lunedì 14 febbraio 2011

Precari contro Vodafone "Pignorate le scrivanie" di Franca Selvatici

L'azienda ignora una sentenza del giudice del lavoro, si rifiuta di riammettere in servizio due dipendenti, non paga loro gli stipendi né gli arretrati. E i lavoratori si rivolgono nuovamente al tribunale.

Vodafone ignora una sentenza del giudice del lavoro, si rifiuta di riammettere in servizio due dipendenti, non paga loro gli stipendi né gli arretrati. E i lavoratori, assistiti dall'avvocato Andrea Danilo Conte, dopo aver dichiarato più volte la disponibilità a riprendere il servizio e dopo aver chiesto invano alla azienda di dare esecuzione integrale alla sentenza, si sono di nuovo rivolti al tribunale, che ha emesso un decreto ingiuntivo ordinando a Vodafone di pagare gli stipendi.

L'azienda non ha ottemperato e allora i lavoratori, tramite l´ufficiale giudiziario, hanno proceduto al pignoramento nella sede Vodafone di Campi Bisenzio di sette scrivanie, sette poltroncine e sei armadietti, del valore complessivo di circa 4.850 euro, che fra pochi giorni verranno battuti all'asta. La vendita dovrebbe coprire due mesi di stipendio (aprile e maggio 2010). L'avvocato Conte sta preparando gli atti per ottenere le ingiunzioni di pagamento per altre otto mensilità.


"Com'è possibile - si chiede il sindacato Flm Uniti-Cub settore Telecomunicazioni - che una grande azienda come la Vodafone possa arrivare a tanto e non sentire l'obbligo di rispettare le sentenze del tribunale del lavoro italiano, così come vale per qualunque altro cittadino?". La Vodafone fa sapere che "è prossima la discussione della sentenza presso la Corte di Appello di Firenze, occasione per proseguire il dialogo con i lavoratori per verificare una possibile soluzione della controversia".


La posta in gioco è strategica. Al centro della causa, la questione del lavoro precario e dei limiti entro i quali una azienda può ricorrervi. Alberto P., 43 anni, e Pasquale C., 46, erano stati assunti dal call center Vodafone di Ospedaletto (Pisa) una prima volta dal 24 maggio al 31 agosto 2004 e una seconda dal 18 ottobre 2004 al 31 gennaio 2005. La direttiva europea 70 del '99 sul lavoro a tempo determinato, recepita in Italia dal decreto 368 del 2001, impone ai datori di lavoro di esporre le ragioni obiettive che giustificano il ricorso ai contratti a termine, indicando le "specifiche e puntuali esigenze" dell'azienda (per esempio la maggiore attività durante l´estate di un albergo o di una fabbrica di gelati). Nel 2004 nel call center di Ospedaletto erano impiegati circa 600 lavoratori, di cui circa 50 precari, con un continuo turn over. L'assunzione a termine di Pasquale C. e Alberto P. venne giustificata da Vodafone da "fabbisogni di maggiore organico connessi all´incremento di attività di assistenza alla clientela in relazione a promozioni e a nuovi prodotti e servizi previsti dal piano commerciale estate/autunno 2004" (quanto alla prima assunzione) e "autunno/inverno 2004-2005" (quanto alla seconda).


I due vennero assunti con la mansione di "tecnico assistenza al cliente", a tempo pieno. Il loro compito, come quello di circa due terzi del personale sia stabile che precario, consisteva nel rispondere al numero 190 (assistenza e informazioni) e in circa il 30% dei casi nell'eseguire il "rilancio", cioè nel prospettare offerte commerciali. Secondo i lavoratori, non vi furono, durante il loro periodo di lavoro, speciali promozioni di prodotti e nel 2004 un vero e proprio picco di chiamate si verificò per tre settimane.


Nella sentenza depositata il 17 giugno 2008, il giudice del lavoro di Pisa Roberta Santoni Rugiu ha scritto: "Tutti i contratti a termine di Vodafone erano giustificati con la medesima causale di quelli qui impugnati (incrementi dovuti a promozioni), potendosi quindi ipotizzare che il ricorso usuale al tempo determinato per ragioni produttive fosse una scelta di politica del personale non imposta dalla valutazione (preventiva e consuntiva) di picchi produttivi". Ritenendo quindi nulla la clausola dei contratti che giustificava il tempo determinato, il giudice ha dichiarato "l'esistenza fra le parti di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato e il conseguente diritto dei ricorrenti alla rispettiva riammissione in servizio".


