venerdì 29 febbraio 2008

QUANTO CE DATE??

Oggi è apparsa in bacheca la procedura per dare le dimissioni.

Tra lo stupore e lo scuotimento di testa generale una riflessione è stata comune a molti: la prima procedura ufficiale messa per iscritto da quando siamo qui!!!

Un bel passo avanti...

Modifica 2112 cc

Giorgio Zanutto ci informa che è stata pubblicata la lista aggiornata delle sottoscrizioni a sostegno della modifica dell'art.2112 (Cessione di ramo d'azienda).

In sintesi la proposta di legge n.2261 prevede il consenso del singolo lavoratore per poter essere ceduto.

QUI trovate la pagina contenente le firme e altri articoli sull'argomento.

giovedì 28 febbraio 2008

Riflessioni...

Non ho bene la percezione di quello che sta succedendo tra gli esternalizzati degli altri centri ma qui non c’e’ nulla che mi piace. E non parlo dell’azienda perché ne ho la nausea e il post non avrebbe fine.

Parlo di noi, vittime di questa assurda vicenda.

Noto un lassismo terrificante, ormai si sputa veleno ma 2 secondi dopo si fanno spallucce. Sembra tutto passato, ci siamo davvero già rassegnati?

L’azienda è davvero riuscita a passare il messaggio che voleva, e che cioè i forti sono loro e ora bisogna prendere quello che abbiamo che sennò è peggio?

Eppure la rabbia c’è, si sente, si tocca, si respira nei corridoi, si legge negli occhi di tutti. Ma non si fa nulla, si sta in attesa di non si sa bene che cosa.

Ragazzi, io una cosa voglio dire, voglio gridare.

NON E’ FINITA QUI

Le notizie delle cause vinte dai lavoratori (simili alle nostre) si susseguono al ritmo medio di una a settimana.

NON E’ FINITA QUI

Per carità, non arrendiamoci, non arrendetevi.

Continuiamo ad urlare la nostra indignazione ai media, c’è chi lo sta facendo e ogni tanto qualche pallina va in buca ma lo dico a tutti: lo scandalo permesso dalla legge 30 e dal 2112 cc DEVE continuare ad essere denunciato.

Lo dobbiamo a noi e ai nostri figli.

mercoledì 27 febbraio 2008

Roma, 5 marzo ore 21.00 Viale Manzoni 55

LORO CI CAMBIANO AZIENDA E NOI GLI CAMBIAMO SINDACATO!!!!!

· Dopo lo SCANDALOSO comportamento tenuto da CGIL CISL e UIL in occasione della recente e drammatica Cessione di Ramo d’Azienda da parte di Vodafone verso Comdata, che NEI FATTI si e’ tradotto nell’evitare accuratamente ogni azione che potesse opporsi EFFICACEMENTE a tale decisione aziendale, e che ha portato ad un accordo con l’azienda che garantisce il mantenimento delle condizioni di provenienza e del posto di lavoro negli anni, SOLO NELLA FORMA E NON NELLA SOSTANZA (e gia’ ce ne stiamo accorgendo sulla nostra pelle a soli 4 mesi di distanza!!!!)

· Dopo l’ARROGANTE e INACCETTABILE risposta data dalla CGIL nella scorsa assemblea sindacale riguardo alla LEGITTIMA e GIUSTIFICATA richiesta della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori ceduti di arrivare all’elezione anticipata della Rsu che ci rappresenta, richiesta che e’ stata DI FATTO IGNORATA (alla faccia della “natura democratica” che la CGIL sostiene di avere a pag. 1 del proprio Statuto!!!!!)
e’ evidente l’impossibilita’ di continuare a delegare ai sindacati confederali la nostra rappresentanza. Una rappresentanza e’ realmente tale se chi rappresenta si fa carico e non si sostituisce alla volonta’ di chi e’ rappresentato. Un’analisi un po’ piu’ maliziosa dei recenti fatti potrebbe addirittura far nascere il sospetto che l’Azienda ritrovi nelle confederazioni un alleato piu’ che un oppositore!!!!
E noi lavoratrici e lavoratori che abbiamo drammaticamente bisogno di una REALE rappresentanza?

NOI CAMBIAMO SINDACATO!!!!!

