martedì 2 ottobre 2012

Comdata: sciopero a oltranza

Perdonate il ritardo di pubblicazione!

Da ieri, venerdì 28 settembre, gli addetti del call center Comdata Care sono in sciopero per salvaguardare il loro posto di lavoro, minacciato dallo spostamento del personale su commesse e sedi diverse. Viene così meno l'accordo siglato nel 2007 tra società e sindacati.

http://www.ilcanavese.it/notizie/economia-lavoro/ivrea-comdata-sciopero-a-oltranza-2566407.html#.UGhD0jcemvM.facebook

22 commenti:

La Regina ha detto...

Io spero che i colleghi Comdata Care di tutta Italia siano solidali con l'iniziativa e si organizzino per aderire e darle voce.
Mica ve sarete messi a fare gli straordinari per coprire il lavoro sospeso dagli scioperanti, eh?! No, perchè in tal caso dire che ci sarebbe da sputare in faccia a certe persone sarebbe un complimento!

Anonimo ha detto...

Ad olbia vige un regime terroristico se provi a sgarrare trovano un sistema per sbatterti fuori immediatamente, ovviamente con un sorriso.

Billa ha detto...

...scusa collega di Olbia, ma siamo schiavi o lavoratori? Se non hai figli da sfamare,se lavori e sei nel giusto non devi farti terrorizzare da nessuno...le cose devono cambiare e siamo noi a dover cominciare !!!

Anonimo ha detto...

Ma ringraziate di avere un lavoro. Basta comportarsi bene e rispettare le regole, se non vi sta bene ci sono un sacco di persone a spasso che farebbero carte false per essere al vostro posto. Prendete una decisione e nel caso lasciate spazio a chi vuole lavorare.

Anonimo ha detto...

Ringraziare di avere un lavoro? Ma sei un responsabile comdata o cosa? Io ringrazio di avere un lavoro mantenendo buoni livelli di produttività e lavorando con coscienza ma all'azienda non devo proprio niente, forse sei tu in debito perchè probabilmente non sai fare niente e ciò nonostante prendi un buon stipendio. E' proprio il tuo modo di pensare che rovina il mondo del lavoro, vergognati.

Anonimo ha detto...

è dovuto avere buoni livelli di produttività, ma dico che dovremmo collaborare maggiormente per il bene comune

Anonimo ha detto...

Lo sciopero a oltranza nella sede principale di Comdata spiega molte cose. Da questi giorni, anche nella sede aperta in tempi non lontani, si ha modo di vedere alcuni movimenti sospetti, come il dirottamento di chiamate e di lavorazioni. Guarda caso, dopo questo 'imprevisto', si sono bloccate tutte le manovre strane, lo spostamento di commessa di alcuni lavoratori, e, notizia fresca fresca di oggi, la ricerca di nuovi lavoratori interinali, visto che lo spostamento di risorse avrebbe dovuto coprire il personale che ha cessato i sei mesi a fine settembre. In vista dello sciopero del 19 ottobre poi, si sta correndo ai ripari..
Un simile movimento potrebbe essere piu' accettabile se questo gruppo ci mettesse denaro di tasca propria, oltre ai classici 10.000 euro, ma è intollerabile usare le amministrazioni regionali come bancomat, per poi tentare spudoratamente di andare dove tira meglio il vento dal punto vista contributivo. Questa, signori miei, è imprenditoria d'accatto.

Anonimo ha detto...

Giusto collaborare per avere la migliore produttività possibile, ma con i fatti. Non serve nascondersi

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione, non serve nascondersi, con tutti i ruffiani che ci sono in comdata è una partita persa. Finiranno i contributi per le assunzioni agevolate (e molti sono già finiti) ed allora il lavoro prenderà la via dell'argentina o dei paesi dell'est. Speriamo almeno che gli operatori parlino bene l'italiano, non come ha fatto la DELL dove per parlare con l'assistenza è meglio se conosci il lituano.

La Regina ha detto...

Caro Anonimo del 3 ottobre H 22:59: ringraziare di avere un posto di lavoro in un'azienda, la Comdata, il cui debito finanziario complessivo risultava pari (nell'ultimo bilancio n.d.a.) ad € 65 milioni, di cui € 16,86 milioni verso le banche entro i dodici mesi e 22,5 milioni, sempre verso banche, da rimborsare entro 5 anni? Forse dovresti preoccuparti di lavorare in un'azienda che presenta un bilancio del genere! E forse dovresti preoccuparti di lavorare in un'azienda che da il tuo lavoro all'estero, dove apre sempre più sedi e dove il lavoro le costa molto molto molto meno del tuo già misero stipendio. Apri gli occhi, se sei un semplice addetto di call center e cerca di farti più furbo se ricopri altro ruolo in quell'azienda di venditori di fumo.

