martedì 18 dicembre 2007

Tratto dal nr. 55 del mensile "Valori"

Tradito due volte (di Federica Fusco)


Il taglio dei rami secchi non risparmia nemmeno l’inventore degli sms solidali: è uno dei 914 esternalizzati.

FRANCESCO FORASTIERE LAVORAVA AL CALL CENTER VODAFONE di Roma.
Oggi continua a gestire i contratti dei clienti della compagnia telefonica, ma come dipendente
della Comdata.
È uno dei 914 esternalizzati. Con un dettaglio in più. Perché la sua storia è diversa dalle altre?
Perché sono stato tradito due volte. Come tutti gli esternalizzati, sono stato “ceduto” a un’altra azienda più piccola, con meno garanzie e meno certezze. In più non è stato minimamente considerato quello che ho dato a Vodafone.
A che cosa si riferisce?
Nel 2000 ho avuto un’idea per un servizio da lanciare: un sms per fare beneficenza. Ne ho parlato con i team leader, ho inviato una email all’amministrazione e ho usato il canale di comunicazione “Fai sentire la tua idea” che dava ai dipendenti la possibilità di esprimere
suggerimenti e pareri. Nel 2002 ho visto la mia intuizione diventare realtà. In occasione del tragico crollo della scuola elementare di San Giuliano, il Tg5 lanciò insieme a Vodafone la possibilità di donare un euro inviando un sms. In pochissimi giorni furono raccolti tre milioni.
E l’azienda ha riconosciuto il suo contributo?
Non in modo ufficiale, né in termini economici. Ma il 16 Giugno 2005, durante il “Focus on us”, momento di confronto tra dipendenti e dirigenti Vodafone, l’amministratore delegato Pietro Guindani ha riconosciuto la mia paternità sull’sms solidale, divisa con altre due persone. Quella che era nata come Omnitel è diventata un’azienda leader a livello internazionale anche grazie al lavoro dei suoi dipendenti. Ora però pare essersene dimenticata. .
Tradito due volte.

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