Posto di lavoro a rischio per i dipendenti coinvolti nella cessione di aziende in crisi.
Un emendamento approvato ieri dal Senato annulla infatti le garanzie di conservazione dell’impiego finora previste dalla legge.
L’allarme è stato lanciato ieri dal Pd, secondo cui la norma che punta a facilitare l’operazione di cessione di Alitalia alla Cai forse non raggiungerà l’obiettivo perché Alitalia passerà di mano prima dell’approvazione definitiva.
La modifica riguarda il decreto infrastrutture, che si occupa tra l’altro di imprese in amministrazione straordinaria.
Con un emendamento all’articolo 3 si stabilisce che «le operazione effettuate in attuazione dell’articolo 27 non costituiscono comunque trasferimento di azienda, di ramo e di parti di azienda ai sensi dell’art 2112 del Codice civile».
Una norma che secondo un gruppo di senatori pd (tra cui Ichino, Treu, Passoni e Nerozzi) rappresenta un «pasticcio» che «sarà sicuramente condannato dalla Corte di Giustizia Ue» ma che intanto avrà «pesanti conseguenze per i lavoratori». In pratica i dipendenti di un’azienda in crisi (o di una parte) ceduta a un nuovo azionista non avranno più il diritto a mantenere il posto. Il proprietario subentrante potrà riassumerli ma senza alcun obbligo.
Nel caso Alitalia i lavoratori finiranno in cassa integrazione prima di essere (in parte) riassunti dalla Cai. «Ma la maggioranza ha paura che la Ue giudichi la discontinuità insufficiente e bocci l’operazione– accusa il senatore Passoni –. Così hanno varato una legge per poter dire che non si tratta di cessione di azienda. A meno che con il pretesto di Alitalia non si punti a destrutturare le garanzie di tutti i lavoratori proprio quando con la crisi ci saranno ristrutturazioni gigantesche ». Il relatore del provvedimento Angelo Maria Cicolani replica spiegando che c’era l’«esigenza di uniformarsi ad una direttiva europea che richiede la discontinuità nei passaggi di assunzione dei lavoratori. Se non lo si facesse, il nesso di continuità tra Alitalia e Cai sarebbe considerato dalla Ue come un altro aiuto di Stato»
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12 commenti:
E adesso nessuno commenta l'accordo Comdatacare?
Cosa succede dove non ci sono accordi come quello di Vodafone comdatacare ?
Coloro che "tanto ci difende la legge" cosa diranno?
Forse è il caso di cominciare ad apprezzare gli accordi fatti, perchè senza quelli non ci sono alternative, vedi wind-omnia.
Ora insultatemi pure......
ti insulto volentieri perchè sei IGNORANTE.
il decreto non può essere retroattivo e noi nell'accordo potevamo ottenere di meglio e di più. punto.
SCEGLIATEVI, FORSE SIETE ANCORA IN TEMPO!!!!
Confermo: la legge non può modificare retroattivamente la normativa già applicata.
In più l'accordo di m...a di CGIL CISL e UIL è stato solo un boomerang che ha indirettamente riconosciuto un ramo d'azienda che non c'era con ben 14 attività diverse!!!
chissaaaaaaaaaa' quante cause vincerete!!!
pauraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...
ma allora quello dei 7 anni non era male?????
ora cosa succederà a chi in fase di cessione puo' essere lasciato a casa?? chiedera' ai cobas di difenderlo?????
Sei stupido forte!!!
Ma che sono i saldi? Da tempo indeterminato a 7 anni prendere o lasciare???
Personalmente la causa non la intento per ritornare il Vodafogne, ma per i soldi....eh già, vista la pedata sul culo che ci hanno dato intendo almeno provare ad avere la buona uscita.
Scusate se sono venale! :)
Le altre cretinate qui scritte sono solo provocazioni che cadono nel vuoto.
Cara regina per avere soldi basta fare come Di Palma, prendere per anni i permessi cgil e poi passare ai cobas pochi giorni prima di licenziarsi per alzare il prezzo.
Forse è la prima volta che i cobas portano a casa un risultato.
...il ragionamento fila e poi visto il risultato..bravo Di Palma!! Proprio bravo!
Ma dico io... a questo falso Federico... perchè non apri un blog per fatti tuoi?
Per caso CGIL non ti da gli strumenti? Beh neanche a noi li danno, noi ce li creiamo da soli.
Tu invece mi sembri la solita piattola:
- RSU senza voti
- permessi sindacali misurati a migliaia di ore (che rendono ricattabili)
- inesattezze/bugie dette a ripetizione
- sfrutti il lavoro del CETS che hanno creato e diffuso questo blog per parlare alle persone che lo frequentano. Solo perchè non credi sei in grado di crearne uno che abbia la stessa diffusione tra le persone.
Qui scriviamo i soliti va bene? Ma la pensiamo nello stesso modo.
E' inutile che ti riferisci al CETS come se fossero i COBAS.
Il CETS sono lavoratori che si identificano con i Cobas in questo momento come a Roma (dove presumo che tu scrivi) si identificano il 70% dei lavoratori.
Hai mai visto qualcuno dei Cobas che non fossero lavoratori stessi dell'azienda? Come può un lavoratore che discute i propri interessi a non fare quello che ritiene la cosa migliore per se stesso e tutti?
E' inutile che gongoli sul fatto che l'azienda vuole parlare solo con CGIL, un motivo ci sarà non credi? Anche io voglio sempre parlare con chi mi da sempre ragione.
Cerca di crescere che fai più bella figura.
ma e vero che regina non è piu' una rsu????? ti prego dimmi che non è cosi'.
Non ho capito l'ultima domanda...cosa vuol dire...
ma e vero che regina non è piu' una rsu????? ti prego dimmi che non è cosi'.
Sono un pò di coccio Anonimo....ma intendevi dire che non faccio più parte di una Rsu?
Beh ma io NON SONO MAI STATO SINDACALISTA.
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