venerdì 30 gennaio 2009

Comunicazione Cobas - procedura di raffreddamento

Buongiorno a tutti,
in attesa di ricevere il responso del coordinamento nazionale della slc cgil su quanto sta succedendo soprattutto nella sede Comdata Care di Roma, vi informo che dopo aver tentato invano una condivisione di strategie e azioni urgenti con i delegati e la struttura territoriale Roma sud slc cgil abbiamo deciso di avviare autonomamente la procedura di raffreddamento per il clima intimidatorio instauratosi in azienda a seguito dell'avvio di colloqui individuali e di test psico-attitudinali somministrati al personale, dei quali sonosconosciuti i contenuti e incomprensibili le finalità.
Per correttezza nei vostri confronti aggiungo che l'azienda ha dichiarato in diverse occasioni che questo tipo di percorso sarà esteso a tutto il personale e che il gruppo di colleghi coinvolti è solo un punto di partenza.
Confidiamo che attraverso i colloqui obbligatori che la procedura prevede l'azienda faccia un passo indietro sospendendo questa iniziativa e fornendo i dovuti chiarimenti.

RSU Cobas Comdata Care Roma e Cobas del Lavoro Privato

giovedì 29 gennaio 2009

Lettera di una collega di Comdata

Carissimi colleghi
sono una collega della sede di Spezia dico subito 3 parole e scusate la ripetizione: NON HO PAROLE!!!!!!!!!direi che in queste 3 sillabe è raccolto tutto il mio pensiero
159 dipendenti in cassa integrazione e altre 40 a casa
sono dipendente comdata da circa un anno e mezzo naturalmente con contratto a tempo determinato anzi tra poco mi scade.... sapete che gioia!!!!!
abbiamo scoperto della cassa integrazione tramite il giornale perchè nella Ns. sede nessuno sapevo niente naturalmente non mi riferisco a noi operatori ma a qualcuno dei piani alti
com'è possibile una cosa del genere?
ci hanno tolto la commessa del 187 e quindi tutti gli operatori saranno formati e passati al back office
quanto durerà?
le risposte sono molte e molto vaghe: bò, chissà, bisogna vedere, vi facciamo sapere
INTERESSANTE
le persone che sono in cassa integrazione naturalmente non sono a casa ma bensi' in azienda a fare i corsi di formazione
NATURALMENTE 8 ore di corso e ne VENGONO PAGATE 4 COMPLIMENTIIIIIIIIIII CHE AZIENDA SERIA!!!!!!!!!!
dico solo che ogni tanto potrebbero farci sapere qualcosa non mi sembra di chiedere molto
ci hanno tolto la commessa 187 perchè dicono che non avevamo produttività, non raggiungevamo gli obbiettivi?!!!!!
ma quante adsl al gg bisogna fare??? 20.000 quanti aldini bisogna vendere??? 1.000.000??!!! con il back office faranno le solite storie.....ci diranno che non abbiamo produttività che non abbiamo qualità.....le solite cose che ormai dicono da anni.......che dire ragazzi VEDREMO!!!!!!!!!!

mercoledì 28 gennaio 2009

Comunicato sindacale SLC-CGIL

Buonasera a tutte le colleghe e a tutti i colleghi,

Vi informiamo che, alla luce delle ultime vicende (test psico - attitudinali e tecnici, progetto di incentivazione della produttivita’, ferie forzate, pressione psicologica, ecc.), e’ stato convocato il Coordinamento Nazionale della SLC CGIL e dei suoi delegati sindacali di tutte le sedi di Comdata Care per il giorno mercoledi’ 4 febbraio 2009 .

In tale sede sara’ affrontata la situazione della nostra azienda e si valuteranno eventuali iniziative da intraprendere.

Sara’ nostra cura aggiornarvi sull’esito dell’incontro e sulle iniziative che la SLC CGIL e i suoi delegati intenderanno intraprendere.

Segreteria Territoriale SLC CGIL Roma Sud e suoi delegati

Progetto di incentivazione della produttività

In questi giorni l'Azienda ha presentato nelle varie sedi di Comdata Care il suo progetto di incentivazione della produttività e, prevedibilmente, l'aspetto legato al beneficio economico non ha lasciato indifferenti le lavoratrici ed i lavoratori del nostro sito.

