lunedì 23 giugno 2008

Per onor di cronaca: contrattazione di II livello in Comdata Care

Buongiorno a tutte e a tutti.

Come sapete, il 13 giugno scorso si è svolto il primo incontro con l'Azienda per la trattativa di secondo livello.

E' stato raggiunto un primo importante risultato con la firma, da parte di tutte le rsu di tutte le sigle sindacali, di un accordo sul premio di risultato relativo all'anno 2007/2008, in ottemperanza a quanto previsto dall'accordo di cessione del 25 ottobre 2007.

L'accordo prevede l'erogazione del 100% del PdR per tutti i 12 mesi sulle competenze del mese di luglio, quindi con la tassazione prevista dal decreto emanato il 27 maggio 2008.

Di seguito le specifiche (importi lordi e per FT):

LIVELLI
PdR 2007-2008

Q
3.810

7
3.420

6
3.050

5
2.725

4
2.350





A breve vi forniremo ulteriori informazioni.

Rsu Slc-Cgil Comdata Care Roma

Contrattazione di II livello in Comdata Care (perdonate il ritardo di pubblicazione)

Ciao,

come preannunciato il 13 Giugno a Roma, presso la sede
dell’unione industriali, si è svolto il primo incontro
con i vertici nazionali dell’azienda per avviare le
discussioni sulla piattaforma di secondo livello.

Di seguito una sintesi dell'incontro con il resoconto degli
argomenti affrontati e qualche inevitabile nostra
considerazione di massima sui punti principali. Nei prossimi
giorni nelle assemblee presso i posti di lavoro e/o con
ulteriori mail avremo modo di approfondire l'analisi, anche
per condividere e definire insieme le strategie di risposta
dei lavoratori. Questa mail è un po' lunga, ma molto,
molto, molto interessante! Nel tuo interesse, ti consigliamo
di leggerla fino in fondo.

Da parte sindacale, oltre Cgil, Cisl e Uil (con funzionari
di struttura e Rsu elette nelle loro liste), erano presenti
ANCHE le due Rsu di Roma e Napoli elette nelle liste Cobas,
elemento che dimostra NEI FATTI che tutti coloro che
sostenevano il contrario o erano incompetenti o mentivano
strumentalmente, sapendo di mentire.

In apertura l’azienda ha illustrato il bilancio di questo
primo periodo della gestione della commessa, di cui HA
SOTTOLINEATO UNA PRODUTTIVITÀ INFERIORE ALLE ASPETTATIVE
IN TERMINI QUANTITATIVI, ED UNA CORRISPONDENTE SCARSA
DISPONIBILITÀ ECONOMICA PER SOSTENERE EVENTUALI COSTI CHE
DOVESSERO DERIVARE DALLE RIORGANIZZAZIONI CHE UNA
PIATTAFORMA DI SECONDO LIVELLO COMPORTA.

Queste dichiarazioni oltre che apparire dissonanti con le
osservazioni che gli stessi vertici aziendali hanno ritenuto
di condividere con tutti i Lavoratori durante le plenarie in
tutte le sedi (nelle quali non hanno mancato di sottolineare
con soddisfazione quanto era stato prodotto dalla nostra
forza lavoro in termini quantitativi e qualitativi) mostrano
inequivocabilmente un approccio aziendale negativo a questa
importante discussione, che invece deve necessariamente
produrre risposte soddisfacenti in termini di
stabilizzazione del lavoro, organizzazione soddisfacente
della turnistica e degli istituti di ferie e permessi,
adeguamento economico (revisione del valore dei ticket e
ridefinizione dei parametri per il calcolo del PdR).

In seguito l’azienda ha illustrato i termini della
RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE rimarcando che,
secondo le sue valutazioni, la stessa IMPATTA UN NUMERO
RIDOTTO DI LAVORATORI, E CON TRASFORMAZIONI CHE COMUNQUE NON
STRAVOLGONO LA VITA LAVORATIVA E GLI ORARI DEGLI STESSI; DA
TUTTE LE PARTI SINDACALI È STATO SOTTOLINEATO quanto
quest’operazione intervenga invece, e dopo solo pochi
mesi, in maniera netta a modificare quelle professionalità
acquisite e che ci hanno resi oggetto di quella cessione
veramente troppo fresca per essere già dimenticata;
abbiamo sottolineato COME QUESTE TRASFORMAZIONI NON POSSANO
NON COINCIDERE CON UN RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITÀ
DELLE PERSONE IMPATTATE E UN ADEGUAMENTO DELLA GESTIONE DEI
TURNI; LE RSU COBAS HANNO INOLTRE RICHIESTO QUANTOMENO UNA
COMUNICAZIONE CHE UFFICIALIZZI PER ISCRITTO TALI CAMBI DI
MANSIONI AI LAVORATORI IMPATTATI.Su questi temi l’azienda
si è riservata di fornire risposte nei prossimi tre giorni
in merito alla sua disponibilità a discuterne.