IL “COMITATO COBAS COMDATA CARE ROMA” (C4 ROMA)
e’ nato su iniziativa di colleghe e colleghi che non si sentono piu’ rappresentati dalle confederazioni, con il proposito di affrontare lo stato di permanente emergenza ed incertezza legato alla recente esternalizzazione di 914 dipendenti Vodafone e alla loro condizione di precarieta’ attraverso UN DIALOGO COSTRUTTIVO tra i Lavoratori, l’Azienda ed i Sindacati.
Il C4 Roma intende perseguire esclusivamente il bene comune delle Lavoratrici e dei Lavoratori e nell’esercizio delle sue funzioni RESTA ESTRANEO A QUALUNQUE INFLUENZA DI CARATTERE PARTITICO, RELIGIOSO O DETTATA DA INTERESSI PERSONALI.

Se sei d’accordo con quanto hai letto, se vuoi saperne di piu’ o se anche vuoi darci la tua opinione partecipa al prossimo incontro APERTO A TUTTI di

MERCOLEDI’ 5 MARZO ORE 21.00 IN VIALE MANZONI 55

NON POSSIAMO PIU’ PERMETTERCI DI NON VEDERE E DI NON CAPIRE! VIENI A CONOSCERCI, VIENI A VEDERE CON I TUOI OCCHI E A VALUTARE CON LA TUA TESTA!!!!!!

COMITATO COBAS COMDATA CARE ROMA



QUALCHE RISPOSTA…

· CHI SONO I COBAS?

In estrema sintesi, i COBAS (Comitati di Base) nascono ufficialmente nel 1986 in ambiente scolastico. I lavoratori della scuola, di fronte alle sempre piu’ difficili condizioni di lavoro e al sempre piu’ evidente decadimento delle confederazioni sindacali, costituiscono un’organizzazione sindacale autonoma che introduce una grande novita’: far diventare protagonista LA BASE (le lavoratrici e i lavoratori destinatari degli accordi sindacali) nelle trattative e nella rappresentanza, senza alcun filtro estraneo alla BASE stessa. Di conseguenza non esistono posizioni gerarchiche interne a cui ci si debba uniformare e non ci sono dictat a cui obbedire calati dal “vertice”….a dire il vero non c’e’ alcun vertice perche’ c’e’ SOLO LA BASE!
Nel corso di questi anni tanti lavoratori di altri settori hanno deciso di costituirsi in Cobas, mantenendo sempre il medesimo approccio e spirito, distinguendosi per la forte e decisa difesa della propria autonomia da qualsivoglia influenza partitica, religiosa, economica e di ogni altro tipo.….Insomma…..I COBAS SIAMO NOI LAVORATRICI E LAVORATORI!!!!!

· E’ VERO CHE I COBAS HANNO MENO POTERE DELLE CONFEDERAZIONI?

I Cobas non hanno legami con sistemi di potere economici e/o partitici o di qualsiasi altro tipo, quindi rendono conto del proprio operato esclusivamente ai lavoratori!
Le risorse economiche che provengono dagli aderenti permettono di avere una sede e strumenti a disposizione dei lavoratori (computer, avvocati, testi circa varie materie del lavoro). Persone di buona volonta’ DOPO IL PROPRIO LAVORO si mettono a disposizione per fare corsi di formazione su materie importanti (Legge 626, busta paga, ecc) o per aiutare le Rsu, per fare qualche esempio.
In merito alla TITOLARITA’, i Cobas sono un soggetto sindacale vero e proprio alla stregua di un sindacato confederale. Le Rsu Cobas hanno l’identica valenza di quelle Cgil, Cisl o Uil e l’azienda ha l’obbligo di convocarle ad ogni tavolo di trattativa. Non c’e’ invece tale obbligo verso il rappresentante esterno Cobas in quanto è previsto solo in favore dei sindacati firmatari di contratto. Può accadere quindi che al tavolo della trattativa non sia presente un rappresentante esterno dei Cobas, mentre c’e’ quello Cgil o Cisl ma, riteniamo che nessuno possa rappresentare le istanze dei dipendenti meglio di un dipendente stesso che vive su di se’ le problematiche (la BASE appunto!!!) A scanso di equivoci chiariamo che le Rsu Cobas hanno pieno potere di discussione e di firma su ogni argomento d’inerenza sindacale! Per concludere, e’ evidente che il VERO potere di contrattazione ad un’organizzazione sindacale lo da’ solo il consenso dei lavoratori! Ecco perche’ spesso nell’esperienza concreta COBAS HA PIU’ POTERE DEI SINDACATI CONFEDERALI!!!

