Roma, 2 Dicembre 2010
Il 29 novembre 2010, presso la sede di Assolombarda a Milano, si è svolto l'incontro con l'azienda Comdata Care e il Coordinamento nazionale RSU unitariamente alle Organizzazioni Sindacali SLC-CGIL. FISTEL-CISL e UILCOM-UIL, in merito alla nostra richiesta di definizione del perimetro aziendale.
La delegazione Sindacale unitaria si è dichiarata favorevole all'acquisizione di nuove commesse per evitare i rischi occupazionali legati alle società outsourcing monocommesse, ma ha espresso forte perplessità di fronte alla completa mancanza di attività Vodafone sul sito di Milano, richiedendo inoltre che continuino ad essere acquisite nuove commesse come avvenuto anche a Roma sulla Commessa Fastweb.
Inoltre si è illustrato il disagio comportato ai lavoratori con tale scelta, disagio al quale si è chiesto di porre rimedio almeno con il raggruppamento in una unica parte dello stabile di tutti i lavoratori Comdata Care.
Si è richiesta una rassicurazione in merito alla durata delle commesse in essere, e la ripresa di una trattativa di secondo livello nazionale.
L'azienda ha illustrato le scelte di razionalizzazione e abbattimento dei costi svolte in questo periodo. Confermando l'attuale perimetro aziendale e specializzazione dei vari siti, si è detta disponibile all'apertura di un tavolo territoriale atto a risolvere la questione logistica dei lavoratori di Milano.
Si è fissata la data per la ripresa della trattativa nazionale al 12/01/2011
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
Ragazzi siamo ai titoli di coda dobbiamo renderci conto che Comdata ha deciso di chiudere quasi tutte le sedi in Italia e nessuno ha avuto il coraggio di gridare lo scandalo anzi tutti a dire siete terroristi voi che dite queste cose a quelli che avevano il coraggio di parlare, siamo tutti delusi perchè ancora una volta noi lavoratori l'abbiamo presa nel culo e nessuno ha mosso un dito per impedire alle aziende di fare le cose a loro piacimento!!!
Le voci che parlavano di chiusura della maggioranza dei siti Comdata in Italia si sono confermate vere e dopo Milano le prossime sedi a chiudere saranno La Spezia, Olbia e Asti con licenziamenti incentivati e con ampio uso della cassa integrazione, la scelta ufficiale dell'azienda è di mantenere attive solo pochi siti tra cui Torino, Roma e Scarmagno e quindi ai dipendenti a tempo indeterminato verrà fatta la proposta di trasferimento in una di queste sedi e in caso di rifiuto ci sarà la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. La commessa Vodafone era una delle commesse più importanti per l'azienda e la perdita della commessa ha fatto capire subito a tutti che Comdata si avviava a fare una brutta fine come Omnia e altre aziende, ragazzi è meglio che ci troviamo un altro lavoro perchè la Comdata ci ha solo preso in giro e usati a piacimento e ora per ringraziamento da un calcio in culo a tutti!!!
mi chiedo chi Vi paga per aprire la strada all'azienda.... siete solo dei millanatori sotto mentite spoeglie che speculano sulla pelle di noi che con lo stipendio ci manteniamo per vivere,,,,Siete solo bellimbusti che fomentano sizzania... tanto poi siamo noi a preoccuparci e voi ve la ridete ,,, speriamo anche questa volta come spesso è dimostrato state solo cercando un po di pèubblcità sulla pelle della gente,,,
Un lavoratore che vuole lo stipendio
Dai tempi della rivoluzione industriale sono sempre esistite quattro categorie di lavoratori. Gli anziendalisti tout court, gli anti-aziendalisti tout court, le coscienze critiche e per ultimi gli utili idioti. I primi e i secondi condividono un cieco fanatismo, la convinzione che vi sia sempre e comunque un nemico da combattere. Spesso la loro posizione è dettata da piccoli interessi di bottega, il desiderio di avere una qualche considerazione, quasi mai legata ad un aumento salariale, da un lato ed uno smodato desiderio di visibilità o di considerazione da parte sindacale, dall'altra. Le coscienze critiche, i migliori in assoluto, sono quei lavoratori che proprio perchè tengono in particolare considerazione il loro futuro lavorativo, si informano e temono giustamente per i loro diritti acquisiti. Informandosi, documentandosi senza pregiudizio alcuno sulla situazione finanziaria e giuridica dell'azienda in cui lavorano cercano di prevenire, condividendo le loro informazioni con i colleghi che lo desiderino, qualsiasi prospettiva disastrosa per il futuro lavorativo. Sono quindi lavoratori interessati, nè filo-aziendali nè anti-aziendali, spesso ottimi lavoratori.
Ma veniamo all'ultima categoria: gli utili idioti. Questa categoria è degna di rispetto perchè assolve ad una sua funzione storica...sono un elemento necessario in ogni realtà produttiva proprio per meglio esaltare la posizione delle "coscienze critiche". Gli utili idioti non si informano, salvo non si tratti delle novità provenienti dalla casa del grande fratello o da amici della de filippi, sostengono di avere a cuore il loro lavoro ed accusano di "sizzania" quanti si informano e si battono proprio per il loro lavoro e per garantirsi nei diritti acquisiti. Gli utili idioti vivono in un limbo: non prendono posizione, aspettano tremebondi che i loro superiori gli gettino qualche briciola di considerazione, non si informano, al punto che anche per esprimere un semplice voto necessitano di rassicurazioni, di essere orientati da "menti più alte". Ma attenzione! Gli utili idioti sono sempre i primi a protestare perchè la direzione aziendale non li informa, non li tiene nella dovuta considerazione ecc..E allora li vedi in processione dalle rappresentanze sindacali per chiedere delucidazioni..."La colpa è delle RSU" è dei "lavoratori assenteisti" dei "seminatori di zizzania". Non è mai colpa dei suddetti idioti, del loro totale disinteresse per tutto e tutti, del loro non prendere mai posizione;e non è mai colpa dell'azienda! In un secondo momento li vedrai, da autentici sepolcri imbiancati, piangere il loro consueto pianto greco.
Auguri a tutti gli utili idioti!
Tanto la Comdata è destinata a chiudere e anche quelli che erano ottimisti come me hanno cambiato idea dopo aver visto cosa sta succedendo in tutte le sedi Comdata con tante persone che vengono licenziate e messe in cassa integrazione, ci hanno usati e ora ce la mettono nel culo tentando di fare tutto in silenzio cercando di evitare che escano fuori le notizie tanto poi vediamo la sede di Milano chiudere e fare la fine di altre sedi che hanno chiuso o stanno chiudendo lasciando tutti senza lavoro, dire che è uno schifo è dir poco e come vorrei essere come l'anonimo illuso che dice che va tutto bene e ha ragione l'altro a chiamarlo utile idiota o forse era meglio chiamarlo ignorante perchè ignora che la Comdata vuol chiudere e chissà come ci rimane male quando anche lui prenderà un calcio nel culo e tanti saluti!!!
E intanto dal 10 gennaio riparte la Cassa su diversi siti Comdata!!!
Ma dove sono tutti quelli che accusavano di essere terroristi chi diceva la verità su Comdata e sulla chiusura delle sedi in Italia? Ma sono andati a finire i leccaculo dell'azienda che dicevano che andava tutto bene invitando tutti a stare tranquilli? Cavolo ce la stanno mettendo nel sedere e nessuno muove un dito per fermare la chiusura della Comdata che ha confermato i 2400 esuberi ai sindacati quindi troverà il modo di fare fuori tutti a poco a poco con tanti auguri di buone feste!!!
2011: http://www.parrcredit.it/Pagaonline.html
Posta un commento