martedì 28 luglio 2009

Ennesima prepotenza aziendale: licenziata una collega di Comdata Care a Roma!

Il Collettivo Lavoratori Comdata - FLMUniti-CUB esprime massima solidarietà alla collega di Comdata Care Debora Damiani e alla Confederazione Cobas per questo ennesimo atto di prevaricazione ed arroganza dei vertici Comdata.

Questa collega è stata licenziata perchè, a sua insaputa, la sua password è stata utilizzata per attivare delle promozioni. E' stata fatta pagare a una collega impegnata sindacalmente - guarda caso - le falle aziendali in termini di sicurezza informatica (alla faccia del codice etico!).

Falle che noi a Torino conosciamo molto bene, visto che Citrix è la normale interfaccia che viene utilizzata sulla commessa più importante, ossia ENI. Una unica password di rete per entrare in tutti i pc, login e password di Citrix che, alla fine di un contratto a tempo determinato, vengono riciclate e affibbiate ad altri colleghi, oppure utilizzate per le emergenze, tanto che poi, quando questi colleghi - magari in stop & go - rientrano possono ritrovarsi contratti attivati o cessati da altri, ma con le proprie utenze... un sistema di sicurezza da azienda delle banane!

Ma d'altronde, non sono queste le preoccupazioni del nostro amministratore delegato, impegnato, oltre che a sedersi nei "salotti che contano" di Asstel, a piagnucolare su presunte "crisi" ancora non dimostrate. Il tutto per procrastinare "sine die" contratti precari e salari da fame, cassa integrazione e tagli al personale, nel mentre allegramente investe con due soldi in Romania e Bulgaria, dove molte commesse Comdata stanno andando a finire.

Il tutto sulle pelle di operatori e operatrici che devono anche subire l'arroganza e i metodi da caserma di capi del personale "sceriffi", protagonisti di telefonate a chi è in mutua (bellamente avvertito del fatto che "è meglio ritornare al lavoro"), convocazioni in ufficio sullo stesso tema (con proposte ai limiti della legalità su possibili iscrizioni alle "categorie protette"), "passeggiate" fra le position per vedere chi ha un libro o un telefono poggiato sul tavolo, contestazioni disciplinari fantasma ("lei è stato/a visto/a fare questo o quello...", non si sa bene da chi), e molto altro...Ricordando a lorsignori dirigenti aziendali che quando si tira troppo la corda, poi si spezza, ci mettiamo subito a disposizione delle colleghe e dei colleghi di Comdata Care per tutte le azioni di solidarietà necessarie fino al giusto reintegro di Debora.

Collettivo Lavoratori Comdata - FLMUniti-CUB Torino

lunedì 27 luglio 2009

DEBORA DAMIANI - LICENZIATA INGIUSTAMENTE

*Licenziata INGIUSTAMENTE*
* donna di 41 anni, madre, moglie *
*impegnata sindacalmente con i Cobas.*

