martedì 30 ottobre 2007

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

SE VINCE IL NO, QUESTO IL COMUNICATO CHE NOI LAVORATORI VOGLIAMO INVIARE AI SOGGETTI INTERESSATI NELLA VERTENZA.

NOI VOGLIAMO LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA!

CE LA POSSIAMO FARE...FORZA!


Gentili Dirigenti Vodafone e Comdata,
Gentili Segreterie dei Sindacati Nazionali,
Spett.le Ministero dello Sviluppo Economico,
Spett.le Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale,
e p.c. Spett.le Ministero della solidarietà sociale

Noi, sottoscritti lavoratori Vodafone Italia Spa rifiutiamo l'eticità della cessione di questo preteso “ramo d'azienda” in quanto la riteniamo non necessaria, ingiusta, infine immorale, perchè sancisce il passaggio di lavoratori con contratto a tempo indeterminato in lavoratori di fatto con un contratto a termine di 7 anni.
In merito all' eventuale accordo di armonizzazione, chiediamo si realizzino stabili condizioni di lavoro per le persone interessate dal trasferimento, cioè con la garanzia del mantenimento del posto di lavoro e di tutti i diritti acquisiti sine die cioe' a tempo indeterminato
Tale garanzia non è presente nell'accordo sottoscritto nel quale le nostre tutele si limitano, in maniera del tutto insufficiente, ai soli 7 anni della commessa, conclusa la quale non e' garantita alcuna stabilita' occupazionale.
E perfino per questi 7 anni, numerose sono le lacune che pur da inesperti abbiamo trovato, confermate poi da pareri legali di giuslavoristi.
Un esempio: nessuna tutela nel caso di recesso dalla commessa da parte di Comdata.

Come cittadini di una democrazia, abbiamo espresso il nostro dissenso in tutte le forme possibili, malgrado ciò, senza alcun vero mandato, non considerando la chiara opposizione dei lavoratori, i sindacati si sono seduti al tavolo per l'accordo di armonizzazione.

Senza il nostro consenso hanno "ottenuto":

- nessuna garanzia di mantenimento del posto dopo 7 anni,

- nessuna garanzia, oltre quanto gia' previsto dalla legge , se non nel caso di risoluzione anticipata del contratto da parte di Vodafone entro i 7 anni.

- nessuna garanzia in caso di risoluzione anticipata del contratto da parte di Comdata Care.
Al punto 7 dell'Ipotesi di accordo si fa esplicitamente riferimento alla possibilita', per Comdata, di usufruire del licenziamento per giustificato motivo, ossia, oltre che per crisi o fallimento, per scelta della suddetta al fine di ristrutturazioni o ridimensionamenti aziendali.

- nessuna garanzia relativa al mantenimento della sede di lavoro dopo i 7 anni;

Ci richiamiamo all'articolo 41 della costituzione che stabilisce che l''iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

Nel rispetto della nostra dignità chiediamo A TUTTI I SOGGETTI ATTIVI DI QUESTA VERTENZA di RIAPRIRE IL TAVOLO DELLE TRATTATIVE perché l'accordo possa essere modificato introducendo la CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA sine die del posto di lavoro, come già avvenuto per armonizzazioni condotte effettivamente nell'interesse del lavoratore ceduto, con l'obiettivo di tutelare "veramente" la vita di 914 persone che stanno vedendo le loro certezze trasformarsi in precarietà.

Si allega in proposito il significativo testo della clausola di salvaguardia sottoscritta nel caso di cessione del ramo d’azienda tra Antonveneta e RSI, nel quale le parti si sono responsabilmente preoccupate del futuro dei lavoratori soggetti alla cessione. Noi chiediamo che anche in questo caso le parti si comportino con altrettanta responsabilità.

I dipendenti Vodafone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao a tutte/i, dalle nostre indagini, gli sms di congratulazioni mandati da un personaggio di "rango elevato" di Vodafone Roma Boccabelli 5 piano a destra alle persone che hanno convinto le colleghe/i a votare SI, sono effettivamente stati inviati da costui. Quanto e` accaduto e` di una gravita` estrema. Questo non fa altro che confermare la malafede di chi promette cose che non verranno mantenute.