domenica 4 novembre 2007

SCIOPERO GENERALE 9 NOVEMBRE


di Alessandro Ambrosin

Qualunque vertenza dei lavoratori dovrebbe agire da campanello d’allarme per le istituzioni governative, al fine di comprendere se talune decisioni riscontrano o meno le esigenze della società. Ma spesso, ciò non accade. Lo sciopero, allora, diventa l’inevitabile conseguenza alle voci inascoltate della collettività.

Il 9 novembre sciopero generale in tutta Italia. A promuoverlo i sindacati di base tra i quali i Cobas, la Cub e l’SdL, (Sindacato dei Lavoratori). A Roma, per quel giorno è stata indetto un corteo. La partenza è prevista alle 10 del mattino da piazza della Repubblica e raggiungerà successivamente piazza Navona nel cuore della capitale.Abbiamo incontrato Fabrizio Tomaselli della segreteria nazionale del SdL, Sindacato dei Lavoratori.

Uno sciopero di tutti i lavoratori…
Assolutamente sì. Proprio perché questo sciopero racchiude tutte le vertenze e il malcontento ormai generalizzato che colpisce indistintamente tutti i lavoratori, a prescindere dalla provenienza d’impiego, sia essa pubblica o privata. Uno sciopero generale e generalizzato, perché allargato a una serie di realtà movimentaliste. Il sostegno largamente partecipato dei movimenti studentesci, dei centri sociali e dei comitati di lotta ne sono la prova emblematica.

Non c’è dubbio che le motivazioni siano più che giustificate. Cosa rivendicate?
Questo sciopero è innanzitutto la conseguenza del mancato rispetto della politica programmatica di questa maggioranza di governo, nonché dell’ultimo accordo del 23 luglio, tra Governo, Confindustria e Cgil, Cisl e Uil, che di fatto lascia invariata la situazione sul lavoro precario con la legge 30. Un vero e proprio scippo a scapito dei lavoratori di oggi e domani, che consegna maggiori risorse finanziarie alla Confindustria. La motivazione principe resta la precarietà, ma non l’unica. Il diritto al reddito, i salari, il rispetto del “no” alla guerra con il conseguente taglio drastico delle spese militari e la redistribuzione del reddito.

A questo punto la spaccatura tra voi e i sindacati confederali è evidente.
Si sta prefigurando uno scenario dove gli obiettivi dei sindacati confederali si sono spostati nello scenario dello scacchiere politico. Da un lato affiancando il neo Partito Democratico e dall’altro radicando la loro vicinanza alla confindustria.
Lo stesso accordo del 23 luglio, al di la dei contenuti, e il risultato dell’ultimo referendum palesano nel metodo e nel merito un inganno per i lavoratori e gettano ombre sulla trasparenza sindacale. In sostanza, i confederali sono diventati l’appendice della politica dimostrando la loro interdipendenza con i poteri economici della Confindustria. E’ chiaro che in questa situazione abbiamo il dovere si esprimere la nostra contrarietà. I lavoratori da anni stanno subendo un attacco continuo, prima con il governo di centro destra e ora con quello di centro sinistra. Un situazione stagnante che inevitabilmente elimina qualsiasi speranza di un futuro migliore per tutti.

Oltre allo sciopero, siete con il vostro sindacato i promotori di Basta Precarietà. Un'altra iniziativa cardine della vostra battaglia?
Abbiamo promosso quest’iniziativa referendaria che parte dalla lotta alla precarietà. Tre sono i quesiti fondamentali che abbiamo lanciato, ma i contenuti sono suscettibili ad ulteriori elementi integrativi. L’abrogazione totale della Legge 30 e del decreto legislativo di attuazione 276 del 2003 e l’abrogazione parziale del Decreto Legislativo 368 del 2001 sui contratti a tempo determinato.
Quest’ultimo è il risultato dell’esito del referendum del 95, che di fatto indicava quali organizzazioni sindacali potevano avere rappresentanza aziendale. L’esito sancito, vigente tutt’ora, fu a vantaggio esclusivo del monopolio dei maggiori sindacati confederali. Anche a fronte di questo percorso, lo sciopero del 9 Novembre resta un passaggio fondamentale per dare visibilità ad una serie di conflitti aperti e irrisolti che riguardano tutti noi.
E’ questo il significato che vogliamo dare a questa giornata.

TRATTO DA WWW.ALTERNATIVAMENTE.INFO

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