Anonimo ha detto...

Benissimo...vodafone ha tolto la commessa a Ivrea e ora inizia il valzer delle proteste.
E quando a Milano, a partire da novembre 2011 hanno iniziato a smontare le position mentre le persone erano logate in sales support? Quando poi hanno tolto anche il lettore del badge per aprire la porta e per poter andare a fare pipì (i bagni erano sul pianerottolo !!!) si teneva aperta la porta con un cestino della spazzatura? Quando anche le bedgiatrici sono state smontate e per segnare le presenze la gente quando arrivava doveva urlare ""ehi...sono qui, sono arrivato" (idem quando si andava a casa). Tutto veniva trasferito nella sede di comdata, 500 metri più avanti, che ci aspettava "a braccia aperte". (!?!?!?)
E quando noi 85 siamo stati "distaccati" a tempo determinato su almeno 4 commesse diverse in 8 uffici diversi su due piani diversi (con uno spezzatino del genere è più difficile fare gruppo e darsi manforte nella protesta no?) dove erano i colleghi di ivrea?
Nessuno, ribadisco nessuno, ha perso mezz'ora del proprio tempo a dire "poverini,vodafone gli ha dato un bel calcio nel culo quando ancora manca qualche anno al 2014".
Ora ho deciso: non farò sciopero in solidarietà ai colleghi!
Io mi rendo perfettamente conto della situazione in cui sto lavorando, so benissimo di aver subito un soppruso che ancora adesso mi fa ribollire il sangue e anche io sto aspettando la sentenza dell' appello che abbiamo fatto. Ma so anche che fuori da comdata non è tutto rose e fiori, anzi... Ma purtroppo con il principio non si mangia.
Scusate lo sfogo..in bocca al lupo a tutti

Anonimo ha detto...

regina for president

Anonimo ha detto...

beh anche presidente del consiglio non sarebbe male....

La Regina ha detto...

X Anonimo 5 ottobre h 10:28

Caro Anonimo,
capisco il tuo sfogo, credimi l'ho condiviso tante volte, ma ogni volta ho pensato che, per come sono, era giusto continuare nelle lotte, anche quando le stesse non erano condivise da altri per differenza di opinione o per opportunismo.
Sei libero di scegliere quello che ti fa sentire meglio, ma liberati da sentimenti negativi che il più delle volte non riescono a far prendere decisioni obiettive.
Non facciamo una lotta tra poveri, perchè altrimenti ne usciremmo perdenti. L'unità, l'intento degli interessi sono ciò che conta e per noi è importante mantenere un posto di lavoro ed essere sereni. Io devo poter lavorare, alzarmi la mattina con il sorriso, timbrare il mio cartellino, prestare la mia opera, prendere lo stipendio ed andarmene tranquillamente a casa la sera.
Miro a questo e tu?
Lungi da me un giudizio, era solo una dimostrazione di solidarietà e cercare di mostrare un'altra visione della situazione. Siamo tutti sulla stessa barca. La Regina for president o presidente del consiglio? Grazie per la stima, ma non sarebbero ruoli a me consoni...preferisco questa parte della "barricata". :)
Un caro saluto a tutti e che questo post possa esservi di aiuto a riflettere sulle ns azioni.

Anonimo ha detto...

Regina, quale azienda in questo periodo non è in situazioni complesse, con la crisi che è intorno a noi (la vediamo tutti); vi ripeto che dobbiamo solo RINGRAZIARE di avere un lavoro e uno STIPENDIO che arriva PUNTUALE. Vi ripeto dobbiamo solo RINGRAZIARE. Dovremmo attenerci alle regole e rispettare quello che ci dicono. Chi non la pensa cosi farebbe meglio ad andare da un'altra parte perchè danneggia quest'azienda che crea occupazione in territori disastrati!

Romeo Caudan ha detto...

Anonimo del 08 ottobre 2012 21:56...

