Comdata: Proclamate 8 ore di sciopero sulle sedi di Torino, Ivrea, Scarmagno, Asti, La Spezia e Olbia, con presidio all’ingresso
A fronte dell’ interruzione della trattativa sul secondo livello di contrattazione
(24 dicembre 2007)
Inaspettata la rottura delle trattative in COMDATA S.p.a dopo un anno di attento e consapevole lavoro svolto dal Sindacato e dai lavoratori tutti, confermato da un accordo sulle stabilizzazioni che ci aveva fatto ben sperare per il percorso successivo.
Comdata, nota per la recente acquisizione del ramo di Vodafone S.p.a, che ha coinvolto 914 lavoratori destando preoccupazione per il mantenimento delle condizioni economiche, contrattuali e forte attenzione alla stabilità occupazionale degli stessi; Comdata che ha risposto a queste preoccupazioni ribadendo la centralità del “valore dell’uomo” nella propria politica aziendale e che ha fornito grandi rassicurazioni sul solido profilo economico in costante e forte crescita.
Valore dell’uomo e crescita di fatturato: queste sono le basi che sono venute a mancare durante l’ultima fase di trattative che andavano delineando la distribuzione di parte degli utili ai lavoratori ( p.d.r.), i passaggi inquadramentali e i buoni pasto come temi principali.
Comdata ha detto NO. Ha detto no a tutte le richieste onerose annunciando che “non c’è torta da dividere” rinnegando dunque, quanto poco meno di due mesi fa, in occasione dell’acquisizione del ramo Vodafone, era diventata la base delle rassicurazioni date ai lavoratori.
Comdata e l’Unione Industriali di Torino, dichiarando di non avere intenzione di “trattare con le RSU”, hanno chiuso il dialogo con la delegazione sindacale. Rinnegando la loro rappresentatività, rifiutandosi di ascoltare le migliaia di lavoratori che da anni permettono all’Azienda di crescere in modo esponenziale; gli stessi lavoratori che portano i profitti all’interno della stessa che vanno a coprire i costi degli investimenti e delle acquisizioni e si trovano costretti a vivere con 900 euro al mese.
A fronte di questa situazione INACCETTABILE, le RSU/RSA proclamano uno sciopero di 8 ore per il giorno 27 dicembre 2007 con relativo presidio davanti all’ingresso di ogni sede, auspicando la massima partecipazione dei lavoratori e l’attenzione degli organi di stampa che tanto hanno seguito la vicenda Comdata-Vodafone degli ultimi mesi.
presidio su Torino, Via Carlo Alberto, 22 dalle 8 alle 18presidio su Ivrea, Via Jervis, 77 dalle 8 alle 18presidio su Asti, Via Guerra, .5 dalle ore 6.00 alle ore 18.00
18.12.2007
Le RSU/RSA Comdata
A fronte dell’ interruzione della trattativa sul secondo livello di contrattazione
(24 dicembre 2007)
Inaspettata la rottura delle trattative in COMDATA S.p.a dopo un anno di attento e consapevole lavoro svolto dal Sindacato e dai lavoratori tutti, confermato da un accordo sulle stabilizzazioni che ci aveva fatto ben sperare per il percorso successivo.
Comdata, nota per la recente acquisizione del ramo di Vodafone S.p.a, che ha coinvolto 914 lavoratori destando preoccupazione per il mantenimento delle condizioni economiche, contrattuali e forte attenzione alla stabilità occupazionale degli stessi; Comdata che ha risposto a queste preoccupazioni ribadendo la centralità del “valore dell’uomo” nella propria politica aziendale e che ha fornito grandi rassicurazioni sul solido profilo economico in costante e forte crescita.
Valore dell’uomo e crescita di fatturato: queste sono le basi che sono venute a mancare durante l’ultima fase di trattative che andavano delineando la distribuzione di parte degli utili ai lavoratori ( p.d.r.), i passaggi inquadramentali e i buoni pasto come temi principali.
Comdata ha detto NO. Ha detto no a tutte le richieste onerose annunciando che “non c’è torta da dividere” rinnegando dunque, quanto poco meno di due mesi fa, in occasione dell’acquisizione del ramo Vodafone, era diventata la base delle rassicurazioni date ai lavoratori.