Da parte sindacale poi e' stata richiesta la disponibilità
dell'azienda a discutere dei Part Time Verticali,
disponibilità che l'azienda ha confermato. Su tale punto
come Cobas ribadiamo la nostra ferma convinzione che una
questione che riguarda pochi lavoratori (a noi risultano una
trentina e quasi tutti a Roma) DEBBA ESSERE TOLTA DAL TAVOLO
NAZIONALE ED ESSERE INVECE DISCUSSA CON LE RSU DEL
TERRITORIO INTERESSATO CHE SONO QUOTIDIANAMENTE A CONTATTO
CON I LAVORATORI IMPATTATI E CHE QUINDI, MEGLIO DI NESSUNO,
CONOSCONO LE LORO REALI ESIGENZE!!!! In tal senso a Roma è
stata confermata da parte aziendale la volontà di
incontrare la Rsu romana proprio su tale tema, probabilmente
questo venerdì.

In coda alla riunione è stato siglato DALLE RAPPRESENTANZE
SINDACALI DI TUTTE LE SIGLE PRESENTI un verbale d’intesa
(in allegato a questa mail) per il quale verrà corrisposto
questo Luglio il premio di risultato per il valore del 100%
di quanto corrisposto in Vodafone, fino a Luglio 2008 in
modo da essere impattati, con l’erogazione in quel mese,
da una tassazione di solo il 10% invece del 23% come
accaduto negli anni passati. Manca ora di discuetere i
parametri del PdR del prossimo anno, cioe' da Agosto 2008 a
Luglio 2009.

L'incontro si è concluso con una dichiarazione politica
delle strutture di Cgil, Cisl e Uil in merito al valore e al
significato che tali organizzazioni danno a questa
Piattaforma di II Livello in Comdata Care, aggiungendo una
proposta di metodo di lavoro sui temi coinvolti nella
discussione. Cgil, Cisl e Uil hanno dichiarato di essere a
conoscenza del fatto che Comdata Care non e' Vodafone, tanto
che la piattaforma Comdata Care non e' uguale in termini
normativi ed economici a quella presentata a Vodafone
(quest'ultima molto piu' onerosa per l'azienda), ma sono
anche a conoscenza che la popolazione lavorativa Comdata
Care rappresenta la punta di diamante della forza lavorativa
Vodafone, tanto che le stesse aziende hanno detto che
proprio per questo e' stata ceduta e quindi non possono
avere una Piattaforma uguale a quella di Comdata (meno
onerosa per l'azienda). Inoltre la popolazione lavorativa
Comdata Care è segnata dalla recente cessione anche nei
rapporti sindacali e quindi ha delle aspettative, anche se
con questo non intendono allora che la Piattaforma Comdata
Care debba essere il momento di riscatto per questi
lavoratori dell'esternalizzazione. Il metodo di lavoro
proposto da Cgil, Cisl e Uil per velocizzare il procedimento
e' quello di creare "tavoli tecnici" ognuno con un
determinato tema di discussione, ai quali pero' partecipino
appunto dei tecnici e solo una parte del coordinamento; sono
stati anche ipotizzati due specifici tavoli: uno sul PdR e
l'altro sulla turnistica in senso lato.

Su tali punti le Rsu Cobas e il Coordinamento Cobas
nazionale tutto hanno posizioni completamente diverse che si
riservano di discutere con i Lavoratori: nel metodo
riteniamo che i gruppi di lavoro tecnici, detti anche
commissioni, siano in realtà strumenti che consentono di
introdurre nella discussione, con un ruolo determinante,
soggetti nominati come tecnici ma non necessariamente eletti
dai lavoratori e quindi rappresentativi; non vogliamo
neanche pensare che tali commissioni possano essere poi
usate per escludere completamente dalla discussione
determinate organizzazioni sindacali...nel merito poi non ci
siamo certo dimenticati che Vodafone e Comdata da una parte
e Cgil, Cisl e Uil dall'altra nella cessione ci hanno sempre
tranquillizzati dicendoci che NULLA SAREBBE CAMBIATO IN
TERMINI DI DIRITTI E TUTELE! E' ora e solo ora, con questa
contrattazione, che COMDATA CARE, CGIL, CISL E UIL DOVRANNO
MANTENERE QUELLE PROMESSE, STABILIZZANDO I DIRITTI E LE
TUTELE ACQUISITI IN 10 ANNI DI VITA LAVORATIVA VODAFONE E
ANDANDO A FARCI RECUPERARE QUELLE DIFFERENZE CHE GIA' NEI
PRIMI 7 MESI ABBIAMO PERSO, COME GLI RC E LE MAGGIORAZIONI
PER LAVORO SERALE E/O DOMENICALE! Non puo' non apparirci
quantomeno allarmante che invece, ancor prima che la
discussione del merito inizi, già Cgil, Cisl e Uil
dichiarino di non avere per i Lavoratori Comdata Care le
stesse rivendicazioni che hanno per i Lavoratori Vodafone,
pur riconoscendo ai primi un valore in professionalità
maggiore dei secondi! Tutto questo noi non lo abbiamo
dimenticato!

