domenica 21 novembre 2010

Comunicato nazionale - In nome e per conto della Segreteria territoriale SLC-CGIL Roma Sud e del Comitato degli Iscritti SLC-CGIL

Roma, 17 novembre 2010

Il Coordinamento nazionale delle RSU SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL di Comdata Care, riunitosi a Roma il giorno 17 novembre, unitamente alle Segreterie nazionali e territoriali, esprime forte preoccupazione per le scelte operate in queste settimane dall’azienda. Pur ribadendo di non essere pregiudizialmente contrari all’ingresso in Comdata Care di altri committenti, le Segreterie Nazionali ed il Coordinamento ritengono che ciò debba avvenire nella piena trasparenza e nel rispetto degli accordi in atto. Quanto avvenuto nelle ultime settimane nelle sedi di Roma e Milano non risponde né a criteri di chiarezza e trasparenza né, cosa importante, può essere visto come un effettivo rafforzamento dell’azienda Comdata Care attraverso l’acquisizione di nuove commesse. Le commesse che dovrebbero lavorare i colleghi di Milano sono a tutti gli effetti commesse di Comdata SPA che verrebbero lavorate dai colleghi in regime di distacco; altrettanto poco chiaro è il motivo per il quale si continua a togliere postazioni di lavoro dalla sede di Roma.
Queste azioni non fanno altro che aumentare la confusione e l’incertezza fra i lavoratori.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL chiedono che il management aziendale dia garanzie sul mantenimento del perimetro occupazionale e, cosa non secondaria, del perimetro fisico attuale dell’azienda. Da questi impegni imprescindibili Comdata Care deve partire per costruire un Piano industriale credibile e coerente.
Operazioni di ottimizzazione dei costi operativi devono avvenire nel pieno rispetto della dislocazione geografica attuale delle sedi Comdata Care e, soprattutto, della professionalità dei lavoratori.
Le scriventi Segreterie Nazionali ed il Coordinamento delle RSU chiedono un incontro urgente con l’azienda per verificarne le reali volontà e ritengono indispensabile calendarizzare, in tempi brevi, un aggiornamento del Tavolo Triangolare con Vodafone al fine di verificare lo stato dei rapporti con il committente anche alla luce delle ultime novità.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi siamo ai titoli di coda dobbiamo renderci conto che Comdata ha deciso di chiudere quasi tutte le sedi in Italia e nessuno ha avuto il coraggio di gridare lo scandalo anzi tutti a dire siete terroristi voi che dite queste cose a quelli che avevano il coraggio di parlare, siamo tutti delusi perchè ancora una volta noi lavoratori l'abbiamo presa nel culo e nessuno ha mosso un dito per impedire alle aziende di fare le cose a loro piacimento!!!
Le voci che parlavano di chiusura della maggioranza dei siti Comdata in Italia si sono confermate vere e dopo Milano le prossime sedi a chiudere saranno La Spezia, Olbia e Asti con licenziamenti incentivati e con ampio uso della cassa integrazione, la scelta ufficiale dell'azienda è di mantenere attive solo pochi siti tra cui Torino, Roma e Scarmagno e quindi ai dipendenti a tempo indeterminato verrà fatta la proposta di trasferimento in una di queste sedi e in caso di rifiuto ci sarà la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. La commessa Vodafone era una delle commesse più importanti per l'azienda e la perdita della commessa ha fatto capire subito a tutti che Comdata si avviava a fare una brutta fine come Omnia e altre aziende, ragazzi è meglio che ci troviamo un altro lavoro perchè la Comdata ci ha solo preso in giro e usati a piacimento e ora per ringraziamento da un calcio in culo a tutti!!!

Passy ha detto...

Il collega ha assolutamente ragione! Spesso i cosiddetti pessimisti altro non sono che degli ottimisti bene informati...come ebbe a dire un famoso giornalista. C'è un ulteriore elemento di preoccupazione ai più sfuggito. Se a Milano non vi è più una sede operativa di comdata care..alla fine del distacco dove andranno i colleghi? Le prospettive saranno le seguenti: andare in trasferta, chi può, in una delle altre sedi comdata care sparse sul territorio nazionale, accettare l'assunzione diretta in comdata spa con relativa perdita dei diritti acquisiti, oppure la risoluzione consensuale del contratto, come prospettava il collega..

Anonimo ha detto...

mi chiedo chi Vi paga per aprire la strada all'azienda.... siete solo dei millanatori sotto mentite spoeglie che speculano sulla pelle di noi che con lo stipendio ci manteniamo per vivere,,,,Siete solo bellimbusti che fomentano sizzania... tanto poi siamo noi a preoccuparci e voi ve la ridete ,,, speriamo anche questa volta come spesso è dimostrato state solo cercando un po di pèubblcità sulla pelle della gente,,,
Un lavoratore che vuole lo stipendio

Anonimo ha detto...