Comdata e l’Unione Industriali di Torino, dichiarando di non avere intenzione di “trattare con le RSU”, hanno chiuso il dialogo con la delegazione sindacale. Rinnegando la loro rappresentatività, rifiutandosi di ascoltare le migliaia di lavoratori che da anni permettono all’Azienda di crescere in modo esponenziale; gli stessi lavoratori che portano i profitti all’interno della stessa che vanno a coprire i costi degli investimenti e delle acquisizioni e si trovano costretti a vivere con 900 euro al mese.
A fronte di questa situazione INACCETTABILE, le RSU/RSA proclamano uno sciopero di 8 ore per il giorno 27 dicembre 2007 con relativo presidio davanti all’ingresso di ogni sede, auspicando la massima partecipazione dei lavoratori e l’attenzione degli organi di stampa che tanto hanno seguito la vicenda Comdata-Vodafone degli ultimi mesi.
presidio su Torino, Via Carlo Alberto, 22 dalle 8 alle 18presidio su Ivrea, Via Jervis, 77 dalle 8 alle 18presidio su Asti, Via Guerra, .5 dalle ore 6.00 alle ore 18.00
18.12.2007
Le RSU/RSA Comdata
18 commenti:
Grazie a La Fenice per averci fornito le info per la pubblicazione di questo post.
Il Cets esprime la solidarietà ai colleghi di Comdata; la situazione e il comportamento dell'azienda "madre" proprio non stupisce.
In tanti anni di lavoro ci siamo fatti un'idea di come gli imprenditori portano avanti i loro progetti.
Magari questa è l'occasione buona affinchè qualcuno dell'azienda, proprio in questo blog, tranquillizzi i lavoratori e puntualizzi che le trattative verranno riprese subito dopo le feste.
Comdata ci guadagneresti a non seguire e simulare i comportamenti della Vodafone, non vorrai mica fargli da clone, no?!
Piena solidarietà, è veramente inaccettabile un comportamento così ostile da parte di mamma Comdata! Una contrattazione sull'integrativo è alla base per un rapporto di lavoro efficace ed equilibrato. Quello che dovrebbe essere la normalità la strasformano in utopia!
Ringrazio la regina per aver pubblicato la notizia perchè come ho detto più volete la base per far rispettare i propri diritti è la conoscenza... cioè la consapevolezza di quello che ci succede intorno.
La comunità dei 914 è molto attiva e spero che autunnovodafone, esternalizzatusorella e l'ultimo nato esternalizzati.ilbello possano lavorare tutti insieme con scambio proficuo di informazioni.
Premesso questo volevo dire che è appagante notare che il "movimento" dei VENDESI abbia creato tanta attenzione da essere citato nel comunicato delle RSU Comdata.
D'altro canto però si da ragione alle opinioni secondo le quali "se si continuava si poteva ottenere di più"... ma questa è storia adesso e bisogna guardare avanti.
Quando di parlava di Comdata (e quindi Comdata Care) si parlava di un'azienda all'avanguardia che avrebbe potuto fare di più perchè altamente specializzata nel settore e con sistemi all'avanguardia. All'atto pratico si è subito dimostrata la inesattezza dell'informazione dato che come tutti sapete i sistemi sono lenti o quantomento non all'altezza di quelli che si utilizzavano in Vodafone.
La seconda cosa sbandierata era il "valore dell'uomo" che questo sciopero dei dipendenti Comdata mette in discussione proprio citando le parole dette ai 914!
Infine, secondo questo comunicato c'è un'enorme arroganza e uno volontà a non dialogare.
Alla luce di queste informazioni ... dopo poco tempo dall'esternalizzazione... io mi sento profondamente PREOCCUPATO per il futuro lavorativo e Voi?????
Gradirei (senza polemica) sapere l'opinione di quelli che hanno sbandierato la bontà dell'accordo perche non ci vedo proprio niente di buono!
Piena solidarietà a questi lavoratori che al posto di festeggiare il Capodanno devono organizzare uno sciopero per far rispettare i propri diritti!
