domenica 4 maggio 2008

L'ALTRA CASTA - INCHIESTA SUL SINDACATO di Stefano Livadotti




“Le allegre finanze del sindacato: la sola Cgil ha un giro d’affari valutato in un miliardo di euro. I delegati delle tre centrali sindacali sono 700 mila, sei volte più dei carabinieri. I loro permessi equivalgono a un milione di giornate lavorative al mese. E costano al sistema-paese un miliardo e 854 milioni di euro l’anno.” I sindacati sono oggi nel pieno di una profonda crisi di legittimità, che rischia di cancellare anche i loro meriti storici.
Lo strapotere e l’invadenza delle tre grandi centrali confederali, e le sempre più scoperte ambizioni politiche dei loro leader, hanno prodotto nel paese un senso di rigetto. Lo documentano tutti i più recenti sondaggi d’opinione: solo un italiano su venti si sente pienamente rappresentato dalle sigle sindacali e meno di uno su dieci dichiara di averne fiducia.
L’immagine del sindacato come di un soggetto responsabile, capace di interpretare gli interessi generali, si è dunque dissolta.
E ha lasciato il posto a quella di una casta iperburocratizzata e autoreferenziale che ha perso via via il contatto con il paese reale, quello delle buste paga sempre più leggere e delle fabbriche dove si muore troppo spesso.
Un apparato che, in nome di una concertazione degenerata in diritto di veto, pretende di avere l’ultima parola sempre e su ogni cosa.
Che si presenta come il legittimo rappresentante di tutti i lavoratori. Ma bada in realtà solo agli interessi dei suoi iscritti, che valgono ormai meno di un quarto dell’intero sistema produttivo nazionale.
E perciò si mette puntualmente di traverso a qualunque riforma in grado di mettere in discussione uno status quo fatto di privilegi.
*** NOTE BIOGRAFICHE: Stefano Livadiotti è una delle firme più note de “L’espresso”: da oltre venti anni si occupa di economia e di politica con inchieste, interviste e reportage. *** […] se gli italiani ne hanno abbastanza della casta dei politici, il discorso vale ancora di più per quella dei sindacalisti, che a differenza dei primi non vengono neanche eletti, ma semplicemente cooptati. […] I numeri parlano chiaro. E spiegano che Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, insieme ovviamente ai loro predecessori, sono riusciti nella straordinaria impresa di dilapidare il patrimonio di credibilità conquistato negli anni dalle loro insegne. […]
I tre leader del sindacato italiano, i tre porcellini, […] sono onnipresenti. Considerano di loro competenza qualunque argomento … Solo il 5,1% degli italiani , uno su venti dunque, si sente adeguatamente rappresentato dai sindacati… Ebbene, Cgil, Cisl e Uil hanno, tutte assieme, 11 milioni, 731 mila e 269 tesserati (dati 2006). Di questi, 5 milioni, 767 mila e 103, pari al 49,16%, sono pensionati […] E’ la prima vistosa anomalia italiana …

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete notato come di questo libro se ne parli proprio poco...molto meno de La casta...

articolo21 ha detto...

Libro interessante questo.

Punzy ha detto...

Credo che lo comprero'..e gli faro' moooolta pubblicita'..

La Regina ha detto...

A me viene solo da dire....malimortacci loro!