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La notizia dello spostamento della sede di Milano non ha di certo contribuito a rasserenare il clima lavorativo in Comdata Care.
La gestione logistica delle sedi è sicuramente di competenza aziendale, ma nel momento in cui viene tolta la commessa Vodafone ai Lavoratori di Milano a seguito di questo spostamento, il problema torna ad essere al centro dell’attenzione sindacale. Se poi nella nuova sede non fossero del tutto rispettati i parametri igienico ambientali, il problema sarebbe ancora maggiore.
UGL Telecomunicazioni ritiene doveroso che la direzione aziendale convochi le Segreterie Nazionali delle OO.SS. per esporre il Piano Industriale (qualora ve ne sia uno…) di Comdata Care, quanto meno per fornire delucidazioni sugli effettivi volumi della commessa Vodafone e per spiegare su quali centri verrà ripartito il lavoro svolto sino a pochi giorni fa dagli operatori di Milano.
Durante la trattativa sul PdR, Comdata Care aveva espresso alle OO.SS. la volontà di aprire un nuovo ciclo di Relazioni Industriali: sicuramente il mancato coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori, anche su questo ennesimo atto unilaterale, non è il segnale che ci saremmo aspettati dall’Azienda.
La scrivente O.S. continua a ritenere che le problematiche attuali sono il conseguente seguito all’Accordo del 25 ottobre 2007 (non siglato da UGL Telecomunicazioni), che non offre garanzie ai lavoratori sui futuri livelli
occupazionali.
Riteniamo che l’acquisizione di nuove commesse sia un fatto positivo per un’Azienda di outsourcing, a patto che ciò non avvenga a discapito dei volumi di traffico della commessa Vodafone, che sono l’unica reale garanzia della tenuta occupazionale di Comdata Care.
UGL Telecomunicazioni è disponibile a qualsiasi incontro con l’Azienda per aprire un confronto su questa vicenda, auspicando un pieno coinvolgimento delle RSU e dei Lavoratori, che da tempo vedono quotidianamente depauperate le proprie professionalità.
Roma 09/11/2010 La Segreteria Nazionale
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2 commenti:
Le voci che parlavano di chiusura della maggioranza dei siti Comdata in Italia si sono confermate vere e dopo Milano le prossime sedi a chiudere saranno La Spezia, Olbia e Asti con licenziamenti incentivati e con ampio uso della cassa integrazione, la scelta ufficiale dell'azienda è di mantenere attive solo pochi siti tra cui Torino, Roma e Scarmagno e quindi ai dipendenti a tempo indeterminato verrà fatta la proposta di trasferimento in una di queste sedi e in caso di rifiuto ci sarà la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. La commessa Vodafone era una delle commesse più importanti per l'azienda e la perdita della commessa ha fatto capire subito a tutti che Comdata si avviava a fare una brutta fine come Omnia e altre aziende, ragazzi è meglio che ci troviamo un altro lavoro perchè la Comdata ci ha solo preso in giro e usati a piacimento e ora per ringraziamento da un calcio in culo a tutti!!!
Ragazzi siamo ai titoli di coda dobbiamo renderci conto che Comdata ha deciso di chiudere quasi tutte le sedi in Italia e nessuno ha avuto il coraggio di gridare lo scandalo anzi tutti a dire siete terroristi voi che dite queste cose a quelli che avevano il coraggio di parlare, siamo tutti delusi perchè ancora una volta noi lavoratori l'abbiamo presa nel culo e nessuno ha mosso un dito per impedire alle aziende di fare le cose a loro piacimento!!!
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