La Segreteria territoriale SLC CGIL Roma Sud ed i suoi delegati sottolineano l'importanza dell'istituzione del Premio di Risultato (PdR) che è concordato tra le parti (Azienda e OO.SS.), è raggiungibile per tutti i dipendenti ed ha una durata quadriennale.
Il progetto esposto, viceversa, è un'iniziativa unilaterale e rischia di elargire il beneficio economico solo ad una piccola parte dei dipendenti.

Riteniamo, altresì, doveroso sottolineare che il progetto, non considerando alcune tipologie di permessi (permessi legge 104, maternità, permessi studio, ecc.), rischia di mettere in atto situazioni discriminanti. Per queste ragioni riteniamo necessario che venga doverosamente sensibilizzato l’organico affinché non si verifichino in nessun caso eventuali tentativi di giudicare le condizioni personali delle lavoratrici e dei lavoratori da parte di chiunque.

Qualunque forma di incentivazione che porti un beneficio economico non deve in nessun modo ledere la dignita’ di ogni persona e non giustifica alcuna eventuale azione discriminatoria nei confronti di chicchessia.

Segreteria territoriale SLC CGIL Roma Sud e suoi delegati

Commessa Pfizer: conclusione

Commessa Pfizer: conclusione

Lunedì 26 gennaio le colleghe ed i colleghi coinvolti sulle attività della commessa Pfizer, hanno ripreso a gestire le attività che svolgevano in precedenza sulla commessa Vodafone.

I nostri colleghi, nello svolgere la propria mansione con la serietà e la disponibilità che finora li ha contraddistinti, in questi giorni hanno espresso la loro professionalità e mantenuto la loro dignità nonostante la richiesta aziendale di imporre unilateralmente un periodo di ferie, richiesta assolutamente priva di fondamento e che non deve costituire un precedente.

Auspichiamo che l’Azienda, oltre al progetto di incentivazione mirato al recupero e all’aumento della nostra produttività, si impegni seriamente per far riacquistare in noi la fiducia nell’impegno in eventuali commesse future.

Un clima di serenità e collaborazione è, infatti, la base per poter raggiungere qualsiasi obiettivo.

Infine manifestiamo la nostra totale solidarietà nei confronti dei colleghi della Selfin, impegnati sulla commessa Pfizer, cui è stato comunicato che il loro distacco era terminato e che torneranno alla loro azienda, col rischio di cassa integrazione.

SLC-CGIL Roma Sud

Comunicato sindacale SLC-CGIL

Non siamo più a scuola!!!! Siamo indignati e arrabbiati nel venire a sapere che da ieri sono ricominciati gli esami di maturità!
L'Azienda, senza aver preventivamente avvisato la RSU, parte con una delle sue iniziative: test tecnici e psico-attitudinali sui dipendenti.
Le modalità sono quanto meno discutibili!
Ci preoccupa l'immediatezza di tale azione. Alimenta cattivi pensieri. Quest'Azienda continua a non comunicare!
Quali finalità hanno tali test?
Se hanno una finalità formativa, perchè non inviare comunicazione aziendale con i dettagli dell'iniziativa?
Invitiamo l'Azienda a rivedere il percorso di formazione che sta attuando. La formazione ed i test di verifica devono essere fatti a gruppi e non singolarmente! I test devono essere anonimi! L'Azienda deve capire che ha di fronte persone mature e responsabili, professionali e corrette! Lavoratrici e lavoratori preparati e competenti!
Chiediamo con forza che l'iniziativa venga immediatamente bloccata!
Il tempo dei compiti in classe è finito, vogliamo tutelare ed onorareil nostro lavoro. VOGLIAMO LAVORARE CON DIGNITA?!
Vi terremo aggiornati sulle prossime azioni.

Segreteria Territoriale SLC-CGIL Roma Sud e suoi delegati

azione RSU Cobas: verifica a sorpresa?!

