sabato 22 dicembre 2007

"Italia, addio giorni di gloria" (da TGCom)

Il Times boccia il nostro Paese

"I giorni di gloria sono finiti e l'Italia si appresta a diventare vecchia e povera". E' il giudizio impietoso che il Times dà del nostro Paese, spiegando che "gli standard di vita sono caduti dietro quelli della Spagna e i politici sono vecchi e stanchi" e quindi "adesso i tristi italiani pensano che il loro futuro sia orribile". Ma per Luca Cordero di Montezemolo, interpellato dal giornale britannico, "al di là del malessere diffuso, la speranza c'è".
Secondo il quotidiano inglese ''c'è un senso di angoscia nazionale in Italia in questo scorcio di 2007'' in cui ''per la prima volta la Spagna ha superato l'Italia in termini di standard di vita'' e in cui si sente ''sul collo il fiato della Grecia''. Il problema, dice il Times, non riguarda solo prezzi e salari, con un mood che ''raggiunge il cuore del dibattito dell'Italia con se stessa sulla propria anima e identita'''. Nessun profeta in patriaGli italiani, con Fabio Capello ct della nazionale inglese e Carla Bruni ''che ha conquistato il cuore del presidente francese'' stanno ricoprendo ruoli importanti nel mondo, tuttavia, in patria, ''sono consumati da un senso di declino nazionale''. In particolare, la sensazione è che ''il passato è la gloria dell'Italia, ma ne è anche la sua prigione, con la politica e l'economia dominate da una gerontocrazia, mentre gli imprenditori e i politici più giovani sono tenuti a freno''. Arte in crisi, politica vecchiaA giudizio del quotidiano anche l'arte fa fatica: ''Sebbene - si legge nell'articolo - ci siano buoni registi, non c'è nessuno che possa essere paragonato a Fellini o Visconti, e Monica Bellucci, con tutta la sua bellezza, non è Sofia Loren (e in ogni caso vive a Parigi)''. Prendendo spunto dal libro "La Casta", il Times si sofferma poi sugli sprechi della politica, con ''il Quirinale che costa quattro volte quanto Buckingham Palace'' e sottolinea le criticità del mondo del lavoro dove ''prevale una mentalita' di lavoro per tutta la vita'', con posti assegnati ''non sul merito ma attraverso una rete di favori reciproci e legami familiari noti come 'raccomandazione' (in italiano, ndr)'' e con scioperi a ripetizione. ''Perfino il nucleo familiare italiano - continua il Times - una volta baluardo (con la Chiesa Cattolica) della societa' italiana, e' in declino, con un aumento dei tassi di divorzio, una bassa natalita' e l'incremento dei genitori single'', anche se la famiglia ''continua a rappresentare un rifugio per i giovani italiani''. Povera ItaliaIl quotidiano punta poi il dito sulla povertàdelle famiglie (11%), i costi dell'energia, la forza dell'euro che colpisce l'industria del lusso e la concorrenza dall'Asia sul tessile. Il risultato, conclude il Times citando la ricerca dell'Università di Cambridge, ''è che gli italiani sono i meno felici d'Europa'', anche se ''c'è una speranza'': ''In Sicilia - ricorda il quotidiano - il potere invalidante della mafia è finalmente contrastato dagli imprenditori, quasi tutti quarantenni con esperienza in campo europeo, che rischiano la vita rifiutandosi di pagare il pizzo''.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E i poveracci come noi ci rimettono sempre o perdendo il lavoro o avendo uno stipendio da fame o tornando al precariato (vedi ns esternalizzazione).
Peccato che il Times sia di quel paese al quale appartiene anche la ns ex azienda, sono tentata di scrivergli che il suo articolo è estremamente veritiero e che proprio un'azienda britannica ci ha dato una mano ad affossarci in questa situazione di crisi e sconforto che sta vivendo l'Italia!

Punzy ha detto...

Il times ha ragione ma a noi non ha detto niente di nuovo.
C
A contribuire a renderci i più infelici d'europa sono sicuramente articoli del genere che ci sputano fango addosso...magari un consiglio per uscire da questa situazione? La critica costruttiva ci aiuterebbe un pò di più..