La Repubblica.it    08 febbraio 2011






giovedì 10 febbraio 2011

PdR prima parte: c'è davvero da esultare?

Ciao a tutti,

in merito all'incontro svoltosi a Milano il 2 di febbraio non c'e' molto da aggiungere rispetto ai vari comunicati di sigla arrivati ma come RSU vorremmo fare alcune precisazioni anche per portarvi a conoscenza di tutti gli aspetti che hanno ruotato intorno a questo meeting.

Innanzitutto vorremmo sottolineare LO SDEGNO COME LAVORATORI E SOPRATUTTO COME EX LAVORATORI DI VODAFONE dove il pdr non era solo una presa in giro, in merito alla frase presente nel comunicato unitario di cgil,cisl,uil:

"Come Segreterie Nazionali esprimiamo grande soddisfazione per la scommessa vinta dal sindacato e dai lavoratori che hanno creduto nell'accordo del PdR ma riteniamo che questo sia solo un primo passo per incanalarci nella direzione giusta ed uscire da una situazione di stasi che non aveva permesso ad oggi ai lavoratori di percepire il giusto riconoscimento al loro lavoro!"

Siamo contenti per loro se sono soddisfatti delle briciole che sono riusciti a portarci e che già avevamo detto, anche in assemblea, che avremmo preso perchè fu l'azienda stessa, nell'incontro a Milano di settembre praticamente a garantirlo, ma se pensiamo a quello che abbiamo perso ed alla somma di 250 euro che comunque avremmo avuto anche in assenza di un pdr, non possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti.

Quanto alla soddisfazione che i Confederali provano soprattutto, dicono, nei confronti di "chi non ci ha mai creduto", ecco ci teniamo a far presente che NON sono stati attenti. Nessuno di noi hai mai messo in dubbio l'erogazione del PDR, anche di una cifra minima elargita a tale titolo.

ABBIAMO INFATTI SEMPRE RITENUTO E SOSTENUTO CHE AZIENDA E CONFEDERALI
AVESSERO ESTREMAMENTE BISOGNO DI ELARGIRE QUALCOSA AI LAVORATORI per
varie ragioni:

-dare un senso all'accordo sottoscritto in merito;

-provare a restituire qualche credibilta' a un sindacato che da tempo non rappresenta piu' nessuno se non se stesso, a maggior ragione ora che si prospettano tempi duri nei quali a tutti serve che i lavoratori si fidino nuovamente dei sindacati.

Non solo, queste organizzazioni sindacali continuano ad affermare "finti" successi a favore dei lavoratori che possono essere utilizzati contro di noi in altre sedi aggiungendo danno al danno già fatto nel momento in cui hanno firmato la nostra cessione di ramo d'azienda.
Inoltre la mancanza di trasparenza e di possibilita' di verifica sui parametri, il cui raggiungimento determina l'erogazione o meno del PDR, rende di fatto impossibile sapere con certezza come stiano le cose. Questo accordo sul PDR, infatti, per come e' stato scritto, non consente di verificare nulla ed e' l'Azienda che comunica se gli obiettivi sono stati raggiunti o meno. Non a caso e' stato firmato da chi ci crede e cerca di far credere un sacco di cose ai Lavoratori.

SIAMO SDEGNATI INOLTRE PERCHE' I MODI COMPIACIUTI E TRIONFALISTICI CON CUI VIENE CELEBRATO IL CONSEGUIMENTO DI UN PDR CHE PENALIZZA CHI HA PROBLEMI DI SALUTE E CHE HA COMPORTATO UN AGGRAVIO LAVORATIVO PER I DIPENDENTI A CAUSA DELL'INNALZAMENTO DEI TARGET ORARI DELLE VARIE ATTIVITA', E' ASSOLUTAMENTE FUORI LUOGO E INACCETTABILE.

Siamo certi che i Lavoratori siano molto piu' intelligenti di quanto questi loro sedicenti rappresentanti credono e ci auguriamo che in occasione delle prossime assemblee ci sara' una forte presa di posizione da parte di tutti coloro che si sono sentiti presi in giro dalle loro ultime comunicazioni.