· E’ VERO CHE I COBAS SONO TENDENZIALMENTE ESTREMISTI?

Grazie ai Media si tende a ritenere i Cobas come estremisti, contestatori ribelli, semianarchici, che utilizzano solo metodi duri per le proprie rivendicazioni…. SI TRATTA DI UNA MISTIFICAZIONE!!!!
Nonostante le azioni di palese disinformazione (ad es. in occasione della vertenza sulle Quote Latte è stato utilizzato dai mass-media il termine “cobaslatte” per identificare una lotta che non è stata intrapresa dai Cobas), la storia dei Cobas e’ fatta di normali azioni in cui sono stati utilizzati SEMPRE gli usuali strumenti dell’attivita’ sindacale e che si sono sempre sviluppate nel rispetto dei limiti di civilta’ e legalita’.
In ogni caso, non essendoci linee guida esterne da seguire, SE MAI SAREMO ESTREMISTI SARA’ SOLO PERCHE’ AVREMO DECISO TUTTI INSIEME DI ESSERLO!

martedì 26 febbraio 2008

C4 Roma

E' stato costituito il COMITATO COBAS COMDATA CARE ROMA (C4 Roma)

Ne siamo contente e ne abbiamo molta fiducia.

Sappiamo che il loro non sarà un lavoro semplice ma ne fanno parte persone in gamba alle quali offriamo sin da ora il massimo sostegno e, qualora ne avessero bisogno, anche l'aiuto delle pagine di questo blog.

Di seguito l'atto costitutivo.

Costituzione di Comitato

La finalità della costituzione del comitato è determinata dalla necessità di affrontare lo stato di permanente emergenza ed incertezza legato alla recente esternalizzazione di 914 dipendenti Vodafone e alla lorocondizione di precarietà attraverso un dialogo costruttivo tra i Lavoratori, l’Azienda ed i Sindacati.


1) COSTITUZIONE:

Nell’anno 2008 nel mese di Gennaio il giorno 9, i sottoscrittori del presente atto costituiscono un Comitato denominato “Comitato Cobas Comdata Care Roma” (in seguito C4 Roma).

2) REGOLAMENTO:

1. Il Comitato Cobas Comdata Care Roma (C4 Roma) si costituisce con l’intento di perseguire
esclusivamente il bene comune dei Lavoratori.

2. Nell’esercizio delle proprie funzioni il C4 ROMA resta estraneo a qualunque influenza di carattere politico, religioso o dettata da interessi personali.

3. Le riunioni del C4 ROMA si intendono validamente costituite quando sia presente alle medesime, o fisicamente, oppure a mezzo delega, la maggioranza dei componenti.

4. E’ obbiettivo del gruppo trovare soluzioni unanimemente accettate, qualora questa condizione non dovesse verificarsi, le decisioni all’interno del gruppo saranno prese a maggioranza assoluta dei presenti alle riunioni. In caso di parità si terrà conto della somma dei voti ottenuti dai diversi
schieramenti, e la decisione finale sarà presa in base alla maggiore rappresentatività.

5. Titolare della firma COMITATO COBAS COMDATA CARE ROMA, è la maggioranza del C4 Roma, è fatto salvo il diritto delle minoranze, di esprimere la propria opinione, anche attraverso comunicati, con l’obbligo di firmarsi a proprio nome.

6. Nel confronto con la controparte aziendale, ciascun componente del C4 Roma dovrà sostenere
quanto deciso a maggioranza dal gruppo, fatto salvo il diritto di astenersi.

7. In ogni caso, ciascun componente, potrà prodursi in opera di proselitismo tra i lavoratori affinché i medesimi sostengano la sua tesi (vedi punto 8)

8. Obbligo inderogabile dei componenti del C4 Roma, è di sostenere sempre e comunque le linee
indicate dalla maggioranza dei lavoratori.

9. La RSU è un organismo costituito da rappresentanti dei lavoratori appartenenti a diverse sigle, e decide collegialmente a maggioranza dei suoi componenti. Il C4 ROMA riconosce questa gestione ed ovviamente accetta le decisioni prese a maggioranza RSU anche se diversa da quella presa dalla maggioranza COBAS. Soltanto nel caso in cui detta maggioranza dovesse essere determinata dai voti dei nominati nelle altre strutture sindacali (ovviamente quando le posizioni si stanno palesando e prima della votazione), il C4 ROMA si ritirerà in ristretta per decidere una linea comune che da quel momento tutti i componenti presenti adotteranno. E’ fatto sempre salvo il diritto di astensione.