DEBORA DAMIANI, dopo ben 14 anni di servizio per una società - Vodafone -che non si è fatta scrupoli a vendere la sua professionalità ma soprattutto la sua vita ad un'azienda - Comdata Care - creata appositamente per distruggere gradualmente tutte le certezze dei dipendenti che apparentemente ha acquistato insieme ad un presunto ramo d'azienda (che ancora oggi dimostra di non avere nessuna autonomia) E’ STATA LICENZIATA INGIUSTAMENTE.
PERCHÉ Debora è stata licenziata?
La sua password, A SUA INSAPUTA, è stata utilizzata per attivare delle promozioni.
Debora è stata quindi licenziata per non aver denunciato prima le inefficienze di Comdata Care in materia di sicurezza dei sistemi utilizzati per svolgere il proprio lavoro e per non averla obbligata a predisporre dei sistemi informatici più sicuri!
Quale colpa ha Debora se per avviare una qualsiasi macchina presente in azienda è stata predisposta una password uguale per tutti?
Quale colpa ha Debora se per avviare qualsiasi applicativo necessario a svolgere il suo lavoro deve collegarsi ad un server di Vodafone che è l'unica ad identificarla come utente abilitato a compiere tali operazioni?
Quale colpa ha Debora se solo oggi scopriamo che Roma è l'unica sede ComdataCare che usa Citrix, una specifica interfaccia per lavorare sui sistemi Vodafone?
Esiste un sistema di identificazione alle macchine di Comdata Care?
MA SOPRATTUTTO: esiste un'analisi fatta da Comdata Care per dimostrare l'estraneità di Debora ai fatti segnalati da Vodafone? Possibile sia sufficiente un resoconto di Vodafone per sbattere fuori unapersona che solo pochi anni fa era stata premiata economicamente dalla stessa Vodafone per la sua diligenza? Siamo o non siamo dipendenti Comdata Care? E' sufficiente bloccare il computer quando ci allontaniamo dalla nostra postazione? O è necessario chiudere tutte le applicazioni per salvaguardare la nostra password?
A Debora e a nessuno di noi è stato detto nulla in proposito!
PERCHE’?
O forse la verità è un'altra e le colpe di Debora sono di essersi resa disponibile a testimoniare per un altro collega che era stato ingiustamente licenziato, di aver scelto di partecipare attivamente alla nascita di un sindacato che per questa azienda non rientra negli schemi convenzionali, di essersi candidata nella lista Cobas per le elezioni della nuova Rsu?
Noi nutriamo molti dubbi sulla correttezza di Comdata Care, Comdata esoprattutto Vodafone, artefice principale del nostro destino, ma su Debora NO!
COSA STA SUCCEDENDO? COSA È SUCCESSO ESATTAMENTE 2 ANNI FA?
Molti di voi lo ricorderanno sicuramente - ma è bene ricordare all'opinione pubblica - quello che fin da subito 914 persone hanno temuto stesse per accadere e che oggi si sta concretizzando:

CESSIONE DI RAMO PER MASCHERARE LICENZIAMENTI DI PERSONALE!

Non si è trattato di una cessione di ramo d'azienda: Vodafone non era in crisi, il ramo d'azienda non era preesistente, il personale addetto non aveva uno specifico know how e i sindacati confederali che hanno assistito allo scempio si sono arrogati il diritto di firmare un accordo di cessione fasullo e senza alcun mandato dei lavoratori.
ECCO COSA E’ CAMBIATO: dopo quell'accordo Comdata Spa è stata sindacalizzata e prima ancora di intervenire sulle garanzie dei lavoratori è stato firmato un accordo per garantire un monte di 4000 ORE DI PERMESSI SINDACALI per le segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL!Dopo solo 18 mesi dall'operazione FIORENZO CODOGNOTTO, amministratore delegato della holding che controlla Comdata Care, guadagna una POLTRONCINA all'ASSTEL. Cosa sicuramente irrilevante se non fosse che nei 20 anni di attività che aveva alle spalle non era riuscito forse neanche ad entrare all'ASSTEL…
VODAFONE... cara Vodafone... e tu cosa hai guadagnato in tutto questo?
Continui a vendere la tua immagine di società perfetta, a collezionare “bollini rosa” per il buon trattamento riservato alle tue donne, a fare profitti con il lavoro di quelle persone che hai affidato ad un altro padrone perché se ne liberasse senza coinvolgerti e senza che le tue manine si macchiassero.
PIETRO GUINDANI, all'epoca dei fatti amministratore delegato di Vodafone,dove sta? Ha rassicurato i suoi dipendenti sull'affidabilità di questo partner commerciale e come carne da macello ci ha ceduto ad una società che, non riuscendo a sollevarsi, ci tratta come zavorre.
Siamo certi che in sede di giudizio questa storia si risolverà a favore della collega ma non siamo disposti a far finta che non sia successo niente e ci batteremo fino in fondo per ottenere il suo reintegro.
AIUTACI ANCHE TU A DENUNCIARE QUANTO E’ SUCCESSO A DEBORA E QUELLO CHE ALTRI HANNO DECISO PER IL NOSTRO FUTURO!
Fai girare questa mail e inviala anche ai seguenti indirizzi:
presidenza.repubblica@quirinale.it
redazione@ilmanifesto.it
larepubblica@repubblica.it
rubrica.lettere@repubblica.it
lettere@unità.it lettere@unit%C3A0.it
lettere@lastampa.it
messaggeroprioritaria@ilmessaggero.it
lettere@corriere.it

