Il giorno 10 Luglio u.s. a Roma, presso l'Unione Industriale, si sono incontrate le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, le RSU e i rappresentanti di Comdata Care, per discutere la piattaforma di 2° livello inviata all’azienda nel maggio 2008.
In apertura del confronto è stato inoltre sottolineato dalle OO.SS. e dalle RSU come, rispetto ai tempi e alle modalità della riorganizzazione di Comdata Care (si veda il comunicato sindacale precedente), l’azienda continua a compiere evidenti forzature, non rispettando quanto dichiarato negli incontri precedenti ed evitando di coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori e le OO.SS..
Per tanto è stato chiesto all’azienda di interrompere il processo di riorganizzazione fino a quanto gli obbiettivi non saranno chiari e definiti e fino a quando l’azienda non riconoscerà i rischi di demansionamento insiti nel progetto. In ogni caso poi per SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL occorre dare seguito alla richiesta sindacale di compensazione economica per tutti quei lavoratori (part-time verticali nei week end e lavoratori che prima ruotavano su fasce con maggiorazioni economiche notturne) che, dalla riorganizzazione, rischiano di rimetterci in termini salariali.
Al riguardo l’azienda ha risposto positivamente solo in minima parte alle nostre richieste, dando disponibilità a compensare economicamente i lavoratori part-time verticali coinvolti nella riorganizzazione in tutta Italia (come già avvenuto con un accordo in sede locale a Padova, riconoscendo un bonus pari al 70% delle maggiorazioni per lavoro festivo), mentre si è detta indisponibile a riconoscere tali compensazioni per i lavoratori che operavano in fasce notturne.
Come SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL riteniamo che non si possano fare discriminazioni e che tutti i lavoratori dell’azienda, in tutte le sedi, debbano vedersi riconoscere un principio di compensazione, in quanto la riorganizzazione di Comdata Care è una scelta unilaterale aziendale e non certo una scelta del singolo lavoratore. Non è solo una questione di solidarietà tra tutti i lavoratori impattati, ma è anche e soprattutto una questione di giustizia, al fine di non alimentare divisioni tra i dipendenti di Comdata Care (divisione che andrebbe a tutto vantaggio dell’azienda, facendo passare il principio che vi possano essere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B).
In relazione al confronto sul 2° livello, l’azienda ha dato disponibilità a discutere sul Premio di Risultato, ricercando parametri più specifici alla realtà di Comdata Care, in particolare in termini di qualità. Per tanto è stata accolta la proposta sindacale di istituire un gruppo di lavoro che, come SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL si è preteso essere composto da 4 componenti sindacali (4 RSU cioè, eventualmente con il supporto delle strutture sindacali se richiesto), al fine di garantire noi la massima partecipazione delle RSU.
Come SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL abbiamo poi evidenziato l’importanza non solo del tema economico, ma anche delle rivendicazioni normative. In particolare occorrono interventi positivi per garantire ai dipendenti un diritto di precedenza in caso di aumenti dei volumi prima di ricorrere a eventuali lavoratori in somministrazione (passaggi temporanei a 8 ore) nonché interventi su turni, benessere, flessibilità positive, formazione e 150 ore. Temi che oggi per noi si possono affrontare con maggiore facilità in quanto l’organizzazione di Comdata Care ha meno rigidità rispetto a Vodafone.
Nonostante siano trascorsi due mesi, Comdata care – sui punti normativi specifici – ha dichiarato però di non essere pronta alla discussione e di doversi ancora confrontare con il suo maggior cliente (Vodafone) prima di poter esprimere giudizi in merito alle rivendicazioni sostenute da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uicom-Uil, uniche organizzazioni titolate alla presentazione di piattaforme per i contratti collettivi aziendali in quanto firmatarie del CCNL.
In ogni caso l'azienda si è dichiarata disponibile ad affrontare le tematiche sopra indicate in un prossimo incontro che avrebbe fissato per il 25 luglio 2008.
Considerate le poche, se non nulle, risposte in merito alle rivendicazioni della piattaforma, l’ambiguità delle posizioni espresse da Comdata Care, la tattica dilazionatoria messa in campo dalla controparte e l’indisponibilità a ripensare le modalità con cui si va procedendo alla riorganizzazione, SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e la maggioranza delle Rsu presenti hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione a livello nazionale, aprendo le procedure per un eventuale sciopero ai primi di Settembre e indicendo già per i prossimi giorni assemblee informative in tutte le sedi.
Sta ora all’azienda dimostrare di voler fare sul serio “mettendo tutte le carte sul tavolo”, dimostrando quel senso di responsabilità e di attenzione ai lavoratori che a parole dichiara, ma che nei fatti è tutto ancora da verificare.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
A ridicoli, continuate a prenderci in giro insieme ad un'altra azienda!
Sciopero subito sia contro l'azienda che contro 'ste sigle sindacali del cavolo!
fossi in te non gli darei manco tutto sto spazio a sti buffoni
Ah, ma infatti non glielo darei....ma devo pur pubblicare le str....che dicono, affinchè i lavoratori se ne rendano conto!
Posta un commento