Dai tempi della rivoluzione industriale sono sempre esistite quattro categorie di lavoratori. Gli anziendalisti tout court, gli anti-aziendalisti tout court, le coscienze critiche e per ultimi gli utili idioti. I primi e i secondi condividono un cieco fanatismo, la convinzione che vi sia sempre e comunque un nemico da combattere. Spesso la loro posizione è dettata da piccoli interessi di bottega, il desiderio di avere una qualche considerazione, quasi mai legata ad un aumento salariale, da un lato ed uno smodato desiderio di visibilità o di considerazione da parte sindacale, dall'altra. Le coscienze critiche, i migliori in assoluto, sono quei lavoratori che proprio perchè tengono in particolare considerazione il loro futuro lavorativo, si informano e temono giustamente per i loro diritti acquisiti. Informandosi, documentandosi senza pregiudizio alcuno sulla situazione finanziaria e giuridica dell'azienda in cui lavorano cercano di prevenire, condividendo le loro informazioni con i colleghi che lo desiderino, qualsiasi prospettiva disastrosa per il futuro lavorativo. Sono quindi lavoratori interessati, nè filo-aziendali nè anti-aziendali, spesso ottimi lavoratori.
Ma veniamo all'ultima categoria: gli utili idioti. Questa categoria è degna di rispetto perchè assolve ad una sua funzione storica...sono un elemento necessario in ogni realtà produttiva proprio per meglio esaltare la posizione delle "coscienze critiche". Gli utili idioti non si informano, salvo non si tratti delle novità provenienti dalla casa del grande fratello o da amici della de filippi, sostengono di avere a cuore il loro lavoro ed accusano di "sizzania" quanti si informano e si battono proprio per il loro lavoro e per garantirsi nei diritti acquisiti. Gli utili idioti vivono in un limbo: non prendono posizione, aspettano tremebondi che i loro superiori gli gettino qualche briciola di considerazione, non si informano, al punto che anche per esprimere un semplice voto necessitano di rassicurazioni, di essere orientati da "menti più alte". Ma attenzione! Gli utili idioti sono sempre i primi a protestare perchè la direzione aziendale non li informa, non li tiene nella dovuta considerazione ecc..E allora li vedi in processione dalle rappresentanze sindacali per chiedere delucidazioni..."La colpa è delle RSU" è dei "lavoratori assenteisti" dei "seminatori di zizzania". Non è mai colpa dei suddetti idioti, del loro totale disinteresse per tutto e tutti, del loro non prendere mai posizione;e non è mai colpa dell'azienda! In un secondo momento li vedrai, da autentici sepolcri imbiancati, piangere il loro consueto pianto greco.
Auguri a tutti gli utili idioti!

Anonimo ha detto...

Grande filosofo ma come mai se hai questo approccio cosi da giudice del mondo .... sei come noi mortale ,,,,, anche tu Qui dentro a spalare merda tutti i giorni,,, o forse sei solo un piccolo uomo capace di scrivere bene e di razzolare male,... per me sei solo aria al vento

Anonimo ha detto...

Tralasciando i commenti fuori luogo del/la gentile collega, evidentemente sentitosi coinvolto/a in un ragionamento in realtà molto generico e non mirato..auguro a tutti/e i colleghi la garanzia di una continuità nel futuro lavorativo.
Curioso...ero convinto che anche gli addetti alle pulizie, che purtroppo a volte sono veramente costretti a spalare merda, meritassero un certo rispetto. Apprezzo molto e ringrazio il/la collega per il suo giudizio lusinghiero sulle mie capacità di scrittura. Grazie veramente!

Anonimo ha detto...

Comunque preferisco porre termine ad una contesa inutile e tendenziosa. Del resto non è mia abitudine prestarmi come esca per probabili "agenti provocatori" o peggio "delatori", in cerca di quelle briciole di considerazione di cui sopra. Spiace tuttavia che il/la collega manifesti un palese "sessismo", dando per scontato che solo un uomo possa scrivere bene...dando cioè per scontato che lo/la scrivente sia un uomo. Auguri anche al/alla collega.

Anonimo ha detto...

Tanto la Comdata è destinata a chiudere e anche quelli che erano ottimisti come me hanno cambiato idea dopo aver visto cosa sta succedendo in tutte le sedi Comdata con tante persone che vengono licenziate e messe in cassa integrazione, ci hanno usati e ora ce la mettono nel culo tentando di fare tutto in silenzio cercando di evitare che escano fuori le notizie tanto poi vediamo la sede di Milano chiudere e fare la fine di altre sedi che hanno chiuso o stanno chiudendo lasciando tutti senza lavoro, dire che è uno schifo è dir poco e come vorrei essere come l'anonimo illuso che dice che va tutto bene e ha ragione l'altro a chiamarlo utile idiota o forse era meglio chiamarlo ignorante perchè ignora che la Comdata vuol chiudere e chissà come ci rimane male quando anche lui prenderà un calcio nel culo e tanti saluti!!!