*Coordinamento nazionale Cobas Comdata Care** *

giovedì 16 luglio 2009

APPELLO

Sarebbe utile a tutti poter condividere copia dell'accordo sottoscritto in questi giorni (vedi post precedente).
Se qualcuno riesce ad averlo, può inviarcelo via mail?
Grazie!

mercoledì 15 luglio 2009

MUMBLE MUMBLE...

Riportiamo la notizia (mi piacerebbe leggere i dettagli di questo accordo....)


Roma, 14 lug. - (Adnkronos) -

Un accordo a tutela dei livelli occupazionali da parte di Comdata e' stato siglato, dopo una lunga vertenza, dalle Segreterie Nazionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. Ne da' notizia la Slc Cgil in una nota che ricorda come il gruppo Comdata e' una azienda leader nelle attivita' di call center con oltre 4000 dipendenti.
''L'accordo rappresenta un portante successo di tutte le parti. Dei lavoratori che - spiega Alessandro Genovesi, segretario nazionale del sindacato della Cgil - hanno sostenuto il sindacato con la lotta e dell'azienda che ha dimostrato senso di responsabilita'.

In particolare sono rientrati gli oltre mille esuberi dichiarati e tutti i siti (la proprieta' aveva deciso di chiudere il centro di La Spezia) rimaranno operativi con una piu' razionale distribuzione delle attivita'. Questo garantira' tanto il sito ligure che quello sardo, oltre che tutti gli altri siti di Milano, in Piemonte e in Puglia''.
L'accordo prevede un periodo di cassa integrazione in alcune realta' dell'azienda in attesa di ridislocare le attivita'. In piu' l'accordo si fa garante dei lavoratori a termine che, per anzianita', avevano gia' nel 2008 maturato il diritto alla stabilizzazione e si riconosce il diritto di precedenza per gli altri in caso di ripresa o picchi produttivi.

''Con l'accordo e con i relativi interventi previsti le parti hanno concordato soprattutto - e questa e' una buona notizia per l'intero settore - di non dover piu' intervenire per almeno due anni sui livelli occupazionali (ovviamente fatti salvi eventi eccezionali esterni). Di fatto una vera e propria moratoria sui licenziamenti. Sperando che nel 2010 vi siano segnali di ripresa'', conclude il sindacalista.

lunedì 6 luglio 2009

COMDATA CARE ROMA

Vi ricordiamo che nei giorni:

7 luglio 2009 dalle 10 alle 18
8 luglio 2009 dalle 9 alle 16

si terranno presso i locali di Comdata Care Roma le elezioni sindacali per la nuova Rsu.

QUALCHE CONSIDERAZIONE PERSONALE

Il motivo principale per cui questo blog è ancora attivo è perché riteniamo non esserci, in Comdata, validi strumenti di comunicazione.

Questo è quindi uno spazio dedicato a noi, dove con la vostra collaborazione e il vostro aiuto (grazie anche alle email che ci inviate) cerchiamo di fare il punto della triste situazione.

Poi leggo i commenti tipo quelli del post precedente e mi chiedo… è questa la comunicazione che vorrei qui dentro? Certamente no.

