sabato 6 giugno 2009

Selfin, tensione proprietà-operai

Alla ex Pirelli si prospetta il ricorso alla mobilità. Morteo, vicenda al capolinea
Ancora tempi bui per il settore industriale in provincia di Caserta. Aziende un tempo fiore all'occhiello del territorio, sono da tempo in crisi, scomparse o finite in mani poco raccomandabili. Un terzo delle imprese in profonda crisi si trova proprio nel casertano, venti per la precisione. Ultime vertenze, ma solo in ordine di tempo quella della ex Pirelli e della Rieter. E alla Selfin è tensione tra proprietà e lavoratori.

Maria Beatrice Crisci

" un quadro abbastanza avvilente quello che si presenta ai nostri occhi nella provincia di Caserta relativamente al settore industriale. Nel territorio di Pignataro Maggiore la situazione è sempre più critica. All'ex Pirelli, infatti, il management aziendale prospetta ben 80 esuberi per l'intero gruppo italiano e per questi già è stato annunciato il ricorso alla mobilità. I tagli potrebbero toccare anche il sito casertano che conta 150 unità. "Non conosciamo ancora nel dettaglio i provvedimenti che saranno adottati", fanno sapere i sindacati, "ma certamente ci batteremo perchè si possa accedere alla mobilità in modo del tutto volontario quale strumento di accompagnamento alla pensione".
Per la Rieter già impegnata in un programma di riorganizzazione le cose non vanno certo meglio dal momento che diventa sempre più problematica la trattativa aperta sul programma di armonizzatori contrattuali che dovrà riguardare sia i lavoratori di Marcianise che di Pignataro Maggiore.
Continua, intanto, il braccio di ferro tra Selfin azienda di servizi informatici e i lavoratori casertani dopo che il gruppo torinese ha deciso di optare per la cig per 13 settimane per 45 lavoratori.
"L'azienda resta convinta", sottolineano i sindacati, "che non ci sono alternative in mancanza di lavoro, dopo che è stato portato a termine il piano di smaltimento delle ferie".
La Rsa ricorda però che il gruppo Comdata ha acquisito la Selfin forte di un contratto quinquennale con la Ibm di 50 milioni di euro, a supporto di tutte le attività di rilancio del gruppo "Rilancio che non si intravede", si legge in una nota, "tanto da far ritenere che l'acquisizione di Selfin non abbia solide ragioni industriali e per questo vengono messe a rischio le sorti di tanti dipendenti". Va detto, poi, che la cassa integrazione che partirà dal primo giugno si aggiunge alle 6 settimane già effettuate nei mesi di febbraio e marzo scorso.
Alla Morteo di Sessa Aurunca la situazione non è certo migliore. La vicenda sembra in questo caso arrivata al capolinea dopo gli impegni non mantenuti dall'imprenditore Sartori. Il segretario provinciale della Fiom Cisl Maria Cacciapuoti con l'amaro in bocca sottolinea che "l'auspicio e che le lettere di licenziamento vengano ritirate e che si pensi ad un piano di rilancio dell'azienda. Si deve ripristinare la cassa integrazione in deroga così come è stata firmata fino a dicembre del 2009". Sono 350 i cassaintegrati e 250 gli operai dell'indotto rimasti senza lavoro.
Il sindaco di Sessa Aurunca più volte ha fatto appello alle istituzioni per una risoluzione della vertenza, ma al momento non c'è nessuna novità. "L'unica speranza rimane", ricorda la sindacalista della Cisl, "l'incontro di giovedì a Vicenza, allora si conoscerà il futuro della Morteo Industrie".

Dal sito http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=566761

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Alcuni lavoratori della selfin sono andati a lavorare a Comdata Care di Pozzuoli!
In questi giorni fanno affiancamento.

La Regina ha detto...

Ah ah ah aaahhh! Li mettono al telefono? No, perchè anche da noi lavoraro colleghi di altre società che però non hanno il contratto con inquadramento operatore telefonico...che je volemo far fare?!