Non solo, troviamo gravissima la reinternalizzazione in vodafone del reparto STU come di fatto confermato dall'azienda. Come attivita' oggetto di cessione non può essere assolutamente spostata oltre il perimetro di Comdata Care e se l'azienda con cgil, cisl e uil che continuano ad assecondare, si muoveranno ancora in tal senso, alla fine dei 7 anni la commessa vodafone non esisterà più e le conseguenze di ciò le intuite bene da soli! Perchè nesuna parola sul fatto che ancora non si parla di rinnovo o meno della commessa Vodafone allo
scadere dei 7 anni?

AD OGGI SIAMO NELLA SITUAZIONE IN CUI DA UN LATO CI VIENE ELARGITO UN MISERO PDR (ASSOLUTAMENTE NON ADEGUATO COME RICONOSCIMENTO DEL LAVORO SVOLTO) E DALL'ALTRO VODAFONE DA MESI RIDUCE E SOTTRAE LE ATTIVITà DI COMDATA CARE CONFERMANDO UNA VOLTA DI PIù LO SCARSO VALORE
DELL'ACCORDO DI CESSIONE!

Non leggiamo nel comunicato, invece, quanto detto dall'Azienda durante l'incontro in merito alla trattativa di secondo livello, ovvero che non ci sarà perchè non hanno le possibilità economiche per poterla affrontare (ma l'Azienda non ha voluto neanche sentire le richieste a costo zero).Per carità anche discutere dei turni è importante (ma non attraverso commissioni) ma quello che ci interessa maggiormente pensiamo sia una
seria trattativa volta a migliorare le nostre condizioni sotto tutti i punti di vista, vedi l'aumento dei ticket restaurant, il ripristino dei riposi compensativi ecc.

ESORTIAMO TUTTI VOI A PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE NELLA QUALE CI VENIAMO A TROVARE ED A NON PERDERE DI VISTA L'OBIETTIVO PRIMARIO CHE E' QUELLO DI SANARE IL TORTO SUBITO ATTRAVERSO IL
REINTEGRO IN VODAFONE!

Serena, Monica e Francesca

RSU Comdata Care Roma

UGL telecomunicazioni - COMUNICATO

In data 2 febbraio, presso gli uffici di Assolombarda, si sono incontrati Comdata Care e la Segreteria Nazionale UGL Telecomunicazioni.
L’Azienda ha comunicato gli importi del premio di risultato riferiti al primo semestre che secondo i paramenti porteranno a questa erogazione (busta paga di febbraio) per i livelli 5°al lordo delle eventuali assenze:

Business -398 euro
Consumer -346 euro
Credito -311 euro

E’ stata evidenziata da parte aziendale come le soglie di accesso siano state superate di misura, a fronte di percentuali di assenze, a loro avviso, non fisiologiche.

La delegazione UGL Telecomunicazioni ha sottolineato che rimane da definire in quale modo verrà misurata la soglia della qualità per il personale di Milano, non piùoperante sulle commesse Vodafone. Si preannunciano forse modifiche all’Accordo appena sottoscritto ed, in aggiunta, nuovi strumenti di rilevazione delle qualità?

La scrivente O.S ritiene, in ogni caso, che gli effetti dell’accordo potranno essere valutati solo alle prossime scadenze, quando gli obiettivi da raggiungere saranno quelli reali.

Durante l’incontro, la direzione aziendale ha confermato, rispetto al momento della cessione del ramo di azienda, l’evidente calo dei volumi della commessa Vodafone.

UGL Telecomunicazioni invita pertanto Comdata Care a convocare le OO.SS e le RSU per spiegare la strategia aziendale a fronte della reinternalizzazione delle commesse da parte di Vodafone.

Per quanto concerne il contratto integrativo, ci saremmo aspettati aperture sostanziali da parte dell’azienda, che invece continua a lamentare generiche difficoltà economiche, magari fornendo risposte esaustive sui volumi delle varie commesse.

A nostro avviso sarebbe opportuno aprire un immediato confronto con le OO.SS e le RSU, al fine di individuare percorsi riconducibili ad una reale politica di welfare aziendale, come ad esempio l’introduzione del part-time verticale, che potrebbe contribuire a rasserenare il clima lavorativo e a trovare soluzioni alternative e migliorative che non ricadano necessariamente sui costi aziendali.

Roma 08/02/2011 La Segreteria Nazionale UGL Telecomunicazioni

COMUNICATO SINDACALE - PREMIO DI RISULTATO

Roma, 7 Febbraio 2011

Il 2 febbraio, presso la sede di Assolombarda a Milano, si è svolto l'incontro con l'azienda Comdata Care e il Coordinamento nazionale RSU unitariamente alle Organizzazioni Sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL per la consuntivazione degli obbiettivi del Premio di Risultato sul primo semestre .