Non cancellerò tali commenti, non vedo motivazioni serie per farlo, facciamo finta che sia stato uno scambio di opinioni…. Però vi chiedo in futuro di essere costruttivi nell’esprimere i vostri pensieri. La cosiddetta guerra tra poveri non giova proprio a nessuno….

E un’altra cosa che vi chiedo è di fare attenzione alle info che fornite nei commenti: i falsi allarmismi non aiutano. Citate le fonti di quello che dichiarate se possibile, o altrimenti sottolineate che si tratta di voci di corridoio e che come tali vanno prese.

Grazie per la collaborazione, ci dispiacerebbe dover attuare una moderazione più forte dei commenti, sarebbe una sconfitta per tutti.

giovedì 2 luglio 2009

COMUNICATO SINDACALE SLC CGIL

SLC CGIL ROMA E LAZIO HA DECISO DI NON PRESENTARE UNA PROPRIA LISTA ALLE ELEZIONI DELLE RSU DI COMDATA CARE.

L’ELEZIONE DELLE RSU ATTRAVERSO IL VOTO SEGRETO DI TUTTE LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI PRESENTI IN AZIENDA E’ STATA UNA PROPOSTA ED UNA VITTORIA DELLA CGIL OTTENUTA NEL 1993 DOPO ANNI DI LUNGHE BATTAGLIE CONDOTTE NELLE FABBICHE DALLE NOSTRE COMPAGNE E DAI NOSTRI COMPAGNI PER CONSENTIRE A TUTTI DI VOTARE I PROPRI RAPPRESENTANTI SINDACALI.

LA SCELTA IN COMDATA CARE E’ STATA DUNQUE PER NOI DIFFICILE E DOLOROSA MA ABBIAMO DOVUTO PRENDERE ATTO DELLA SITUAZIONE REALE PRESENTE IN AZIENDA E L’IMPOSSIBILITA’ DI PROSEGUIRE L’ESPERIENZA RSU AVVIATA CIRCA DUE ANNI FA.

A MARZO CI E’ STATO IMPEDITO DI SPIEGARE IN ASSEMBLEA IL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE, UN ACCORDO FIRMATO DA UGL CISL E UIL CHE PEGGIORA LE CONDIZIONI ECONOMICHE E NORMATIVE DI TUTTI I LAVORATORI ITALIANI; IN QUEI GIORNI IN TUTTE LE AZIENDE ITALIANE, ANCHE IN QUELLE TRAVOLTE DALLA CRISI E DAI LICENZIAMENTI, SI SONO FATTE LE ASSEMBLEE CGIL E SI E’ VOTATO; MENTRE CIO’ NON E’ STATO POSSIBILE IN COMDATA CARE, IMPEDENDO ANCHE A CHI VOLEVA ASCOLTARE E VOTARE DI POTERLO FARE.
INOLTRE, NEI GIORNI SUCCESSIVI LA RSU SLC CGIL HA RICEVUTO MAIL CON INSULTI ED IGNOBILI GIUDIZI PERSONALI.

A QUESTO PUNTO, E’ EVIDENTE CHE IN GIOCO NON E’ PIU’ UN ACCORDO, MA IL CONCETTO STESSO DI DEMOCRAZIA NEI POSTI DI LAVORO ED IL DIRITTO DEI SINGOLI INDIVIDUI AD INFORMARSI ED ESPRIMERSI ANCHE SE MINORANZA.

SU QUESTO NON SI PUO’ MEDIARE, SENZA SE E SENZA MA.

PER QUESTO FACCIAMO UN PASSO INDIETRO, CI FERMIAMO, NELLA SPERANZA CHE QUANDO DEMOCRAZIA, TOLLERANZA, DIRITTO AL DISSENSO ED A MANIFESTARE LIBERAMENTE LE PROPRIE IDEE TORNERANNO IN CAMPO POTREMO FARE TUTTI INSIEME DUE PASSI IN AVANTI.


ROMA 1.7.2009

SLC CGIL ROMA E LAZIO