Verifica a sorpresa?!?
Comdata Care non ci delude mai? Ogni giorno ci riserva qualche sorpresa, peccato che non siano mai gradite e apprezzate dai suoi dipendenti! Ma che importa? E' un'azienda non babbo natale!Non regala lo stipendio, non ci regala premi di risultato non regala Rc, non regala aumenti di ore, ma udite udite ci manda in ferie forzatamente quando gli serve e ora ci somministra dei questionari tecnici senza nessun preavviso.
Se l'azienda ha necessità di verificare la qualità e l'efficienza del lavoro svolto dai suoi dipendenti perché ricorrere ad un test individuale in un aula di formazione dove non è stata fatta prima formazione, senza gli strumenti di lavoro necessari per svolgere il nostro lavoro (jack, ccm, ecc.)?NON SI TRATTA DI UNA SIMULAZIONE. NON SONO TEST DI VERIFICA di apprendimento in seguito a formazione. NON SONO TEST VALUTATIVI.
Ma allora a che servono? L'azienda ha provato a spiegarci le finalità di questo approccio ma continuano ad essere poco chiare. Pertanto non essendoci nessun obbligo del lavoratore di conoscere a memoria delle procedure o informazioni tecniche, non essendoci un percorso formativo immediatamente precedente alla somministrazione del test e non essendo ancora chiare le finalità di questi test, riteniamo che sia anche inutile un approccio simile.
Senza considerare che la situazione in cui sono stati calati i colleghi è assolutamente anomala per la presenza di personale di altre sedi e per l'enorme stress che una tale circostanza può provocare.
In modo assolutamente modesto suggeriamo all'azienda di provare a parlare con i suoi dipendenti attraverso mezzi più idonei a personale adulto e responsabile che negli ultimi mesi è stato sottoposto a cambi di mansione e reparti non sempre condivisi e non sempre accompagnati da adeguata informazione e formazione. Per il clima di serenità auspicato da tutte le parti ci aspettiamo una maggiore chiarezza e una preventiva condivisione di queste iniziative con il personale coinvolto e la RSU.

RSU Cobas Comdata Care

Sopralluogo presso sede Comdatacare di Roma

Buongiorno a tutti,
quanto è successo con i colleghi impegnati sulla commessa Pfizer mi ha impedito fino ad oggi di aggiornarvi su quanto è emerso il 15 gennaio 2009 durante il sopralluogo presso la sede Comdatacare di Roma (via diTor Pagnotta, 84/86) da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione dei Rischi, dell'Addetto ai Servizi Generali e della Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Vi chiedo scusa per il ritardo e per vostra conoscenza vi giro il resoconto che è stato inviato all'azienda il giorno seguente al sopralluogo e a cui oggi stesso ho sollecitato gli interventi concordati il 15 gennaio c.a.
Dal citato sopralluogo è emerso quanto segue:
* la Presenza, in tutti gli ambienti di lavoro, di ANTENNE TERMINALI UMTS.
I dispositivi bianchi attaccati al controsoffitto nei corridoi dell'open space altro non sono che contenitori di terminali antenne UMTS ossia ulteriori sorgenti di campi elettromagnetici.
Allo stato attuale non esiste un'ipotesi scientifica condivisa sui possibili meccanismi attraverso i quali i CEM (campi eletromagnetici) potrebbero determinare l'insorgenza di tumori, ma l'OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità), nel frattempo , raccomanda:
- rigoroso rispetto delle normative di sicurezza nazionale ed internazionale, sviluppate per proteggere qualunque individuo della popolazione;
- consultazione con le autorità locali e con il pubblico circa la localizzazione dei nuovi impianti;
- informazione corretta alla popolazione finalizzata alla messa in atto di semplici misure di protezione.
Nell'interesse di tutti noi, è stato richiesto all'azienda di effettuare urgentemente delle rilevazioni interne ed esterne dei CEM, considerando anche la vicinanza della nostra sede all'antennone che tutti possiamo vedere.
Ad oggi non ho ancora ricevuto risposta dell'azienda in merito.
Sono stati richiesti anche interventi per problematiche più generiche di cui vi informo per correttezza e per le quali purtroppo l'azienda o chi di competenza non ha dato ancora seguito:

* illuminazione artificiale, ridurre la luminosità negli ambientilavorativi;
* sostegni separati per lo schermo o piano regolabile;
* maggiore attenzione al fattore del microclima;
* bagno donne al terzo piano: lavandino centrale otturato, pannello controsoffitto con macchie di umidità;
* Bagno per diversamente abili terzo piano: aspiratore con filtri non funzionante;
* Bagno uomini al terzo piano: aspiratore con filtri non funzionante e pannelli controsoffitto con macchie di umidità.
* Richiesta di frigorifero e lavabo in almeno uno dei locali utilizzati per la consumazione dei pasti;
* Bagno disabili secondo piano (lato credito): sostituzione della griglia nel pannello con le luci e aspiratore con filtri non funzionante;
* Bagno uomini secondo piano (lato credito): aspiratore con filtri non funzionante e pannelli controsoffitto con macchie di umidità e crepe;
* Bagno uomini secondo piano (lato consumer): aspiratore con filtri non funzionante e pannello controsoffitto sollevato;
*Pannelli controsofitto con macchie di umidità al secondo piano lato consumer, in sala sindacale e aula di formazione al terzo piano;
* Pulizia degli UTA (sono i bocchettoni per il riciclo dell'aria);
* Verifica del rispetto di quanto previsto nel capitolato con la ditta di pulizie in quanto è evidente lo stato di sporcizia dei pavimenti e delle postazioni soprattutto al secondo piano oltre alla totale assenza di interventi durante il fine settimana nello specifico il sabato e la domenica.