Di aziende che sono in situazioni complesse ce ne sono a bizzeffe, ma di certo non operanti nelle telecomunicazioni...eh gia, perchè oggigiorno, senza telecomunicazioni non si vive, che ci piaccia o no! Ringraziare?? e perche?? Nel caso della mia sede, è l'azienda che deve ringraziare i lavoratori, che hanno scatenato l'inferno per far si che si insediasse, e visto che ha incassato la mobilita di 600 persone, senza dimenticare molti altri soldi che vengono anche dalle tue tasche, mi spiace, ma non devo ringraziare proprio un bel niente... e ci mancherebbe anche che lo stipendio non arrivasse puntuale, visto che la puntualità e la professionalità non le manca certo. E credimi, mi attengo alle regole, ma non mi attengo a quello che mi dicono, se cio non è contemplato dalle regole stesse. Violare disposizioni di sicurezza sul lavoro, o le piu' elementari forme di rispetto fra le persone? Dimmi, a questo bisogna attenerci? Non ho diritto a lamentarmi se mi fanno mancare il sapone e l'acqua? E dimmi ancora, una volta che i territori disastrati di cui parli hanno terminato i fondi a disposizione, giustificheresti un azienda che scappa e gira subdolamente il lavoro da altre parti, fomentando sempre di piu il disastro?
Resto sempre convinto che le cose si possono migliorare e raggiungere l'eccellenza, a partire dalla collaborazione e dal rispetto reciproco (valori che sono contemplati dallo statuto dei lavoratori). E quando tutto questo ci sara', allora potro' firmarmi con il mio nome, e non con quello del piu famoso razzista della rete.

Anonimo ha detto...

ringraziare??????????? allora caro, il debito di comdata è voluto. i dipendenti di care hanno subito una 'azione illecita e dovrebbero trovarsi in tutt'altra azienda. in comdata spesso non vengono rispettati diritti elementari tutelati in qualsiasi statuto dei lavoratori, diritti che pure nel terzo mondo hanno. condizioni igienico sanitarie precarie (a Roma più volte è stato chiesto l'intervento dell'ASL), condizioni di sicurezza precari (chiesto più volte anche l'intervento degli ispettori e dei vigili del fuoco) mobbing, e potrei continuare a lungo. ringraziare???? no. e non solo. resto in comdata e rompo le palle, troppo comodo andare via, voglio vederli con la bava alla bocca.

Anonimo ha detto...

Io l'azienda la ringrazio con il mio lavoro, non mi stà dando dei soldi perchè ci scambiamo cortesie, ma perchè rimango ore e ore secco e pesto a fare il mio dovere e quando vado in bagno non trovo nemmeno la carta igienica, è per questo che devo ringraziare COMDATA?

Anonimo ha detto...

Ma tutti gli it di comdata vengono trattati come stracci? Vabbè io sono l'originale l'altro è arrivato dopo (credo...)

Anonimo ha detto...

non sei arrivato ne prima ne dopo sei solo uno dei tanti trattati da comdata come sacchi di mondezza

Anonimo ha detto...

Ho lavorato nella sede di Milano.
Non augurerei di lavorare in un ambiente del genere nemmeno al mio peggior nemico.
Perchè? Alcune cose che ho visto:
- senso di umanità inesistente.
- turni stabiliti il giorno prima.
- straordinari richiesti o revocati poco prima della fine del turno.
- ambiente non a norma di legge(gente ammassata, postazioni palesemente sporche, pause fatte saltare).
- vero e proprio TERRORISMO PSICOLOGICO da parte dei capi.
- MOBBING verso alcuni operatori che "osano pensare" e "dire la propria", che quindi vengono completamente isolate e costrette a licenziarsi.
- Ho sentito dire da "capi" frasi del tipo "Se non ti va bene così vattene, sai quanta gente c'è là fuori?".
Ma la cosa peggiore è che quando si chiede a qualche "grande capo" di parlare di tutti questi problemi ti viene detto "un'altra volta che ora non ho tempo", semplicemente perchè non hanno il coraggio di affrontare queste situazioni. Complimenti!
E tutto questo per un contratto di 20/25 massimo 30 ore settimanali con un CCNL che obiettivamente è uno dei peggiori in assoluto.
L'Italia di oggi ci costringe ad accettare questi trattamenti umilianti.
Tanto non c'è lavoro!

Antonella ha detto...

mio Dio.. a leggere sti commenti mi viene male! Ho fatto oggi un colloquio in un'agenzia interinale di Milano per Comdata. Non conoscendola ho cercato info su internet e ho trovato questo blog e i vostri commenti... Disarmante, questa è l'unica parola che mi viene in mente....
Antonella