Buonasera a tutte le colleghe e a tutti i colleghi,
è ormai noto che l’Azienda ha deciso di chiudere la sede di Comdata Care sita in via Bisceglie a Milano e di spostare tutti i dipendenti nella sede di Comdata Spa in via Kuliscioff. Inoltre, la direzione aziendale ha comunicato ai colleghi milanesi che non svolgeranno più attività Vodafone, ma verranno assegnati su altre commesse, già di Comdata Spa, ossia E.On Energia ed Edison, impiegando la formula del distacco.
Lo scorso martedì 2 novembre a Milano si sono svolte le assemblee sindacali, al termine delle quali la Slc Cgil e le Rsu di Milano hanno aperto lo stato di agitazione e preannunciato azioni di lotta.
Come Comitato degli Iscritti Slc Cgil di Roma, esprimiamo la nostra totale solidarietà alle colleghe e ai colleghi di Milano, dichiarandoci pronti a sostenerli in tutte le azioni di lotta che si riterrà opportuno intraprendere.
Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo a Milano, oltre che per quanto l’Azienda ha comunicato a Roma il pomeriggio di mercoledì 3 novembre u.s., in merito alle 40 postazioni del credito, al secondo piano, che verranno fisicamente trasferite a Lecce, perché inutilizzate da noi.
L’Azienda ha giustificato anche a Roma questa operazione con motivazioni economiche, ma restano forti le nostre perplessità. E’ per noi inevitabile, infatti, collegare la notizia con quanto accade a Milano e chiederci, ad esempio, se le attività del credito, ora gestite a Milano, saranno spostate proprio a Lecce…
Per questo motivo, per quanto di nostra competenza, abbiamo già messo al corrente la Segreteria Territoriale e Nazionale della Slc Cgil. Nei prossimi giorni Vi informeremo sulle decisioni che verranno intraprese in queste vicende.
In questo contesto, non possiamo esimerci dal fare alcune precisazioni in merito a certe dichiarazioni che continuano a circolare.
Qualcuno sostiene che la firma di un accordo sul PdR con Comdata Care può incidere negativamente sulle azioni legali che sono state intraprese a Roma contro la Vodafone. Si dichiara che addirittura alcuni “legali” avrebbero sostenuto questa teoria.
Ci teniamo a precisare che alcuni lavoratori, nel leggere nuovamente questa notizia, hanno personalmente contattato l’avvocato che segue le cause di buona parte dei dipendenti di Roma il quale ha, invece, dichiarato che l'eventuale accordo sul PdR “non può in nessun caso modificare o influenzare il risultato delle cause”.
Invitiamo, pertanto, tutte le colleghe ed i colleghi che hanno intrapreso l’azione legale contro Vodafone *a contattare personalmente l’avvocato che li segue, per avere le dovute e corrette informazioni *e a non dare credito alle affermazioni di persone non preparate giuridicamente.
Comitato degli Iscritti SLC-CGIL
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