Mercoledì
17 e giovedì 18 Aprile in Comdata Care Roma si terranno le elezioni per
eleggere la Rsu. A meno di improbabili sorprese, solo due su tre
saranno i delegati sindacali eleggibili, perchè uno già sappiamo
appertenere, a prescindere dal numero dei voti ricevuti (fossero anche
solo i due voti dei due candidati presentati da ciascuna), alla cgil o
alla cisl.
Ma
quanto è importante votare il proprio rappresentante sindacale oggi, e
quanto lo è alla luce della situazione attuale e imminente dell'azienda
nella quale ci siamo ritrovati a lavorare?
SITUAZIONE COMDATA CARE PRESENTE.
Dei 916 dipendenti che Comdata Care aveva nel 2007, oggi dopo solo 5 anni ne sono rimasti circa 660, di cui solo circa 430 ancora su commessa Vodafone.
Ad
oggi le attivita' cedute riescono ad impegnare meno della meta' dei
Lavoratori ceduti nel 2007, ed entro la fine di Giugno, quando
terminera' la riorganizzazione su Ivrea gia' avviata ufficialmente
dall'azienda, saranno meno di un terzo i Lavoratori ancora impiegati
sulle attivita' cedute.
A Pozzuoli
da molti mesi l'azienda lamenta un progressivo calo di volumi che ora è
arrivato ad impattare tutte le attivita' presenti sul sito, sia di
Comdata Care (Business e Crerdito) sia di Comdata S.p.A. (Wind). Anche
la gestione di questa, che ormai non è più il caso di chiamare emergenza
temporanea, è sempre la solita che l'azienda prospetta e cioè di farla
ricadere sui Lavoratori, chiedendo di utilizzare le loro ore di Ferie e
Rol.
Ad Ivrea
il 29 marzo è stato firmato (da tutte le rsu tranne quella Cobas) un
accordo sindacale riguardante il personale di Ivrea Comdata Care e
Comdata che prevede una campagna di adesioni volontarie per il passaggio
dei lavoratori Full Time a contratti Part Time con i seguenti
incentivi: per passaggi a p.time 30 ore premio una tantum di 5000 euro, una turnistica visibile a un mese e schemi di turni piu' favorevoli; premio
una tantum pari a 2000 euro per passaggi a p.time 36 ore. Tali
passaggi, a detta dell'azienda, si rendono necessari per essere in grado
di acquisire e gestire le nuove commesse che si vorrebbe collocare nel
Canavese entro l'estate e che non sarebbero piu' legate al settore delle
TLC (un settore, a detta dell'Azienda, che conosce forte contrazioni di
volumi, nel quale i committenti stanno mettendo in atto considerevoli
processi di reinternalizzazione e dal quale ci si vuole svincolare cosi'
da non conoscere problemi occupazionali).
Inoltre lo stesso accordo prevede, al
fine di superare il "problema congiunturale della contrazione dei
volumi produttivi che determina una temporanea eccedenza di personale"
un piano programmato di fruizione dei residui ferie 2012,
dei residui rol 2012 (come previsto dal nuovo CCNL TLC), del 30% dei rol
del 2013 e di 5 giornate di ferie 2013 nei mesi di Aprile, Maggio e
Giugno 2013. L'Azienda
ha individuato il numero di giorni di ferie/rol forzati differenti a
seconda delle commesse, variabile da un minimo di 3 a un massimo di 11
giorni. A riprova della nota vicinanza dei sindacati confederali alla
volontà dei lavoratori che dovrebbero rappresentare, tale accordo
siglato da cgil, cisll e uill è stato largamente BOCCIATO in assemblea
sia dai dipendenti Comdata che da quelli Comdata Care.
A Padova entro
Giugno dovranno essere smaltiti rol 2012 + 30% del 2013+ ferie 2013
accumulate. Anche i dipendenti di Comdata Tech (ora su commessa Vodafone
ma su nuove commesse che dovrebbero arrivare a giugno) dovranno fare
ferie e rol e i sindacalisti di tech li hanno informati che se si
rifiutano di andare in ferie verranno messi in cassaintegrazione. La
maggior parte della commessa Vodafone ormai è in Spa e ai dipendenti
Care di Padova continuano a dire che non c'è lavoro, ma che va tutto
bene. In area tra i lavoratori si parla di mobilità ma per ora sono solo
voci...
La
mancanza in questi anni di qualsiasi azione atta ad affrontare questi
cali di volumi che erano sin troppo facilmente prevedibili, mette
l'azienda davanti ad una responsabilità di cui deve farsi personalmente
carico. Così come, ancora oggi, nulla viene messo in campo per
fronteggiare quello che sarà l'inevitabile riduzione dei volumi a cui
assisteremo anche nei prossimi mesi. Il tutto senza dimenticare la solita domanda: Dove sono i volumi minimi garantiti per almeno 7 anni?