Grazie e buon lavoro.

RLS Comdata Care Roma

venerdì 23 gennaio 2009

Dal sito http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Crisi-economica-ComData-Cassa-39092.aspx

15/01/2009

CRISI ECONOMICA, COMDATA: CASSA INTEGRAZIONE PER 150 DIPENDENTI

E la crisi economica non conosce affatto sosta: è scattata la cassa integrazione per 150 operatori di ComData, gruppo che opera nel campo delle telecomunicazione, segnatamente alla Spezia nel settore dei Call-center.
Il periodo è lungo: tredici settimane a decorrere dal prossimo lunedì 19 gennaio.
Oggi Cgil Cisl e Uil hanno in programma alle ore 14 un incontro con i vertici di ComData nella sede di Confindustria. Tra le questioni spinose in discussione anche la possibilità che starebbe vagliando l’azienda di un taglio del personale di 40 unità, contratti a termine che potrebbero non essere rinnovati.

COMMESSA PFIZER gestita da ComdataCare Roma aggiornamenti

COMMESSA PFIZER
Roma, 16 gennaio 2009

L'azienda comunica l'intenzione di mandare forzatamente in ferie per10 giorni i dipendenti Comdata Care che da 24 giorni lavoravano sullanuova commessa.
La RSU, informata lo stesso giorno, dichiara ufficialmente eattraverso un comunicato unitario le proprie perplessità sull'adeguatezza e correttezza di una simile scelta e invita formalmente l'azienda ad un immediato incontro per chiarire le cause del ritiro della commessa Pfizer e concordare il rientro dei colleghi sulla commessa Vodafone senza alcuna interruzione.
L'azienda non risponde!!!
Ai dipendenti che non avevano concordato in precedenza ferie o altri permessi e che lunedì mattina si sono presentati in azienda per confermare la disponibilità a garantire la propria prestazione lavorativa, la direzione del personale decide di confermare la dichiarata intenzione consegnando una lettera in cui comunica che i colleghi saranno in ferie obbligatorie.Ciò che ci sorprende è come i giorni necessari per le presunte"esigenze organizzative" siano diventati rapidamente 4!Ciò che non capiamo è come si riesca a parlare di necessità di ridurre l'assenteismo e aumentare la produttività durante le plenarie organizzate il giorno dopo aver mandato dei colleghi, assolutamente in grado di lavorare sulla commessa Vodafone, in ferie. Ciò che non capiamo è come si continui a chiedere di azzerare dei backlog con lavoro straordinario o di dare priorità a un attività piuttosto che ad un'altra perché mancano le risorse per gestirle tutte e poi si mandano in ferie altri colleghi.
Tutto questo è assolutamente inaccettabile!
Ricordiamo che a tutt'oggi l'attività per la Vodafone è l'unica formale attività a cui i dipendenti Comdata Care risultano assegnati.
Chiediamo all'azienda di fare un passo indietro concordando con i dipendenti la possibilità di usufruire su base volontaria di ferie/rol per i giorni utili al loro recupero psicofisico e assicurando al loro rientro mansioni e contratto equivalenti a quelle svolte prima della commessa Pfizer.
Facciamo quindi presente fin d'ora che ci riserviamo di agire in ogni competente sede, a tutela di questi colleghi, nel caso in cui l'azienda decida di adottare provvedimenti diversi da quanto qui richiesto e auspicato.

