Appena dopo la bocciatura dell'ipotesi il Coordinamento Nazionale COBAS Comdata Care ha preso l'inizitiva sia verso le strutture sindacali confederali, che abbiamo invitato a rielaborare una piattaforma unitaria convinti che la vera unita' e' quella che si realizza CON TUTTI I LAVORATORI su obiettivi comuni, sia verso l'azienda nel tentativo di riaprire il dialogo sulle reali esigenze emerse nel corso delle assemblee con I Lavoratori
I sindacati confederali non hanno neanche risposto, mentre l'azienda in perfetto stile Vodafone e` partita gia` con rappresaglie (tipo 1 novembre e 8 dicembre di riposo a tutti e non di festivo come la legge chiederebbe) contro le persone che hanno la grave colpa di aver esercitato un loro diritto!
Fortunatamente, proprio la bocciatura di quell'Ipotesi di Fregatura ci consente di agire anche legalmente per veder riconosciuti i diritti ereditati dagli accordi Vodafone (come stiamo facendo ad esempio con la campagna in corso per il recupero del festivo).
Ma perchè, a distanza di 3 SETTIMANE dalla bocciatura dell'accordo, i sindacati confederali non hanno ancora preso atto delle reali richieste dei Lavoratori e non hanno messo in campo iniziative per raggiungere gli obiettivi? Si sono offesi?
Perche' l'azienda se l'e' presa cosi' tanto per il nostro rifiuto alla loro offerta? A meno che quell'ipotesi di accordo non servisse molto e solo all'azienda, non si capisce il loro astio per il nostro secco NO!
Qualcuno, evidentemente con interessi diversi dai nostri, gia' vuol far passare il messaggio che abbiamo sbagliato a non accettare quell'ipotesi: come abbiamo osato esercitare un nostro diritto, quello di dire NO?
O forse, il gioco e' quello di intimorirci cosi' quando ci presenteranno un'altra ipotesi, ancora una volta scadente ed utile soprattutto all'azienda, diremo SI per la gioia di Comdata Care (che smettera' con le sue rappresaglie, perche' avra' ottenuto quello che VUOLE LEI)?
A tutte le parti ricordiamo che richieste come: la scrittura di garanzie occupazionali, gli interventi correttivi sulle pianificazioni e sui turni senza apportare inutili variazioni peggiorative, l'applicazione di criteri non discriminanti per il premio di risultato, una seria risposta in termini di mantenimento dei livelli occupazionali; sono TUTTE richieste piu` che responsabili, ben calibrate sulla realtà che oggi viviamo, e per lo più a costo zero.
Dobbiamo essere noi tutti quindi a riprenderci il tavolo di trattativa ATTRAVERSO AZIONI DI LOTTA DIRETTE SIA A COMDATA E A COMDATACARE, MA ANCHE A VODAFONE responsabile principale della situazione nella quale ci troviamo e cliente/padrone che ancora oggi, quotidianamente, "sentiamo" manovrare i fili nell'ombra.....se Vodafone crede di essersi liberata di noi SI SBAGLIA!
Come Coordinamento Nazionale COBAS abbiamo esperito tutti i tentativi di conciliazione preventivi alle iniziative di sciopero previsti dalle norme vigenti.
Dal giorno 3 novembre apriremo una finestra temporale di 15 gg di iniziative di lotta con scioperi fino a DUE ORE AL GIORNO; questa fase comincera` con uno sciopero fissato per TUTTI IL GIORNO 3/11 DALLE 10:00 ALLE 12:00: faremo sentire in tutte le sedi la nostra voce sia ai nostri attuali datori, sia a Vodafone con un presidio. I dettagli in prossime comunicazioni. Nel corso di questo periodo organizzeremo azioni che ci consentano di dare visibilità alla nostra vertenza.
Contemporaneamente proveremo a sfruttare, in alcune giornate, i momenti di pausa per strutturare degli incontri che possano dare a tutti aggiornamenti e chiarimenti sullo stato dell'arte.