Coordinamento Nazionale Cobas Comdata Care.

mercoledì 18 giugno 2008

NON MI MERAVIGLIO PIU' DI NULLA


Neanche di questa notizia trovata in rete.
E comunque noi sono anni che sospettavamo sarebbe arrivato questo momento prima o poi...

Le Scrivanie a Castello - Novità 2009
Visto la crescente mancanza di spazio all’interno degli uffici, sia per piccole strutture che per call center di grandi dimensioni, ad uno studio di architettura è venuta un idea che rivoluzionerà il mondo dell’ ARREDAMENTO PER UFFICIO.

L’idea è arrivata dopo aver ascoltato vari direttori di CALL CENTER, viste le loro necessità sia al livello organizzativo che di budget, lo studio di architettura ha realizzato il progetto delle scrivanie a castello che a breve sarà prodotto da una grande azienda nazionale.

La novità è il trasferire le soluzioni tecnologiche usate all’interno delle stanze per ragazzi nell’ ambiente di lavoro quotidiano.

Dopo un attento studio gli architetti hanno ritenuto sufficente riservare uno spazio di lavoro pari ad un volume di un cubo con il lato di 160 cm, questo da come unico inconveniente il dover entrare nel posto di lavoro già seduti.

E’ allo studio una versione più spaziosa per chi a la fortuna di possedere ambienti grandi, dando al possibilità di poter lavorare anche in posizione verticale.

giovedì 5 giugno 2008

Torino: NON PASSA L’ACCORDO IN COMDATA (tratto da Esternalizzati.ilbello)

Non è passato l’ipotesi di accordo sulla trattazione di secondo livello che cgil-cisl (la uil non ha firmato) hanno in data odierna sottoposto ai lavoratori comdata della sede di Torino. Eppure la giornata per i funzionari confederali calati in azienda era cominciata sotto i migliori auspici: infatti la prima delle tre assemblee approvava la piattaforma ma con un risultato tutt’altro che unanime il 40% diceva no (si 66 no 46). Nelle altre due restanti assemblee il ribaltone si avverava.
Una schiacciante maggioranza si esprimeva per la bocciatura senza appello dell’ipotesi di accordo: nell’ultima assemblea i sì si fermavano a 17 mentre i no raggiungevano quota 52.
Adesso l’accordo verrà proposto alle altre sedi sparse nel resto del paese, ma il segnale che viene da Torino è importante in quanto in questa città l’azienda ha deciso di fare il suo polo principale.
L’accordo firmato la scorsa settimana da cgil-cisl e azienda mirava a definire una serie materie di contrattazione di secondo livello tra le quali il premio di risultato, l’inquadramento, l’orario di lavoro multi-periodale, refezione e sistema integrativo.
Durante le assemblee nonostante i tentativi di indorare la pillola da parte di cgil-cisl i lavoratori non abboccavano al concetto “questo era il miglior accordo che si potesse strappare” e piano piano hanno cominciato ad incalzare i funzionari burocrati mettendo in evidenza i punti critici dell’ipotesi di accordo.
In particolare numerosi interventi hanno messo in rilievo:
il discrimine che l’accordo attua nei confronti di chi si ammala per più di sette giorni all’anno ai quali in proporzione verrà scalato l’eventuale premio di risultato,
l’incitamento ad una produzione sempre maggiore per raggiungere il livello minimo al di sotto del quale non scatta il premio di risultato,
i permessi che non contemplano quelli per studio.
Particolarmente stizzoso il comportamento di cgil-cisl nei confronti dei lavoratori che facevano notare come i sindacati avessero indetto lo sciopero dello scorso 27 dicembre con una precisa piattaforma (istituzione, buoni pasto, premio di risultato, passaggio automatico al quarto livello dopo il 36esimo mese di contratto).
Nonostante ciò, dimostrando scarso senso del ridicolo, si lanciavano in una sperticata quanto stucchevole difesa dell’azienda rivendicando il fatto che l’ipotesi di accordo prevede un esborso per comdata di 12 milioni di euro (comdata nel 2007 ne ha fatturati 250!).
Alla fine, a forza di insistere con concetti ultimativi del tipo se non passa cade il mondo (il lapsus aveva qualcosa di freudiano probabilmente si riferiva al loro mondo lontano anni luce dalle problematiche e dai reali bisogni dei lavoratori!), l’ipotesi d’accordo non passava con buona pace dei sindacati.
Questi pensavano di venire a fare una passeggiata magari cavandosela con qualche pacca e rassicurazione di stampo paternalistico, ma non hanno fatto i conti con la determinazione dei lavoratori che autonomamente hanno dimostrato che nessuno meglio dei lavoratori stessi è in grado di difendere i propri interessi.
COLLETTIVO LAVORATORI COMDATA
FLMU CUB - settore TLC Torino