverso la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, attraverso l'abbassamento della prima aliquota al 20 %.
E' necessario costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù.
PER QUESTE RAGIONI LE LAVORATRICI E LAVORATORI DELLE AZIENDE TLC ED I CALL CENTER SCIOPERERANNO PER 8 ORE.
Per un futuro migliore e più giusto, contro le delocalizzioni, contro la precarietà, per introdurre clausole sociali generalizzate, per un rilancio industriale del settore.
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13 commenti:
Pubblicato solo per dovere di informazione, per il resto è solo... BLA BLA BLA BLA BLA!
concordo punto per punto con il tuo commento..
concordo anche io ma contro le delocalizzazioni bisogna combattere a tutti i costi. che sia a fianco di cgil cobas o pippo e paperino. è quello il nuovo vero mostro pericoloso.
Ragazzi una cosa e' certa sia i cobas che la Cgil non fanno un fico secco per noi lavoratori, a Pozzuoli le rsu sono state sfiduciate dai lavoratori e nessuno si è dimesso, non alzano la voce contro il padrone , anzi a volte vanno a braccetto con l'azienda, siamo stanchi di voi se avete un pò di dignità dimettetevi.
Durante la plenaria con l'azienda a Pozzuoli dove era presente anche rsu Slc la nostra amata HR disse che se le cose non ci convenivano potevamo anche licenziarci. La rsu presente non disse una parola a favore dei lavoratori è una vergogna.
Perfettamente d'accordo sui sindacati, ma per farsi sentire non necessariamente bisogna spingere avanti una persona, ci si può anche rappresentare da soli.
Ognuno di noi ha voce, tutte insieme hanno più potere, no?
Il problema maggiore non sono i sindacati, benchè negli ultimi anni si siano consumati in una serie di conflitti interni, perdendo di vista il reale obiettivo della tutela dei lavoratori. Purtroppo il maggiore problema per noi lavoratori spesso e volentieri siamo noi stessi. Chiunque puo' testimoniare come il livello di solidarieta'tra lavoratori, anche tra noi ceduti, sia scarso. Ancora oggi vi sono persone che pensano di ottenere chissa'quali vantaggi non solo non partecipando alle varie mobilitazioni ma addirittura segnalando il comportamento dei colleghi non allineati con le direttive aziendali. Ci sono molti lavoratori che si vendono o che ti vendono per il classico piatto di lenticchie, per un cambio turno in piu' oppure un rol. Questa e' la verita' e non potremo progredire nelle nostre rivendicazioni se non prendiamo coscienza delle nostre responsabilita'
Ma lo sanno tutti che la maggioranza di sindacalisti rsu sono daccordo con l'azienda e pensano solo a pararsi il loro culo invece di difendere i diritti dei lavoratori, cavolo si lavora proprio male e nessuno ha il coraggio di dire niente...che schifo!!!
Io non penso che la maggior parte delle rsu siano d'accordo con le aziende, almeno lo spero. Sono invece assolutamente d'accordo sul fatto che i sindacalisti si trovino in una situazione di relativo privilegio rispetto agli altri lavoratori. In un'ottica consociativista il ruolo del sindacalista nel corso degli ultimi anni si è deteriorato, per cui oggi costituiscono un'autentica casta e come tutte le caste godono di una serie di privilegi. Al contrario, molti anni fa il sindacalista tipo era oggetto di pesanti discriminazioni e doveva avere un coraggio notevole per affrontare i disagi derivanti dal suo ruolo. La mia provocazione voleva essere un'altra: siamo sicuri che noi lavoratori siamo immuni da responsabilità? Siamo solidali tra di noi quando i diritti di qualche collega vengono calpestati? Personalmente mi risulta il contrario..
Ho capito cosa intendi dire e hai ragione quando dici che ognuno pensa a se e non gliene frega niente se a altri colleghi vengono calpestati i diritti anzi si tende a isolare i colleghi che sono vittime di episodi di mobbing o altre cose sgradevoli, sono in tanti a predicare bene e poi al momento del bisogno ti voltano tutti le spalle e si guardano i propri interessi, c'è un'omertà pazzesca perchè tutti hanno paura di parlare e di dire come stanno veramente le cose per il timore di perdere il posto...
Non so te di che sede Comdata sei ma ti posso dire che l'unico posto ancora tranquillo ad Asti è il credito, il resto va tutto male ed è meglio stendere un velo pietoso sulle cose che succedono in azienda a altri colleghi e colleghe...
Purtroppo Virginia i lavoratori Comdata stanno pagando una serie di gestioni finanziarie "allegre" da parte dell'azienda. Un'azienda che dal 2006 ha incominciato ad acquisire rami d'azienda a costi irrisori per poi delocalizzarne le attività in paesi con manodopera a bassissimo costo. Queste manovre sono state favorite da leggi fin troppo permissive e da un sindacato che è l'ombra di sè stesso! Ma ti invito a non fidarti troppo nemmeno degli "urlatori", di quanti sostengono di avere a cuore i diritti dei lavoratori, in quanto spesso nascondono ambizioni personali inconfessabili.
Ma non si tratta solo di gestioni finanziarie allegre come dici tu, la Comdata ci sta prendendo per il culo nel vero senso della parola e nessuno dice niente!!! Non mi fido dei sindacalisti e rsu urlatori che tanto fanno solo i loro interessi, in verità non mi fido più di nessuno lì dentro perchè ho capito come vanno le cose, mi limito a fare il mio lavoro e do poca confidenza a tutti da quando sono stata richiamata in amministrazione per avere fatto una volta un minuto in più di pausa, e mi girano le palle quando penso che c'è gente che abitualmente fa dieci minuti in più di pausa senza che nessuno gli dica niente, invece io sono stata minacciata di ricevere una sospensione e altri provvedimenti disciplinari se succede dinuovo di fare un minuto in più di pausa, meglio che sto zitta va tanto nessuno ci difende e tu mi parli ancora di diritti...
eh si virginia quello delle pause sforate è solo un esempio tra tanti di disparita' di trattamento.è sempre stato cosi'.viene il nervoso,ma si puo' fare poco.comdata...no amici ai piani alti?no party
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