APPELLO PER LA RIASSUNZIONE DI ANDREA PIANETA
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Andrea Pianeta, lavoratore autoferrotranviere e delegato sindacale (RSA) dell’ATM di Milano, è stato licenziato per rappresaglia dal datore di lavoro per aver espresso il proprio punto di vista sulle misure di sicurezza della metropolitana.
Le tragedie recenti di Torino e di Molfetta hanno portato sotto la luce dei riflettori lo stillicidio quotidiano di vittime e di infortuni sul lavoro che si verifica in questo nostro Paese, evidenziando ancora una volta le gravi carenze in materia di sicurezza, il non rispetto delle leggi e la mancanza di controlli frequenti ed efficaci.
Andrea Pianeta è stato licenziato dall'ATM, perchè all’indomani dell’attentato dell’11/9/2001 alle Torri gemelle di New York e nella martellante campagna di “emergenza terrorismo”, ha osato evidenziare - prima ai suoi superiori, poi attraverso gli organi di stampa all’opinione pubblica - i buchi organizzativi che potevano lasciare spazio a un alto rischio di attentati in metropolitana.
Per aver fatto questo, Pianeta oltre che licenziato è stato pure querelato perché secondo l'Azienda avrebbe sollevato “allarmismo ingiustificato” !
L'11 marzo 2004, ossia 13 giorni dopo “l'articolo denuncia” apparso sul quotidiano “il Giorno”, i timori e le denunce esternate si concretizzavano in Spagna, in una stazione di Madrid e in altre due nelle immediate vicinanze, dove avvenivano dieci violentissime esplosioni.
Bilancio della strage : 199 morti e oltre 1000 feriti!
Dopo 3 anni di indagini in base a precisi riscontri l’autorità giudiziaria, il Gip incaricato, ha ritenuto veritiere le denunce di Andrea Pianeta e di conseguenza infondate le accuse dell'Azienda disponendo per l'archiviazione della querela ATM (sentenza n 19681/04 R.G.N.R. e 222414/06 R.G.G.I.P. dell’1 giugno 2007, emessa dal Tribunale di Milano).
Il provvedimento di licenziamento nei confronti di Pianeta era stato confermato dal consiglio di disciplina; il parallelo procedimento penale, invece, si è concluso con l’assoluzione di Andrea e l’archiviazione della querela dell’ATM.
Purtroppo solo nel mondo del lavoro vale il concetto di “pena immediata” rispetto alla conferma delle eventuali “colpe” e questo è inaccettabile.
Andrea Pianeta è in condizioni di indigenza. Nel frattempo oltre al lavoro è rimasto senza casa e tutto gli ha creato problemi di salute.
Dobbiamo tutti dire grazie ad Andrea Pianeta e mobilitarci per riportarlo al lavoro!
E’ una brutta vicenda di per sé, per quello che significa, per il messaggio che fa circolare.
La democrazia sindacale e la libertà di parola nei luoghi di lavoro come nella società merita qualche maggiore e più sensibile attenzione.
Le altre recenti vicende disciplinari, che hanno coinvolto [nelle ferrovie e nei trasporti ma anche nelle fabbriche e negli uffici] Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), rappresentanti o delegati sindacali (RSU, RSA) e semplici lavoratori , solo perché “rei” di aver evidenziato situazioni di pericolo nelle aziende e la “disattenzione” dei datori di lavoro verso i problemi della sicurezza, sono un campanello di allarme per tutti.
Nel caso in questione, infine, in gioco vi è essenzialmente il diritto democratico di non essere d’accordo, di esprimersi liberamente dentro e fuori l’impresa.
Ancor più grave è l’uso del licenziamento che colpisce un bene fondamentale del lavoratore, cioè il suo lavoro, come monito per far abbassare la testa a tutti su questioni fondamentali come la sicurezza.
L’appello, sulla scorta di valori chiari, fondanti e fondamentali, impegna tutti ad ogni livello per l’obiettivo di far rientrare Andrea Pianeta nel mondo del lavoro, presso i colleghi, al di là dei procedimenti giudiziari in corso, nei quali speriamo ma che conosciamo fragili, costosi e lunghi. L’udienza di appello è infatti fissata al 28 gennaio 2009!
Lo hanno già fatto con successo i ferrovieri sostenuti da altri lavoratori per il caso dei colleghi licenziati dopo la trasmissione Report e per quello di Dante De Angelis (RLS/Rappresentante per la sicurezza dei macchinisti FS romani) facendolo diventare un caso nazionale fino al ritiro del licenziamento!
Creiamo perciò un fronte a 360 gradi attorno a questa battaglia.
PER LA SICUREZZA NECESSITA UNA VERA RIVOLUZIONE CULTURALE !!!
Firmando questo appello aderiamo alla Campagna unitaria locale e nazionale con l’obiettivo di riportare Andrea Pianeta al suo posto di lavoro in ATM. Dobbiamo essere uno per tutti e tutti per uno!
Le adesioni si raccolgono inviandole all’indirizzo:
Coordinamento Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”
presso Sindacato CILDI Via Canzio 14, 20131 Milano
Coordinamento Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”
presso Sindacato CUB-Cobas PT Via Teodosio 9 , 20131 Milano
oppure tramite e-mail a : cmslavoratori@tele2.it
oppurre wisitando l'apposita pagina web
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Il Coordinamento Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”
Ferrovie/ OrSA Macchinisti Uniti Lombardia; Ferrovie e Appalti Ferroviari /CUB Trasporti Lombardia; Ferrovie / SdL; Ferrovie Nord Milano /ATTAC Milano; Nord Servizi srl/ RSU/RLS; ATM Milano/ FILDIAI-CILDI; ATM Milano/ SAMA-FAISA Confail; ATM Metropolitana Milanese / OrSA Macchinisti Uniti; TPM Monza/ Lavoratori Trasporti Pubblici Monzesi; Trasporto Aereo/ CUB Trasporto Aereo; IBM Vimercate/ lavoratori IBM; Alfa Romeo Arese/ FLMU-CUB; Bartolini Progetti/ lavoratori ex-Siemens; Poste/Cobas PT CUB; Banche/ FALCRI BNL; Scuola / L’AltrascuolA Unicobas Lombardia; Comune di Milano/ RdB-CUB; Sanità /SAP Unicobas Sanità; AMSA Milano/ FLAICA-CUB;
CUB Lombardia; CIB Unicobas Lombardia; OrSA Lombardia; ACU/Associazione Consumatori Utenti; ATTAC ; Comitato Milano-Brianza
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