Al termine di questa prima fase, e nei tempi piu` stretti che la legge ci consente, organizzeremo uno sciopero nazionale di otto ore CON MANIFESTAZIONE, come momento culminante di un processo mirato a spingere l'azienda e tutte le parti a riaprire le trattative per il bene comune.
Quando ci hanno ceduto ci hanno raccontato che nulla sarebbe cambiato ma così non e': ci scippano istituti come l'RC, legano il pdr a discorsi discriminatori e ad una produttività che oggi ci dicono essere al di sotto delle aspettative; ma quali sono poi queste aspettative? Chi le decide e chi conta i nostri risultati?
Non dobbiamo smettere di mantenere alta la nostra attenzione, non possiamo perdere questo momento per prenderci le garanzie che possono essere la nostra unica assicurazione per gli anni che verranno.
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7 commenti:
Coraggio, state andando BENISSIMO
non fermatevi
Ma non capite che lo sciopero non serve a nulla !!
Ormai siamo nel periodo bianco pre contratto nazionale e non si fanno più accordi fino a quando non sarà concluso il contratto.
Inolre con la crisi generale economica e la crisi locale dei call center, non sarebbe nemmeno facile riconquistare cio che abbiamo bocciato. Forse dovevamo muoverci in modo diverso prima, ora non possiamo più fare nulla se non far perdere dei soldi in scioperi inutili.
Ciao Stefano,
meno male che i concetti che esprimi nel tuo commento non erano molto diffusi qualche decennio fa, altrimenti tutti i diritti che abbiamo oggi non li avremmo mai avuti. Se parli di riconquistare cio' che abbiamo bocciato, mi fai pensare che stia parlando un esponente aziendale (perche' chi ha perso qualcosa con la bocciatura e' l'azienda, non noi Lavoratori). Fortunatamente la legge (all'art. 2112 del CC) ci tutela a riguardo, garantendoci (tra l'altro) anche gli usi e consuetudini pregressi (sino a nuovo accordo, infatti se non l'avessimo bocciato, per fare un esempio, i recuperi festivita' sarebbero stati persi PER LEGGE, cosi' invece li conserviamo). Certo, l'azienda puo' anche fare una forzatura, fregarsene delle leggi, ed andare per la sua strada... tanto di vigliacchi ce ne sono tanti che "si stanno". Per fortuna qualcuno pero' non "si sta", e qualche volta ricaccia in gola la presunzione delle aziende (vedi le sanzioni disciplinari per lo sciopero di Pozzuoli, comminate da vodafone ed annullate in sede arbitrale).
Il periodo bianco pre contrattuale e' un'invenzione creata dalle aziende (se lo sciopero fa male, fa male sempre, per un'azienda come la nostra soprattutto nei periodi di canvass - novembre/dicembre ad esempio???).
Comunque rispetto le tue opinioni, non le condivido minimamente e mi preoccuperebbero se fossero molto diffuse perche' danneggerebbero anche me che credo invece che si puo' ottenere anche molto. Forunatamente non mi sembrano molto diffuse, e tu sicuramente avrai tutta la liberta' di tenerti stretti i tuoi soldi che risparmierai non scioperando (mi dispiace solo che gli eventuali vantaggi del nostro sciopero li godrai anche tu pero', non lo trovo molto equo).
Infine, come sempre, la mia decisione non si basera' su quanti aderiranno, ma sui motivi della lotta: i motivi sono piu' che giusti, i tempi sono perfetti: questo mese fumero' un po' meno, una pizza in meno, una telefonata ed un sms in meno, un cinema in meno, ecc. ecc. ... recuperero' cosi' i soldi persi e li investiro' per il mio futuro! IO ADERISCO ALLA LOTTA!!!!
Bartolomeo.
Ciao Bartolomeo, apprezzo molto il tuo stile nel non aggredire chi non la pensa come te.
Voglio spiegare meglio il mio pensiero, ricordando a te e a me stesso che io ho sempre fatto tutti gli scioperi, indipendentemente da chi li organizzava, se avevano uno sbocco polititico anche futuro o se erano mirati ad un obiettivo concreto.
