UGL Telecomunicazioni e le RSU ad essa aderente hanno partecipato alla trattativa per l’istituzione del premio di risultato con la direzione aziendale di Comdata Care, con la consapevolezza che i Lavoratori dell’unità produttiva di Roma, interpellati in assemblea congiuntamente alla RSU, avevano dato chiaro mandato alla non firma dell’accordo.
La scrivente O.S, in occasione delle elezioni RSU svolte la scorsa primavera, si è presentata come un sindacato il cui scopo è quello di recuperare il rapporto con i Lavoratori, delusi dalle precedenti politiche sindacali e seguendo, a seconda delle circostanze, una politica di protesta o di proposta, ma che in entrambi i casi sarebbe stata portata avanti seguendo il volere della maggioranza dei Lavoratori.
Dal momento che l’Accordo Interconfederale del 15 aprile 2009, così come quello del 23 luglio 1993, prevede che la contrattazione di 2° livello può svolgersi sia a livello aziendale (in questo caso la maggioranza dei Lavoratori va calcolata a livello nazionale) che a livello territoriale (in questo caso la maggioranza dei Lavoratori va calcolata a livello di unità produttiva), UGL Telecomunicazioni ha chiesto all’azienda di scegliere questa seconda possibilità, in modo che poteva essere rispettata anche la volontà di una minoranza non trascurabile (ricordiamo che a Roma, in occasione del referendum, oltre il 75% dei Lavoratori ha bocciato l’accordo).
Si è quindi arrivati al risultato che sia l’Azienda che le altre OO.SS firmatarie dell’accordo si sono “rimpallate” a vicenda la responsabilità di aver posto un veto su questa ipotesi di percorso….
Per quanto riguarda l’ orientamento sull’utilizzo della rilevazione biometrica, a fronte del reclamo formulato dalla ns Organizzazione, rimaniamo in attesa del prossimo pronunciamento del Garante.
Roma 20 settembre 2010
La Segreteria Nazionale
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