10. Agli incontri nazionali si proverà a far prendere parte a tutti i componenti, qualora questo non fosse possibile, ci si organizzerà con delle rotazioni che consentano a tutti di fare la stessa esperienza, provando ad abbinare sempre un RSU più esperto con uno più giovane.

11. Il delegato a prender parte alla trattativa sarà scelto mixando i criteri di rappresentatività e
competenza nella materia trattata.

12. Un lavoratore che intenda candidarsi al ruolo di RSU all’interno del C4 ROMA dovrà essere iscritto o iscriversi contestualmente ai COBAS, e sarà soggetto a valutazione da parte del gruppo stesso; la sua candidatura sarà accettata se votata a maggioranza, in una riunione costituita dopo aver messo tutto il gruppo a conoscenza della candidatura, e dell’incontro conseguente. Il candidato ha il diritto di presenziare alla discussione sulla sua candidatura. Se la Candidatura dovesse essere accettata a maggioranza, questa si riterrà definitivamente valida trascorso il termine di 20 gg dalla riunione, tempo utile questo per presentare eventuali eccezioni che possano mettere nuovamente in discussione la scelta. Qualora questa dovesse essere respinta, il Lavoratore potrà ricorrere ad una raccolta di firme tra i lavoratori iscritti COBAS, ed al raggiungimento di almeno 50 firme di questa tipologia la sua candidatura dovrà essere accettata.

13. Qualunque RSU COBAS che dovesse contravvenire ad uno dei succitati punti verrà sottoposto al giudizio del gruppo stesso che deciderà le sanzioni da adottare nei suoi confronti, sino all’espulsione dal gruppo stesso. Qualora il contravvenente dovesse presentare ricorso riguardo alla scelta, della situazione verranno avvisati gli iscritti, all’interno dei quali si dovrà costituire una commissione di 11 lavoratori chiamati ad esprimere un giudizio supremo e scelti su base volontaria. Obbligo di questa commissione sarà quello di acquisire tutte le informazioni utili alla decisione, e di esprimersi a maggioranza solo dopo aver ascoltato entrambe le parti.

Il C4 Roma decide di autofinanziarsi con una quota mensile decisa di volta in volta dalla maggioranza del gruppo stesso e potrà essere dell’importo massimo pari al doppio della trattenuta prevista per gli iscritti ft. Eventuali importi superiori potranno essere decisi solo all’unanimità.

mercoledì 20 febbraio 2008

RIASSUMETE GLI ESTERNALIZZATI

Left, 7-15 febbraio

In pochi anni la Telecom ha ceduto a imprese esterne oltre tremila lavoratori. Alcuni di loro, però, si sono rivolti al giudice e hanno vinto di Manuele Bonaccorsi

Dal 2000 al 2006 Telecom Italia ha realizzato decine di esternalizzazioni, utilizzando con molta solerzia una norma della legge 30 che facilita la cosiddetta “cessione ramo d’azienda”, la vendita di un pezzo della produzione a un’impresa esterna, legata alla prima da un appalto. In questi casi i lavoratori ceduti rischiano di perdere buona parte dei diritti acquisiti. E non raramente il cambiamento del valore del contratto di appalto o la crisi della nuova società porta a procedure di mobilità e licenziamenti.

Nel tentativo di gestire questo processo i sindacati hanno provato a strappare accordi di armonizzazione per limitare la perdita di diritti e stabilità dei “ceduti”. Alcuni dipendenti, però, si sono rifiutati di firmarli e hanno scelto di citare in giudizio Telecom, contestando l’autonomia funzionale del ramo ceduto, ossia la capacità della nuova azienda di stare sul mercato da sola, per la legge condizione necessaria alla vendita.

Molti di questi lavoratori, circa cento su 3000 esternalizzati, hanno vinto la causa. E ora Telecom sarà costretta a riassumerli. E’ il caso di Telepost, un’azienda di proprietà di tnt, pirelli re e comdata, che nel 2004 ha acquisito 257 lavoratori e l’appalto per la corrispondenza commerciale di Telecom.