Se
questa situazione risponde pienamente alle garanzie che sono state date
affinchè smettessimo di lottare per contrastare la cessione del
presunto ramo d'azienda, allora quelle garanzie erano fasulle.
Probabilmente
i dipendenti sarebbero anche disponibili ad utilizzare Ferie/Rol per
superare un momento di difficoltà dell'Azienda, se quest'ultima facesse
tangibili (quindi concrete e verificabili) azioni che dessero stabilità
al lavoro e possibilità di gestione di eventuali (sicure) future
contrazioni di attività non soltanto con strumenti che pesano sempre sui
Lavoratori.
SITUAZIONE COMDATA CARE FUTURO PROSSIMO.
In
occasione di una recente visita a Roma la dottoressa Bigatti ha
convocato le organizzazioni sindacali e, tra le varie cose, ha anche
parlato di possibile cassa integrazione per calo volumi di lavoro Vodafone nel sito di Comdata Care di Padova, particolare di cui cgil, cisl, uil e ugl presenti all'incontro si sono dimenticati di informarci.
Il
29 marzo alla riunione per il sito di Ivrea, l'Azienda ha annunciato
che l'incontro nazionale relativo a tutto il gruppo Comdata (sia SpA sia
Care), già fissato per il 4 Aprile, sarebbe slittato ad altra data e ha
anticipato che gli argomenti di quell'incontro saranno il PDR (hai
presente cosa stanno tentando di fare al PDR in Vodafone?) e il regime
di turni. Date le avvisaglie avute fino ad ora, pensiamo che ci verranno rivolte richieste/imposizioni pesanti.
Nel
panorama delle Tlc i grandi fornitori (Telecom, Wind e Vodafone) da una
parte reinternalizzano il lavoro (ma non i lavoratori) e dall'altra
dichiarano che oramai i loro competitors sono le aziende di outsourcing
come Almaviva e Comdata in cui il costo del lavoro è molto più basso. E
per questo, ?inzuppando il biscotto? nel business della Crisi (con
bilanci in positivo) aprono procedure di mobilità che portano a poche
riduzioni di personale ma a tanti peggioramenti delle condizioni
normative ed economiche dei dipendenti.
Ebbene,
non serve essere un indovino per capire che è solo questione di mesi
prima che anche in Comdata (Spa e Care) si proceda a mettere in campo
pesanti operazioni finalizzate a eliminare il personale scomodo e a
ricattare i restanti con riduzioni economiche e normative in cambio di
un posto di lavoro, che però diverrà inevitabilmente sempre più
incompatibile con un dignitoso e autosufficente stile di vita.
Un
esempio? Quello dell'attuale procedura Vodafone dove ai dipendenti in
presunta eccedenza per non essere licenziati viene offerta una
ricollocazione in altre attività o in altre aziende che comporta però un
arretramento di un livello inquadramentale e riduzione fino al 15% del
salario...
Lo
sapevi che per accedere alla Cassa Integrazione ordinaria l'azienda
deve aver azzerato i residui di Rol/Ferie dei propri dipendenti?
CHE SENSO HA VOTARE PER ELEGGERE LA RSU?
Arretramento
inquadramentale, diminuzione salariale, obbligo di fruizione di Rol e
Ferie. Fino all'accordo che cgil, cisl, uil e ugl hanno sottoscritto con
Confindustria il 28 giugno 2011 nessun accordo sindacale poteva essere
peggiorativo di ciò che la Legge prevede. Invece ora quel testo, insieme
al nuovo CCNL delle Telecomunicazioni sottoscritto sempre dagli stessi
attori, legittima gli
accordi aziendali in deroga a quanto sancito dalla Legge in diverse
importanti materie, a patto che tali accordi siano sottoscritti dalla
maggioranza delle Rsu.
La Rsu così diventa un ruolo fondamentale e di enorme responsabilità.
E'
quindi evidente non solo quanto sia importante per il proprio status di
lavoratrice/lavoratore votarla, ma anche quanto sia ancora più
fondamentale votare non per simpatia, amicizia o per fare una cortesia a
una collega tanto gentile....
Avere
nella Rsu le persone giuste, competenti che sappiano e possano fare
opposizione al massacro dei diritti e delle condizioni economiche che si
sta perpetrando ai danni dei lavoratori delle Tlc è purtroppo diventata
condizione imprescindibile per sopravvivere dignitosamente anche se si
lavora in un Call Center.
Obiettivo
primario delle candidate Cobas del Lavoro Privato è la tutela del
lavoro e dei diritti di chi, per scelta o no, oggi è dipendente Comdata
Care.
Vota la lista Cobas: dai un calcio alla rassegnazione!
Serena Antonelli e Francesca Romana Nicolò
Candidate lista Cobas del Lavoro Privato