RSU Cobas Comdata Care Roma

lunedì 19 gennaio 2009

COMMESSA PFIZER gestita da ComdataCare Roma

Dopo soli 24 giorni di esercizio il cliente Pfizer ha deciso di ritirare la commessa dalla nostra sede e di affidarla ad un'altra società del gruppo Comdata SpA con sede a Padova.
I colleghi che hanno partecipato a tale progetto (lo ricordiamo: in fase di start up) hanno sempre assicurato il massimo impegno e disponibilità a cambi turno, straordinari e rimodulazione delle ferie, spesso rimanendo in turno anche 10 o 11 ore al giorno, accettando di lavorare anche il sesto giorno quando e' stato richiesto, ma soprattutto cercando di sopperire il più possibile all'evidente disorganizzazione e mancanza di flussi lavorativi che permettessero di gestire efficacemente il delicato e completamente nuovo lavoro a loro affidato.
Più di una volta diversi colleghi hanno fatto presente sia in colloqui "personali" che in riunioni pubbliche ai responsabili a vari livelli tutte le lacune che impedivano lo svolgimento efficace ed efficiente del lavoro: iniziale sottodimensionamento del personale, mancanza di strumenti tecnici in grado di diminuire i tempi di gestione e ricerca degli ordini, mancanza di flussi chiari e univoci da adottare a seconda dei casi, ecc.
L'azienda aveva risposto:
1) aumentando il personale senza però preoccuparsi di formarlo adeguatamente;
2) promettendo un applicativo in grado di stampare automaticamente i circa 300 fax giornalieri di ordini arrivati via mail, giunto dopo quasi un mese MA CHE NON HA MAI FUNZIONATO;
3) promettendo l'imminente arrivo di un esperto di Comdata capace di analizzare la tipologia di lavoro e di produrre chiari flussi organizzativi e un efficiente sistema di archiviazione degli ordini gestiti per consentire una veloce ricerca degli stessi; ma questa persona non e' MAI ARRIVATA!
E questo solo per fare qualche esempio.
Insomma l'impressione e' che la nostra azienda abbia accettato una commessa che non ha nulla a che fare col mondo delle telecomunicazioni senza aver prima davvero verificato di che tipo di lavoro si trattasse e soprattutto se e come fosse in grado di gestirlo. Riteniamo che tutto questo possa aver determinato una qualità del servizio discutibile e un'elevata percentuale di errore che hanno portato all'annullamento della commessa. L'azienda aveva rassicurato i dipendenti, durante la presentazione del progetto, che era stato preventivato un margine di errore per il periodo iniziale riconducibile alla commessa neonata, all'attività e agli strumenti informatici completamente nuovi. E invece ora, non potendo negare l'evidenza che qualcosa non ha funzionato, a chi pensi che Comdata Care voglia far pagare le conseguenze dell'annullamento? Esatto: ai suoi dipendenti, alla parte più debole e classicamente adatta a svolgere il ruolo del capo espiatorio.
La società che ci promette un clima di serenità e collaborazione decide di comunicare a tutte le persone coinvolte e alla RSU che intende mandare forzatamente in ferie per 10 giorni i nostri colleghi!!!
In questo momento di emergenza per la chiusura dell'anno fiscale di Vodafone, come mai l'azienda non decide di approfittare della disponibilità di queste persone per il raggiungimento di target ambiziosi? Ribadiamo con forza che i colleghi non devono subire alcuna conseguenza per questa scelta del cliente e che non esistono i presupposti per ricorrere ad un provvedimento come quello delle ferie obbligatorie. Pertanto i nostri colleghi che non hanno concordato con l'azienda la pianificazione di ferie o permessi per i prossimi giorni, lunedì mattina saranno in azienda per svolgere come sempre con diligenza e professionalità ' il loro lavoro.
Per queste ragioni chiediamo un immediato incontro con l'azienda sulla vicenda della commessa Pfizer, lunedì mattina, affinché vengano chiarite insieme le cause del ritiro nell'ottica di una doverosa trasparenza.

Comdata Care Roma

giovedì 15 gennaio 2009

COMDATA: CASSA INTEGRAZIONE PER 150 DIPENDENTI

E la crisi economica non conosce affatto sosta: è scattata la cassa integrazione per 150 operatori di ComData, gruppo che opera nel campo delle telecomunicazione, segnatamente alla Spezia nel settore dei Call-center.Il periodo è lungo: tredici settimane a decorrere dal prossimo lunedì 19 gennaio. Oggi Cgil Cisl e Uil hanno in programma alle ore 14 un incontro con i vertici di ComData nella sede di Confindustria. Tra le questioni spinose in discussione anche la possibilità che starebbe vagliando l’azienda di un taglio del personale di 40 unità, contratti a termine che potrebbero non essere rinnovati.