“In azienda mi occupavo di tutt’altro”, racconta Stefano Torcellan, lavoratore Telepost di Mestre, che la scorsa settimana ha vinto, insieme a 10 colleghi, la propria causa contro Telecom. “Poi, poco prima di cederlo, mi trasferirono nel settore Document management insieme ad altri lavoratori, alcuni dei quali disabili”. Nonostante la ricca cessione (l’appalto ha un valore di oltre 50milioni di euro) la Telecom ha poi sottratto parte della commessa alla Telepost per affidarla ad altre aziende o continuare a gestirla direttamente, costituendo al proprio interno settori simili a quello venduto. Dalla data di cessione ad oggi i 257 lavoratori di Telecom si sono ridotti a 180 e per ben due volte, nel 2006 e nel 2007, l’azienda ha aperto procedure per la mobilità (poi rientrata) per 70 e 40 lavoratori. “Quasi tutti i miei colleghi hanno continuato a lavorare nello stesso ufficio. La Telepost, escluso piccolissime commesse locali, lavora solo per Telecom”, racconta Torcellan. Proprio per questo il giudice gli ha dato ragione: il servizio svolto da Telepost non ha autonomia funzionale, è una forma di “cessione fraudolenta” del ramo d’azienda, che nasconde l’obiettivo di colpire i diritti dei lavoratori.

Alla stessa conclusione era giunto, lo scorso ottobre, il tribunale di Milano che aveva dato ragione a 22 lavoratori lombardi. “Basti pensare – spiega Torcellan , che dopo le sue vicissitudini ha fondato l’Anle, Associazione nazionale lavoratori esternalizzati – che Telepost utilizza la rete aziendale di Telecom. Se un problema tecnico dovesse bloccarla anche noi di tele post rimarremmo con le mani in mano. Altro che autonomia….”. Ma per lui e gli altri esternalizzati di telecom la strada giudiziaria è ancora lunga, e piena di insidie. “Quasi in ogni caso Telecom ha presentato ricorso e spesso per otenere il reintegro è stato necessario procedere penalmente” spiega Torcellan. Ma per lui e gli 800 iscritti della sua associazione la via maestra è un’altra: “Cambiare la legge, dare ai lavoratori il diritto di non accettare la cessione”.

mercoledì 13 febbraio 2008

ERA SOLO L'INIZIO...

Dopo la gioia per la sentenza di pochi giorni fa, oggi la notizia che non vorresti mai leggere.

Michele Verna annuncia una nuova cessione di ramo d’azienda che coinvolge 97 colleghi Vodafone impiegati nella direzione IT Services della sede di Milano affermando che il progetto è parte integrante di un accordo internazionale siglato a novembre 2006.

Il gruppo che acquisisce attività e colleghi è IBM.

martedì 12 febbraio 2008

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

una mail ricevuta oggi da una collega...

Ciao cets,
sono una vostra collega e stanotte ho fatto un incubo e ho pensato di raccontarvelo.Ho sognato di essere esternalizzata. ho sognato tutto quello che è successo, ho rivissuto tutto.ho avuto di nuovo quella terribile notizia, ho scioperato, ho fatto il viaggio a roma per manifestare la nostra paura, ho rivisto tutti i palloncini della piazza. l'ho detto in famiglia, mi sono preoccupata per il futuro, mi sono amareggiata per la mancanza di spazio sui notiziari e sui giornali. sono stata male. poi mi sono svegliata e li c'è stato il problema. ho aperto gli occhi e mi sono detta... ah, è stato un incubo. dopo un secondo ho realizzato che non solo avevo sognato la realtà, ma che questa è addirittura peggiore. ho avuto una mattinata terrificante, questo pseudo sogno mi ha sconvolta.
il mio analista mi ha detto più volte che ancora non avevo realizzato quello che era successo e che stava succedendo ma solo oggi ho capito cosa volesse dire. oggi non andrò a lavorare, non ci riesco, sono in trance. ma che ci hanno fatto?
Vodafone, me la pagherai.

*** Commentino personale... anche la mia analista mi ha detto che non ho elaborato questa cessione... devo aspettarmi anche io un sogno di questo tipo??? ***

domenica 10 febbraio 2008

OTTIME, OTTIMISSIME NOTIZIE !!!! :)))

Con grande piacere informo della vittoria di Stefano Torcellan, presidente dell'ANLE, che ha ottenuto oggi insieme ai suoi colleghi, nella causa contro la cessione ramo d'azienda di Telepost.

Grazie Stefano, complimenti ragazzi, queste sentenze danno forza a tutti noi.