Dopo la segnalazione de La Fenice ero andata sul blog che pubblicava l'informazione; non mi stupisce il comportamento di COmdata: segue semplicemente la corrente di un capitalismo straccione, tutto italiano, che scarica il rischio d'impresa sui lavoratori. E mette iun atto questi comportamenti scorretti vestendoli di bontà angelica e professandosi "diversa". La cosa che è cambiata, rispetto a Vodafone, è che oggi le aziende si trovano di fronte una classe lavoratrice più preparata, più smaliziata e poco incline a concedere fiducia al datore di lavoro. Ormai abbiamo capito che l'azienda-famiglia non esite e non potrebbe esistere in un modello multinazionale; ha forse senso in una struttura aziendale piccola, dove "il padrone" ha contatto diretto con i dipendenti e ha possibilità di verificare in maniera diretta il rapporto tra crescita aziendale e produttività.Vorrei, a questo proposito, citare un imprenditore, proprietario di un pastificio che ha provato a vivere per un mese con lo stièpendio che dava ai suoi dipendenti e...alla fine del mese ha dato a tutti un aumento di 300 euro nette!!! E' talmente anomala la sua storia che merita di essere raccontata. Questo è capire e rispettare il valore dell'uomo, altro che vodafone e comadata.
Due sono dunque gli elementi che saranno alla base di un cambiamento radicale nel mondo del lavoro: la nostra consapevolezza e conosenza e il cambiamento nel quadro istituzionale. Che ci sarà, inevitabilmente, quandto più grande e determinata sarà la nostra forza di lottare.
Sarò un'illusa ma a questa cosa ci credo ancora
com'è andato sto sciopero???
Molto bene su tutte le sedi Comdata direi...
Da tenere presente che si tratta del primo sciopero a livello nazionale per Comdata.
Si, stefano, immaginavo che fosse il primo, hai qualche dato più preciso?
Per quanto riguarda la sede di La Spezia,c'è stat ala massima adesione !!ottimo direi
Per quanto riguarda la sede di Asti so che circa il 90% su Asti 1 e circa il 60% su Asti 2.
La stragrande maggioranza delle persone che non hanno aderito allo sciopero sono interinali.
'azzo
e scusate il francesismo.
misa tanto che non se l'aspettavano...
alcune informazioni sulla nuova commessa sono
quì
Sono una dipendente Comdata,commessa Vodafone,ovviamente precaria,che il 27 dicembre ha scioperato ad asti.
Da quanto ho letto lo sciopero e' andato abbastanza bene..ora bisognera' vedere dal 15 gennaio con i primi rinnovi di quelli ce lavorano da 18 mesi cosa accadra'.
Il giorno dopo lo sciopero un "coach" con contratto tempo indeterminato e' venuto da me a chiedermi se ero contenta di essermi fatta togliere dallo stipendio un giorno di lavoro e mi ha chiesto cosa avevo ottenuto scioperando...ma con gente del genere come si fara' a cambiare qualcosa???
Se ascolto i commenti di certi lavoratori mi viene il volta stomaco.
ali, ci fai sapere come andrà con i rinnovi?
magari mandaci una mail cets@hotmail.it
Grazie.
Cara Ali,
questi comportamenti dettati dalle aziende e da un'assenza di dignità della persona che se ne fa portavoce purtroppo sono sempre esistiti.
Noi ci siamo passati diverse volte e probabilmente prima di voi, quindi vi comprendiamo e vi ricordiamo di non lasciarvi condizionare, di mantenere l'umore alto, la dignità e l'unità.
Il coach sa come viene chiamato, in termini legali, il suo comportamento? No, perchè altrimenti basterebbe sussurrare al suo orecchio le paroline "principio di mobbing".
X ali
Sono perfettamente daccordo su ciò che in sostanza dicono Punzy e La regina...forse per voi sarà più difficile da capire perchè per fortuna vostra non avete vissuto la nostra esperienza..ma non dovete credere più a niente, non dovete nemmeno avere timore del fatto che comunque loro hanno sempre il coltello dalla parte del manico. Ci vuole dignità e orgoglio. Non bisogna piegarsi più.
Hai presente il film "la grande guerra"? in cui un generale austriaco dice a Gassman e Sordi: "questi italiani si venderebbero anche per un piatto di minestra" e i due si girano, tirano fuori un orgoglio che sicuramente nemmeno pensavano di avere, e piuttosto che "spifferare" tutto si fanno ammazzare? Parlo proprio di questo.
La peggiore delle ipotesi, cioè perdere il lavoro, metterebbe in ginocchio chiunque. Ma io non abbasso più la testa, anzi li guardo negli occhi e scendo a patti solo se ciò conviene a me! Di loro non me ne frega proprio più niente....
Questo era il TERZO sciopero nazionale. Ricordate dicembre 2007 subito dopo Natale e luglio di quest'anno?
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Hi
Very nice and intrestingss story.
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