L'Azienda ci ha comunicato che nel primo semestre (1 luglio - 31 Dicembre 2010) è stata raggiunta la prima soglia del target con un Ebitda al 40% , una produttività del 5,2% centrata soltanto nell'ultimo bimestre e una qualità raggiunta a livelli massimi nel Business, media nel Cunsumer pari allo zero nel reparto del Credito.

Di fatto i valori economici che verranno erogati sono i seguenti:

V Livello FULL TIME:

Credito: 311 euro

Consumer: 346 euro (commessa Fastweb)

Business: 398 euro.



Come Segreterie Nazionali esprimiamo grande soddisfazione per la scommessa vinta dal sindacato e dai lavoratori che hanno creduto nell'accordo del PdR ma riteniamo che questo sia solo un primo passo per incanalarci nella direzione giusta ed uscire da una situazione di stasi che non aveva permesso ad oggi ai lavoratori di percepire il giusto riconoscimento al loro lavoro!

Di contro però proprio per dare un seguito costruttivo a quanto ottenuto, dobbiamo segnalare che l'azienda precisa che permane ancora un problema legato alle malattie, denunciandone ancora un tasso molto alto che potrebbe impattare sull'Ebitda e sulla produttività.

Come Organizzazioni sindacali abbiamo richiesto che venga convocata in tempi brevi la Commissione Premio di Risultato per istituire i parametri di qualità sulle nuove attività che i colleghi di Comdata Care svolgono quotidianamente (Milano per le commesse energia e Roma per Fastweb) , ma anche per rivedere i parametri di target qualità sul credito che non ci hanno convinto nell'interpretazione dell'azienda.

Per quanto riguarda il secondo livello riteniamo opportuno e necessario migliorare la qualità della vita lavorativa intervenendo sui temi come la turnistica o l'utilizzo del part-time verticale, a tal proposito abbiamo richiesto la costituzione di una Commissione Nazionale Paritetica (un delegato per organizzazione) per trovare le condizioni di un'intesa quadro e successivamente trovare accordi a livello territoriale per permettere di trovare soluzioni che si calino nelle realtà locali.

L'incontro è poi proseguito su altri temi ma di altrettanta importanza:

1) Supporto Tecnico di Ivrea: la delegazione ha richiesto un tavolo triangolare con il Committente Vodafone per chiarire alcuni aspetti del progetto che è stato messo in atto; infatti oggi ci risulta che parte del processo delle chiamate che venivano gestite dal reparto vengano riprese in casa Vodafone. Non siamo rimasti soddisfatti della spiegazione fornita dall'azienda e come Slc- Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil riteniamo necessarie risposte concrete da parte del committente anche con una proiezione futura sulla attuale gestione. Questa richiesta non significa che come sindacato si voglia rimanere ancorati a un modello monocommessa, anzi il nostro auspicio è che sotto il cappello Comdatacare si possa sempre più agevolare l'ingresso di nuove commesse per portare nuova linfa e professionalità per i lavoratori, ma riteniamo doverosa una risposta seria su quanto sta succedendo!

2) Commessa Wind Napoli: L'Azienda ci ha comunicato di aver raggiunto un accordo commerciale di un ulteriore anno sulla commessa garantendo la gestione su tale sito.

3) Festività del 25 aprile coincidente con il lunedì di Pasqua: come OO.SS abbiamo chiesto il rispetto delle norme contrattuali e di legge : tutti i lavoratori devono percepire 1\26 di stipendio mensile per il mancato godimento del giorno festivo della liberazione rimanendo a casa in festività lavorando quella settimana 4 giorni.

Chi invece è chiamato al lavoro dovrà percepire per ogni ora di prestazione lavorativa il compenso di straordinario festivo non la sola maggiorazione e quella settimana lavorerà 5 giorni.

Chi invece è in turno e chiede un permesso parziale o per tutta la giornata non percepirà lo straordinario festivo, ma tutto il resto (1\26) e ovviamente, ma non devono essere tolte ore giorno di ferie.

4) Sito di Padova: visto lo spiacevole evento che domenica scorsa ha visto coinvolti circa 20 colleghi della sede di Padova la richiesta da parte delle delegazione è stata quella di riconoscere le effettive 8 ore di attività lavorativa perché non si può far pagare al lavoratore un'inefficienza tutta aziendale.


Le segreterie Nazionali Slc-cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil