venerdì 9 ottobre 2009

PROBLEMA: Contratto di Servizi e Bilancio

PROBLEMA
DI QUANTE PERSONE BISOGNA DISFARSI PER NON ESSERE IN PERDITA?
TRACCIA:
Un contadino (Fiorenzo) va al mercato e compra 913 persone (alcuni vermi da Vodafone Pozzuoli – Tenia Lecchinus – che evidentemente di queste cose se ne intendono, dicono trattarsi di 913 mele marce); in cambio ottiene una commessa che gli frutta circa 34.500.000 euro all’anno (fonte: Contratto di Servizi).
Sapendo che il totale dei costi sostenuti dal contadino nei primi 293 giorni di gestione è stato di 28.688.600, di cui il 71,20% relativi a costi del personale, che ha comportato una perdita netta di 729.062 euro (fonte: Bilancio di esercizio al 30 giugno 2008), rispondi alle seguenti domande:

DOMANDA 1: Di quante persone il contadino si deve liberare per non continuare ad accumulare perdite di esercizio?

DOMANDA 2: Ci sono, e se si, quali sono gli altri costi che si possono ridurre e in che modo?

SVOLGIMENTO:
RISPOSTA ALLA DOMANDA 1:
Sappiamo che in un anno il contadino guadagnerà 34.500.000 euro. I costi che sosterrà invece (rapportati a quelli del primo anno) saranno di 35.738.358 euro (cioè, 28.688.600 diviso 293 e moltiplicato per 365 giorni), comportando una perdita di 1.238.358 euro. Sapendo che il costo del personale rappresenta il 71,2% del totale, sappiamo che questo dato corrisponde a 25.445.711 euro che, diviso per le 913 persone, fa un costo di 27.881 euro a Lavoratore. Dividendo la perdita (1.238.358 euro) per 27.881 euro, otteniamo 44,42 FTE di cui disfarsi, per poter pareggiare i conti. Cosa che sarebbe sufficiente se il contadino operasse per beneficenza, tipo ONLUS, se invece (come in effetti è) gestisce una società di lucro, per “abbuscarsi” la giornata, deve liberarsi di più persone.

RISPOSTA ALLA DOMANDA 2:
Essendo la restante parte dei costi imputabili a tasse, oneri, utenze, ecc. l’unico (limitato) margine di intervento per ridurre ulteriormente i costi, potrebbe essere sul fitto dei locali nei quali opera, trasferendosi o in altri meno confortevoli, ma meno onerosi, o riunendo le persone operanti in riversi locali sparsi in varie zone d’Italia, in modo da chiudere qualche centro e risparmiarne i costi.

DOMANDONE FINALE:
Quante possibilità hai, terminato il contratto di commessa (se non prima) di continuare a lavorare, di lavorare nel luogo (o quantomeno nella città) dove sei ora, e senza diminuire il tuo stipendio?
Che possibilità ci sono che il Padrone rinnovi la commessa ad un contadino che ha un costo di gestione base del personale di oltre 25 milioni di euro all’anno, quando un nuovo personale italiano di mercato gli costerebbe circa 19 milioni, un personale rumeno circa 10 milioni, un sistema automatizzato solo pochi spiccioli?

RISPOSTA: 0%!!!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

soluzione?

Anonimo ha detto...

non l'ho capito sto comunicato

Anonimo ha detto...

messa cosi, tu che soluzione pensi di trovare?

Anonimo ha detto...

messa cosi, tu che soluzione pensi di trovare?

Anonimo ha detto...

allora prova a proporre invece di stare sempre sull'aventino in attesa delle sfighe del mondo... magari ti seguiamo,,, che dici,,,

Anonimo ha detto...

messa così non ho soluzioni, immagino che voi cobas ne abbiate

Anonimo ha detto...

Soluzione: licenziare in tronco una decina di dirigenti Comdata.
Ops: lo hanno appena fatto