martedì 3 agosto 2010

Strong Authentication in Comdata Care: Tutti i Retroscena

QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLA STRONG AUTHENTICATION


Come l'Azienda vince il sindacato confederale e gli fa' firmare cio' che vuole.


Quando, circa un anno fa, Cgil, Cisl e Uil firmarono l'accordo per l'introduzione in Vodafone della Strong Authentication con rilevazione dell'impronta biometrica (l'impronta digitale) ebbero la brillante idea di utilizzare per Comdata Care un'altra tecnica. Infatti, ancora dolenti per lo smacco subito con la bocciatura dell'accordo sul Premio di Risultato (PdR) del 2008 da loro sottoscritto e respinto dai lavoratori e preoccupati soprattutto di non essere nuovamente delegittimati da un'eventuale ulteriore bocciatura dell'accordo sul PdR da parte dei dipendenti, decisero di avere con Comdata Care il seguente atteggiamento: firmare l'accordo sulla Strong Authentication (SA) in cambio di un Premio di Risultato vendibile ai lavoratori almeno nella forma, perche' appare chiaro che la sostanza del Premio invece non è per loro rilevante, visto lo schema del nuovo PdR che ci proporranno a Settembre.
E così nell'incontro nazionale del *13 Maggio* scorso tra Comdata Care, OO.SS. e Rsu, le strutture di Cgil, Cisl e Uil presero la decisione di rimandare la discussione del tema a livello territoriale, con le RSU di ogni
sede, probabilmente anche al fine di apparire democratici e non invadenti agli occhi dei lavoratori. Che tale disposizione fosse puramente di facciata e' emerso chiaramente durante l'incontro di Milano svoltosi venerdi' scorso, quando loro stessi hanno ammesso di aver dato alle proprie Rsu ordine tassativo di non firmare alcun accordo sul tema con l'Azienda, ordine che ovviamente le Rsu hanno eseguito con massima disciplina.
Tutto sembrava andare per il meglio fino a quando un brutto giorno arrivo' la notizia che Comdata Care si era rivolta alla Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) di ogni sede per chiedere il parere sull'applicazione di tale protocollo in Azienda. Ottenuta risposta positiva da parte delle DPL competenti di Milano e Ivrea, l'Azienda e' partita in quelle sedi con la rilevazione delle impronte biometriche del personale.
Cgil, Cisl e Uil capiscono di essere stati completamente scavalcati e che il loro piano e' fallito. Che fare? Dal momento che hanno già firmato accordi sulla SA praticamente in tutte le aziende di telecomunicazioni, qui non possono certo permettersi di mostrare tutta la loro debolezza visto che l'Azienda fa ciò che vuole con o senza il loro consenso. E poi il PdR? Ormai la trattativa con l'Azienda su questo tema è stata avviata, come si fa a evitare il rischio che nuovamente un eventuale accordo venga bocciato dai lavoratori?
Il 20 Luglio, con il pretesto del tavolo triangolare tra Vodafone, Comdata Care e OO.SS. previsto dall'accordo di cessione allo scopo di "monitorare lo stato di avanzamento delle attività e del servizio in relazione alle evoluzioni occupazionali", Cgil, Cisl e Uil hanno la possibilità di parlare a queste aziende, SENZA LA PRESENZA DELLE RSU visto che a tali incontri non sono mai state invitate. E' piu' che naturale pensare che in quell'occasione si sia parlato di SA e di PdR per trovare una nuova strategia comune con l'Azienda: firmare l'accordo sulla SA - il cui testo è stato molto verosimilmente preparato proprio in quella riunione - cosi' da consentire all'Azienda di partire subito anche nelle sedi di Padova, Napoli e Roma dove le DPL non hanno ancora risposto e riprendere la trattativa per arrivare a un accordo sul PdR che almeno formalmente appaia fruibile e permetta a Cgil, Cisl e Uil di riguadagnare consensi.
E infatti, il 28 Luglio, con soli 2 giorni di anticipo, e' arrivata alle OO.SS. e alle Rsu la convocazione a sorpresa per il 30 Luglio avente come ordine del giorno la discussione sul PdR. Ovviamente l'Azienda sa il fatto suo e non firma nulla sul PdR se prima non ha in mano l'accordo siglato sulla SA ed ecco che, seguendo il copione condiviso il 20 Luglio, negli ultimi 10 minuti di riunione appare il testo dell'accordo che, senza essere discusso (lo conoscevano già bene?) viene rapidamente firmato, anche dalle loro Rsu. Ma decidono di andare anche oltre, i confederali decidono di potersi esprimere anche per tutti noi, non chiedendoci alcun parere stabiliscono che tale accordo non debba essere confermato nella sua validità attraverso il voto dei lavoratori che impatta, in quanto Cgil, Cisl e Uil ben sanno che verrebbe bocciato dalla stragranze maggioranza delle persone che sono chiamati a rappresentare.
Altrettanto rapidamente si fissa l'incontro del 6 Settembre quando Cgil, Cisl e Uil, che già parlano di “svolta delle relazioni industriali in Comdata Care” potranno siglare l'accordo beffa sul PdR e riscuotere il compenso per la prestazione fornita all'Azienda.

Cgil, Cisl e Uil? Grazie, anche no!


Coordinamento Cobas Comdata Care (C4)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un altro pasticcio dei confederali........grazie di tutto , un altra volta lo abbiamo preso nel deretano grazie a voi........dovete vergognarvi di tutti i pasticci che fate voi e' l'azienda.