In questo caso,ritengo che probabilmente sarà anche un'invenzione delle aziende il trimestre bianco, ma se queste disdettando il contratto in scadenza tre mesi prima del rinnovo,non accettano di contrattare in questo periodo per una regola che confindustria applica in tutte le aziende a lei affiliate, non ci siano assolutamente spazi per riaprire la trattativa prima del rinnovo del contratto.
Questo è il motivo per cui ritengo sbagliato portare i lavoratori ad una lotta.
Infine credo che un dirigente sindacale come Te, debba sempre valutare i benefici e le ricadute negative che potrebbero derivare ai lavoratori, prima di indirizzarli ad una lotta, senza queste valutazioni i risultati che ne potrebbero derivare, potrebbero danneggiare non solo chi li organizza, ma generare nei lavoratori la sensazione che ancora una volta lo sciopero non è servito a nulla e allontanarli per sempre dalla pertecipazione attiva.
Un abbraccio Stefano.
Ciao,
solo una precisazione: non sono un dirigente sindacale, nemmeno un RSU, solo un lavoratore.
Riguardo il trimestre bianco, se a un'azienda deriva un danno da uno sciopero perche' le attivita' si rallentano/fermano (e in questo caso il danno sarebbe sia per vodafone che per comdata care), non ci sono norme o leggi rigide che impediscono trattative e accordi, e' solo una volonta' delle parti. Percio' continuo a ritenere sia i motivi sia i tempi giusti, percio' aderisco. Poi, come qualsiasi lotta in qualunque momento venga fatta, la certezza della vittoria non si ha mai, ma sono convinto che se non ci arrendiamo la spuntiamo, soprattutto perche' le richieste sono assolutamente sostenibili dall'azienda.
Ciao, Bartolomeo.
Ciao Bartolomeo e soprattutto ben tornato Stefano,
(se sei la persona che immagino è un pò che non ti vediamo dalle nostre parti, ma va bene lo stesso).
Premesso che anche io non sono una Rsu e che rispetto le opinioni e le scelte di tutti vorrei chiedere a Stefano di leggere meglio le pag. 10-11 del ccnl dove
si parla delle due fasi distinte: il rinnovo del contratto nazionale e contratto aziendale.
Per ognuno dei due, che sono quindi temi DISTINTI, l'impegno a non prendere iniziative 3 mesi prima e fino a un mese dopo è riferito a scioperi o iniziative dello stesso livello.
E infatti il 31/10/08 sia Cgil, Cisl e Uil che Ugl hanno indetto, nel nostro stesso settore delle Tlc, uno sciopero NAZIONALE per
H3G.
Quindi a contrattazione sul CCNL aperta, non e' possibile aprire vertenze su tale tematica, ma ovviamente SI a livello superiore (es. uno sciopero generale di settore sul lavoro precario nei call center) e a livello
inferiore (ad es uno sciopero nazionale o territoriale per lavoratori licenziati, un po' tipo quello che sta accadendo per H3G, o uno sciopero per la rivendicazione integrativa che dovrebbero indire da noi).
Se ho interpretato male e riesci ad illuminarmi meglio sul tema ti sarei molto grata.
Rosanna (Roma)
Ciao Rosanna, ho riletto più volte l'art. del contratto e mi sono fatto questa idea sulla vicenda del trimestre bianco.
Credo che il problema stia nell'impossibilità di aprire una contrattazione anche se di secondo livello, nel periodo di disdetta del contratto nazionale.
Questo potrebbe avere una qualche coerenza, poichè avendo disdettato il contratto nazionale, diventa imposibile usarlo per pretendere di usare regole di contrattazione in esso contenute.
Diverso ragionamento vale per gli scioperi scaturiti da situazioni che esulano dal contratto, come ad esempio situazioni di crisi, riorganizzazioni o riduzione di posti di lavoro.
Ciao Stefano
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