Il dispositivo su www.ilvascellofantasma.it

mercoledì 6 febbraio 2008

Resoconto della seconda assemblea nazionale dei Lavoratori del settore TLC

Si è svolta a Roma, il giorno 2 febbraio, la seconda assemblea nazionale dei lavoratori e delegati del settore TLC. Innanzi tutto si è deciso di dare un nome a questo gruppo di lavoro che, si auspica, possa divenire un punto di riferimento per tutti quei lavoratori insoddisfatti delle scelte di forte precarizzazione che le aziende stanno mettendo in atto nel settore delle Telecomunicazioni. Il nome assunto è:”RETE OCCUPATA – coordinamento nazionale TLC”. Questo coordinamento si compone di singole lavoratrici e lavoratori e, per ora, di persone provenienti da diverse realtà sindacali delle TLC, tra le quali, Cobas, Cub, Snater, Rete 28 aprile nella CGIL.


La necessità di realizzare un coordinamento di persone che, senza pregiudizi, affronti le problematiche che il nostro settore sta attraversando, deriva dal fatto che le parziali conclusioni delle vertenze che negli ultimi mesi hanno coinvolto, TELECOM, TIM, WIND, VODAFONE, H3G, e di conseguenza i concessionari delle suddette società, il gruppo ALMAVIVA (Atesia-Cos), E-CARE, COMDATA, solo per citare le più importanti, hanno avuto un esito assolutamente insoddisfacente per tutti i lavoratori. Non solo, i “rumors” sul futuro sono identici al passato. Voci molto accreditate danno per già chiuso un accordo tra VODAFONE e la società DES per la cessione di un’altra buona fetta di lavoro e molto probabilmente anche di lavoratrici e lavoratori, mentre il dipartimento Rete non è più sotto la direzione di Vodafone Italia essendo passato sotto il controllo di Vodafone Groupe. In WIND invece, nonostante la chiusura di un accordo sindacale nazionale nel quale si comprende il trasferimento di 240 lavoratori da Milano a Roma, gli stessi sono ancora in lotta per la difesa del loro posto di lavoro, ma anche nelle altre società il futuro segna “tempesta”.

Abbiamo pertanto deciso di effettuare entro la fine di febbraio, assemblee cittadine, in tutti quei luoghi dove sono presenti le più importanti realtà lavorative delle TLC. L’obiettivo è quello di poter attivare una discussione tra i vari lavoratori delle varie aziende, per condividere le diverse problematiche che ognuno ha nella propria società e cercare di trovare una comune strategia per affrontarle. Il percorso, ovviamente, prevederà una seconda fase entro la metà di marzo, con l’indizione di una assemblea nazionale, dove rappresentanti delle varie città, possano condividere ed arrivare ad una sintesi sulle linee guida che il movimento si darà.

Nei prossimi giorni saranno fornite tutte le indicazioni relative alle assemblee cittadine, alle quali invitiamo tutti i lavoratori interessati. L’importanza di una ampia partecipazione è fondamentale per provare a ripristinare una condizione dignitosa di lavoro lì dove è stata stravolta, per far fronte ai nuovi attacchi che le aziende hanno già o stanno già predisponendo nei confronti dei Lavoratori e per tentare di invertire quella tendenza che porta ad un uso del lavoro stabile sempre più come eccezione. Infine, si vuole anche iniziare un percorso che spinga il Legislatore a cambiare radicalmente quelle leggi volte solo a garantire alle aziende sempre più libertà di gestione sulla vita delle persone, assoggettandole alla logica del cinico lucro che va ben oltre i normali principi della sana gestione aziendale.



RETE OCCUPATA
Coordinamento Nazionale TLC

sabato 2 febbraio 2008

Meglio tardi che mai...

Oggi, 2 febbraio al X municipio alle ore 10:00
Seconda assemblea di settore.

CLAMOROSO DIETROFRONT

La notizia è di qualche giorno fa, purtroppo però in questi giorni non riesco ad aggiornare il blog con frequenza giornaliera, perdonatemi.
Dicevamo, è di qualche giorno fa ma vale comunque la pena darne rilievo...
In breve, accenture era pronta a rilevare SSC, a leggere la storia di questa cessione sembra di ripercorrere la nostra... ebbene, il 24 gennaio arriva la notizia bomba. SSC non si vende più, grazie anche e forse soprattutto alla mobilitazione dei lavoratori SUPPORTATI AL 100 PER CENTO DALLE LORO OO.SS.
Maggiori dettagli sul loro blog